Rendimento Btp decennale sotto l’equivalente del Regno Unito, al minimo storico. Record a Wall Street con l’indice sulla fiducia dei consumatori
Giornate finalmente soddisfacenti sui mercati azionari. Soprattutto per le Borse valori europee con i differenziali spagnoli e italiani in calo (a 122 e 148 punti) sui Bund tedeschi, in attesa delle misure “straordinarie, non convenzionali” annunciate dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi venerdì scorso nel simposio di Jackson Hole nel caso in cui la situazione economica della zona euro lo richiederà per scongiurare il rischio deflazione.
Ieri Milano maglia rosa con il Ftse Mib che ha guadagnato il 2,3%, soprattutto nel finale delle contrattazioni, oggi dietro solo a Madrid e Lisbona con un positivo 1,3%. A dare soddisfazione al Tesoro è anche l’asta Ctz, con un tasso ai minimi della storia a 0,326% di rendimento annuo lordo in netto calo rispetto allo 0,428% dell’ultima asta, così come la domanda scesa a 1,42 (da 1,99).
Lo spread Bund-Btp è tornato sotto la quota 150 punti, a 147,7 dopo il breve rialzo seguito all’asta dei Ctz, mentre il rendimento del decennale è al minimo storico, a 2,40%, più basso rispetto a quello del Regno Unito. Un’ottima notizia per i conti pubblici italiani, visto che il calo dei rendimenti su Btp e Bot significa una minore spesa per interessi dello Stato, si calcolano circa 1,6 miliardi di euro.
Molto bene anche Wall Street: i dati Usa positivi e sopra le attese degli analisti, motivati dai nuovi dati macro economici e dall’indice sulla fiducia dei consumatori in forte ascesa a 92,4 punti conto i 90,3 di luglio. Euro in deciso calo sul dollaro: la moneta unica ai minimi degli ultimi 11 mesi a 1,32 contro la valuta statunitense. Il dollaro si rafforza anche sullo yen e viene scambiato a 104,2.
Angie Hughes
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