Glifosato, Pe chiede autorizzazione ridotta e solo per usi professionali

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L’erbicida fra i più utilizzati in agricoltura è stato messo in discussione per il potenziale cancerogeno. Il Parlamento europeo invita la Commissione a presentare un nuovo progetto

Oggi, con una risoluzione non legislativa, il Parlamento europeo, a causa delle preoccupazioni in merito al potenziale cancerogeno e alle proprietà d’interferenza endocrina del glifosato – impiegato in molte aziende agricole e nel giardinaggio – ha chiesto all’esecutivo Ue di rinnovarne l’autorizzazione per soli 7 anni, anziché 15, e unicamente per usi professionali.

Il glifosato è una sostanza attiva ampiamente utilizzata tra i diserbanti. Brevettata nei primi anni ’70, è stata introdotta sul mercato nel 1974 come un erbicida ad ampio spettro ed è presto diventato una delle sostanze più vendute. Allo scadere del brevetto, nel 2000, il glifosato è stato commercializzato da molteplici aziende e diverse centinaia di prodotti fitosanitari contenenti glifosato sono attualmente registrati in Europa per l’utilizzo nel settore agricolo.

LA VIA, Giovanni (EPP, IT)
L’italiano Giovanni La Via (PPE) presidente della Commissione Ambiente, Sanitá Pubblica e Sicurezza alimentare

Gli eurodeputati hanno chiesto, inoltre, una valutazione indipendente e la pubblicazione di tutte le prove scientifiche che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l’EFSA, agenzia dell’Ue con sede a Parma) ha utilizzato per valutare la sostanza. Nella risoluzione non vincolante, approvata con 374 voti in favore, 225 voti contrari e 102 astensioni, si chiede alla Commissione europea di procedere al rinnovo dell’autorizzazione sul mercato del glifosato solo per altri 7 anni, invece dei 15 originariamente proposti. Inoltre, la Commissione non dovrebbe approvare nessun uso del glifosato se non quello professionale.

La Commissione dovrebbe anche rivalutare l’approvazione in attesa della presentazione all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) di un fascicolo concernente la classificazione armonizzata del glifosato. Nella risoluzione, i deputati invitano l’esecutivo europeo a presentare un nuovo progetto di decisione che tenga maggiormente conto dell’utilizzo sostenibile degli erbicidi contenenti glifosato e a lanciare una revisione indipendente della tossicità e della classificazione del glifosato, sulla base non solo dei dati relativi alla sua cancerogenicità, ma anche sulle possibili proprietà di interferenza endocrina.

DIGITAL CAMERANel documento si definisce “inaccettabile” l’uso di glifosato in una pratica agricola conosciuta comedisseccamento” (green burndown), ossia l’uccisione della coltura stessa prima del raccolto, in modo da accelerarne la maturazione e facilitarne la raccolta. Detta pratica comporta, tra l’altro, una maggiore esposizione alimentare umana. Il glifosato, infine, non dovrebbe essere approvato per uso in parchi, giardini e parchi giochi pubblici o nelle loro vicinanze.

 

Elena Boschi

Foto © European Union – EP (apertura AP Images), Wikicommons (ultima)

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Elena Boschi
Aretina, classe '81. Laureata in giurisprudenza e storia, si avvicina all'attività multimediale dopo un master e anni di pratica pubblicistica, occupandosi principalmente di politica e cronaca nazionale. Ultimamente la sua attenzione e passione si cimenta con l'attualità europea, grazie anche alla collaborazione con una importante associazione internazionale.

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