Svezia e Ue per le pari opportunità nelle IT

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L’8 marzo il Paese scandinavo organizza #Wikigap a Roma e a Milano, mentre il 9 l’Unione europea dibatte sui temi del web nella capitale italiana

Per trovare subito informazioni si usa spesso Wikipedia, la maggiore enciclopedia elaborata online dagli utenti, il cui contenuto arriva a tantissime persone, ma online le diseguaglianze di genere si ripropongono: le pagine vengono elaborate nove volte su dieci da uomini e solo un quarto delle voci si riferisce a donne, anche se le cifre variano di Paese in Paese.

In occasione della Giornata internazionale della Donna, al fine di incrementare la rappresentanza femminile su Wikipedia e di contribuire a rendere internet paritario, a Roma e a Milano l’8 marzo l’Ambasciata di Svezia, con WikiDonne, organizza #Wikigap (con Art + Feminism), in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e SWEA. L’evento comune con la campagna Art + Feminism a Roma è organizzato insieme alla SWEA (Swedish Women’s Educational Association), mentre nel capoluogo lombardo insieme agli studenti di lingue nordiche, all’Università degli Studi di Milano. Contemporaneamente i #Wikigap vengono organizzati dalle Ambasciate Svedesi in oltre 40 Paesi e in Svezia presso il Ministero degli Affari Esteri.

La politica estera del Paese scandinavo lavora per la crescita delle competenze delle donne, nella prospettiva di società più pacifiche e anche #Wikigap mira ad aumentare la rappresentanza femminile, in questo caso permettendo di aggiungere nuovi contenuti a Wikipedia e di modificare quelli esistenti, riguardo alle donne che hanno ruoli importanti in settori specifici.

Durante la settimana si svolgono diverse iniziative dedicate all’uguaglianza di opportunità, il 9 marzo è l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia ad approfondire la situazione nel campo delle IT con l’incontro alla Casa del Cinema di Roma, “Donne, Media e Tecnologie, Quale Futuro nell’era digitale?”: In Europa in questo segmento la percentuale femminile nelle professioni si ferma al 9% degli sviluppatori, al 19 % dei capi nei settori comunicazione e al 20% dei laureati in informatica e nuove tecnologie.

Qualcosa di simile si verifica quando si guarda ai mass media: nel servizio pubblico dell’Ue  la rappresentanza femminile è bassa negli alti livelli (36%) e nei consigli di amministrazione (33%). Nei mezzi di comunicazione il 37% circa delle notizie è riportato da donne, e nella maggior parte dei casi si tratta di opinioni (41%) o esperienze personali (38%) raramente di analisi (17%).

Protagoniste dell’evento di approfondimento sono Asma Kaouech, Sakharov Fellow, Fanni Raghman; Valentina Parasecolo, Micaela Romanini, Fondazione Vigamus. A moderare Alessia Gizzi, conduttrice della rubrica di tecnologia PIXEL del TG3 Rai.

 

Aldo Ciummo

Foto © Askideas, 123RF

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Aldo Ciummo
Giornalista e fotografo specializzato in questioni del Nord Europa e dell’Unione europea, ha vissuto a lungo in Irlanda. Da free lance viaggia spesso nei Paesi scandinavi e scrive in inglese su testate internazionali, tra le quali “Eastwest”, o in italiano per "Eurocomunicazione" e “Startupitalia". In seguito alla laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato Relazioni Internazionali alla Fondazione Lelio e Lisli Basso e Fotografia all’ISFCI a Roma.

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