Grande partecipazione per la santa messa, presieduta dal cardinale Comastri, alla chiesa di Santa Regina della famiglia
Nei giardini vaticani, dietro il Palazzo del Governatorato, è situata una Chiesa che molti turisti non conoscono, era inizialmente intitolata a “Maria Madre della Famiglia”. Fu commissionata nel 1926 da Papa Pio XI all’architetto vercellese Giuseppe Momo. Nel 2007 a seguito di un intervento di restauro per volere di Benedetto XVI ha cambiato titolazione in Chiesa di Santa Maria Regina della Famiglia e solennemente inaugurata dal Cardinale Bertone quello stesso anno. In stile neobarocco ha la facciata rivolta verso sud ed è a capanna. L’interno è a navata unica di tre campate e sei cappelle laterali. Quelle di sinistra sono dedicate a San Giuseppe, alla Madonna di Guadalupe e a Santa Marta. La prima di destra è dedicata a San Giovanni Battista e la terza al Sacro Cuore. L’altare maggiore costituito da una mensa in marmo sorretta da un capitello corinzio.
In questa splendida Chiesa vi è stata la partecipazione straordinaria della grande soprano lirico di fama internazionale e artista Katia Ricciarelli. La messa che l’ha vista come 
protagonista cantante di eccezione era presieduta dal sua eminenza il cardinale Angelo Comastri, accompagnato da quattro concelebranti: il noto francescano di Assisi Gian Maria Polidoro, padre Sebastian Vazhakala fondatore con Madre Teresa dell’Ordine contempalativo dei missionari della carità, don Cosimo Monopoli, cappellano militare dell’esercito, don Aniello Adinolfi direttore Caritas di Vallo della Lucania. In una Chiesa gremita all’inverosimile, molto apprezzato ed emozionante è stato il dolce canto della Katia Ricciarelli. Con lei si è esibito il tenore Francesco Zingariello con brani: Ave Maria, Panis Angelicum e Dolce Sentire. Al termine della funzione si è esibita con il cantautore Francesco Drosi autore anche delle musiche e dei testi.
Commoventi le parole dell’omelia del cardinale Comastri che ha parlato ai presenti del vero significato della Pasqua e della Resurrezione del Cristo. Ha accennato anche ai tempi difficili che stiamo tutti vivendo, che è necessario non perdere la speranza in Cristo che illumina la strada della nostra vita . «Ogni giorno è Pasqua» – ha affermato – «perché, come diceva Madre Teresa di Calcutta, risvegliarsi ogni giorno è un dono di Dio perché potremo fare del bene a qualcuno. Bisogna fare la rivoluzione della Pace».
Il cardinale Comastri ha voluto raccontare un episodio dei suoi incontri con Papa Giovanni Paolo II che spesso accompagnava nei suoi voli. «Santo Padre» – gli chiese un giorno – «cosa vi siete detti quando Ella ha incontrato in carcere Alì Agca? e Giovanni Paolo mi rivelò che Agca lo aveva apostrofato con la frase “Perché sei vivo? Io non ho mai sbagliato un colpo quando dovevo uccidere. Qualcuno più in alto di me ti ha protetto!”».
L’evento con Katia Ricciarelli è stato promosso da Tania Cammarota per la Crossin Media il cui presidente è il regista Gjon Kolndrekay. Tra le 200 persone che hanno partecipato a questo incontro di 
preghiera anche il poeta Mogol, il calciatore Rivera, il cantautore Minghi, l’on. Simeoni presidente della Commissione per il Giubileo, una numerosa rappresentanza del mondo della cultura, della diplomazia, della scienza, della finanza, del cinema e Case Reali, molti i giornalisti presenti, tra questi Luca Caruso capo ufficio stampa della Fondazione Ratzinger e rappresentanti di ordini religiosi, dai vertici Salesiani ai Gesuiti, ai Francescani e rappresentanti della Forze Armate, L’Organizzazione Religions for Peace e l’Associazione dei Bambini Colors for Peace.
Giancarlo Cocco
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