Svezia: Social Services Days Conference, un modello per le politiche sociali

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Seratio

Più di 700 direttori europei decidono il futuro della legislazione a Norrköping, con scambi di esperienze e know-how per un mondo migliore

Con la Legge sui servizi sanitari e medici del 1982, la Svezia ha iniziato un forte sviluppo del settore, giunto a sfide cruciali sui cambiamenti ambientali che hanno evidenziato il bisogno di rinnovare la normativa esistente, per adeguarla a standard più attuali. Anche fuori dai confini nazionali, la Svezia funge da modello, per l’Unione europea e non solo.

Proprio per discutere sulle prospettive di innovazione delle buone pratiche anche a livello internazionale, con la condivisione di esperienze e di know-how, a Norkköping si è tenuta l’annuale Conferenza sui servizi sociali, che dal 1945 riunisce professori, politici, amministratori e chiunque sia attivo sul campo per discutere sulle più stringenti tematiche del settore. Quest’anno l’evento è stato dedicato alla sostenibilità sociale, per lanciare idee che possano modificare le normative vigenti guardando al futuro, garantendo alla comunità programmazioni di ampio respiro, dal superamento dell’emergenza alloggi per i rifugiati alle difficoltà dei Comuni ad assumere nuovo personale, all’invecchiamento della popolazione.

Social Services Days Conference«In Svezia come altrove i servizi sociali tradizionali sono un compito nazionale», ricorda Lars-Göran Jansson, fondatore dell’European Social Network e segretario della Association of Directors of Swedish Social Welfare Services, ma «bisogna adattare le leggi a un ambiente multiculturale. Anche l’Unione europea può migliorare», ora sta avendo a che fare «con rifugiati e migranti, è totalmente diverso dalle solite problematiche di libero mercato». Non tenerne conto sarebbe una «minaccia per l’intera idea di Europa».

Crescono le ricerche sui dislivelli socio-economici sempre più in aumento, un «rallentamento per la crescita, con un impatto negativo sulla salute della gente». Anche le «nuove tecnologie offrono opportunità, sostenendo e rendendo più efficace il lavoro sociale, a volte dando agli utenti una vita più indipendente». In queste aree è auspicabile per Jansson usare il concetto di «investimento sociale», avvertendo il bisogno di una «leadership politica che prenda decisioni coraggiose per lo sviluppo». Gli effetti potrebbero vedersi non immediatamente, «ma si possono introdurre strategie di lungo termine, dove la spesa sociale possa essere vista come investimento e non come costo». Al momento c’è un’iniziativa del Governo, la revisione della norma probabilmente «inizierà nel 2016», chiude Jansson.

Social Services Days Conference«Quando sono entrato in politica nel 1970 era la politica sociale a coinvolgere tutti», ricorda Lars Stjernkvist, sindaco di Norrköping. Anche se il dibattito di oggi si sta discostando da questo tracciato, Stjernkvist ritiene  che «ottimismo e fede nel cambiamento siano tra i partecipanti a queste giornate, tutti all’interno dei servizi sociali sono guidati dalla convinzione che con la buona politica e la giusta conoscenza si possono invertire le tendenze». Norrköping cerca di essere da esempio, «abbiamo un fondo di investimento sociale», continua Stjernkvist, «siamo finanziariamente sostenibili», partendo dall’idea di fondo che «non c’è contraddizione fra economia e umanità, antieconomia è non fare ciò che è stimolante».

Social Services Days ConferencePer rafforzare la propria credibilità in materia, il Governo svedese intende muoversi lungo due direttrici, l’assistenza agli anziani e ai migranti minori non accompagnati, «non potevamo prevedere la crisi dei rifugiati in Europa», confessa Donald Gudmundsson, Associazione dei direttori sociali svedesi. Il lavoro di accoglienza è frenetico e intenso, ma si sono ampiamente superate le stime dell’esecutivo sull’arrivo di circa 12 mila bambini per il 2015. Tuttavia è «nei momenti di maggiore crisi che diamo il meglio», afferma Gudmundsson. Nel concreto il Governo sta per presentare un disegno di legge per investire sulla fascia di giovani fra i 16 e i 20 anni, al fine di superare le difficoltà nel trovare alloggi, anticipa il ministro per la Gioventù Asa Regner.

Social Services Days ConferenceTra gli ospiti internazionali, la maggior attenzione ha attirato il discorso del professor Olinga Ta’eed, direttore del Centre for Citizenship, Enterprise and Governance (UK) e presidente di Seratio, l’inventore della Godmetric, denominata dalla stampa vaticana «il metodo più veloce e più economico del mondo per misurare l’impatto sociale» (Zenit, gennaio 2015). Ta’eed ha condiviso il know-how del modello S/E Ratio usato in Regno Unito per implementare la legge sul Valore Sociale (Social Value Act). Seratio, leader mondiale nella misurazione dell’impatto sociale, ha firmato «più di dieci contratti per calcolare il Valore Sociale nel settore pubblico, progetti che aumenteranno in modo considerevole i fondi sociali dello Stato». Tutte le informazioni al riguardo sono distribuite a livello internazionale tramite la Social Value & Intangibles Review. In più, a dicembre Seratio lancerà la campagna globale Personal Value, che punta a misurare gratis in soli 60 secondi il Valore personale di un milione di persone. «Il Valore personale è un parametro per individuare la cittadinanza», spiega Olinga Ta’eed, «il valore creato dalle azioni e le scelte che facciamo, che condizionano le nostre vite e quelle degli altri ora e per il futuro».

Social Services Days ConferenceGabriela Sempruch, direttrice del Centro per gli investimenti sociali di Varsavia, Polonia, ha presentato l’Indice per il costo dell’inattività, nuovo approccio utilizzato nella Mazovia, la regione della Capitale. Finanziato dal Fondo sociale europeo (Fse), questo modello è stato sviluppato a partire dal 2012 ed è uno strumento dinamico e innovativo per la realizzazione di cornici di legge che agevolino l’efficienza delle politiche sociali. Così è possibile stimare i costi di disoccupazione, disabilità, malattie di lungo periodo, l’ideale per stanziare budget ben precisi e creare piani strategici di intervento, fornendo sostegno alle comunità locali. Questo indice è particolarmente utile per Paesi usciti dal comunismo, come la Polonia, che hanno quindi dovuto superare il trauma di un cambiamento totale di sistema. «È importante imparare da altri Paesi comparando le pratiche sociali, per contrasto», spiega la Sempruch.

Per valutare miglioramenti e criticità che interverranno nel prossimo arco di tempo, l’appuntamento per la Social Services Days Conference 2016 è già stato fissato a Karlstad, a ottobre.

Raisa Ambros

Foto © Mark Harris www.frozentime.se

 

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Raisa Ambros
Giornalista pubblicista specializzata in geopolitica, migrazioni, intercultura e politiche sociali. Vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Sceneggiatrice, autrice televisiva e conduttrice di programmi TV con un’esperienza decennale in televisione, Raisa è stata parte del team di docenti nel corso di giornalismo “Infomigranti” a Piuculture, il settimanale dove ha pubblicato e svolto volontariato di traduzione. Parla cinque lingue e viene spesso invitata nelle conferenze come relatrice sulle politiche di integrazione.

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