Il Comitato europeo delle regioni lancia le sue proposte sul piano Juncker, oltre a quelle per l’efficienza delle risorse negli edifici e la fine delle quote latte
Si apre domani la due giorni della sessione plenaria di aprile del Comitato europeo delle regioni (CdR). Il 16 aprile, i membri del CdR sono chiamati ad adottare il parere sul regolamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), con l’obiettivo di chiarire il potenziale impatto regionale del piano. Il dibattito è stato preceduto, oggi, da un convegno sul tema “Un piano di investimenti per l’Europa: l’unione fa la forza”, nel corso del quale il presidente del CdR Markku Markkula ha ospitato il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen. Per l’Italia sono intervenuti il presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo Roberto Gualtieri, il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo e il vicepresidente per il Sud Italia e le politiche regionali di Confindustria Alessandro Laterza.
Ricordiamo come (link a tutti i nostri articoli) poco dopo l’inizio del mandato 2014-2019, la Commissione europea ha proposto un nuovo piano di investimenti per l’Europa. Secondo il Presidente Juncker, il piano rappresenta una delle massime priorità per rafforzare la competitività dell’Europa e incoraggiare gli investimenti finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il nerbo del piano di investimenti consiste in una strategia congiunta tra la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti volta a mobilitare 315 miliardi di euro per investimenti aggiuntivi. Nel piano si fa esplicito riferimento al ruolo che gli enti regionali dovrebbero svolgere, non solo per individuare, sostenere o gestire i progetti d’investimento, ma anche in rapporto ad altre due direttrici, ossia fare in modo che i finanziamenti arrivino all’economia reale e migliorare il contesto degli investimenti.
Oggi, dunque, i responsabili politici dell’Ue e i rappresentanti regionali e locali si sono riuniti presso il Comitato delle regioni (CdR) per valutare il piano di investimenti secondo una prospettiva locale. Le discussioni dei leader politici e degli esperti in materia di investimenti si basavano su delle questioni principali su cui si dibatterà nelle prossime ore: il piano di investimenti per l’Europa risponde alle esigenze a livello locale e regionale? Qual è la sua capacità di sostenere la crescita e l’occupazione nelle regioni e città d’Europa? Qual è il ruolo che le città e le regioni possono svolgere nel portare avanti il piano di investimenti lungo le tre direttrici principali (mobilitazione di investimenti, gestione del calendario dei progetti e miglioramento del contesto degli investimenti)? Come garantire e migliorare le capacità di investimento degli enti locali e regionali in tempi di austerità?
La sessione plenaria si svolgerà a Bruxelles domani dalle ore 15 alle ore 21 e il 17 aprile dalle ore 9 alle ore 13 presso la sede del Parlamento europeo, edificio Joseph Antall (JAN). Sarà trasmessa in streaming sul sito web del CdR: www.cor.europa.eu. Si tratta dell’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali di tutti i 28 Stati membri. Creato nel 1994 con il Trattato di Maastricht, il suo compito è quello di coinvolgere nel processo decisionale dell’Unione europea gli enti regionali e locali e di informarli sulle politiche dell’Ue. Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea consultano il CdR in relazione alle politiche europee che hanno un’incidenza sulle regioni e sulle città. Per far parte del Comitato delle regioni, ognuno dei 350 membri e 350 supplenti dev’essere titolare di un mandato elettorale o essere politicamente responsabile dinanzi ad un’assemblea eletta nella propria regione o città.
Fra gli altri argomenti all’Ordine del giorno riservano sicuramente più attenzione quello sull’efficienza delle risorse nel settore europeo dell’edilizia e quello sulla fine del regime europeo delle quote latte. Nel primo caso, nell’ambito di un’economia più sostenibile, la Commissione europea sta valutando in che modo migliorare il consumo di energia negli edifici. In particolare il progetto di parere propone all’Ue di aiutare le regioni meno sviluppate a rispondere alle sfide connesse all’edilizia sostenibile e a promuovere lo sviluppo delle infrastrutture verdi. Nel secondo caso, con la fine del regime europeo delle quote latte avvenuta il 31 marzo (vedi link), il CdR discuterà l’impatto della produzione lattiero-casearia nelle regioni dell’Ue esaminando un progetto di parere elaborato da René Souchon (FR/PSE), presidente della regione Alvernia. Nello specifico il relatore esprimerà preoccupazione circa le conseguenze inquietanti della riduzione o dell’abbandono della produzione lattiera nelle zone svantaggiate o vulnerabili in cui questo settore è non solo di cruciale importanza per mantenere l’occupazione ma costituisce anche un pilastro fondamentale dell’economia regionale.
Giovanni De Negri
Foto © 2015 European Parliament