Settore lattiero: la Commissione lavora a «risposta esaustiva» alla crisi

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Commissario Hogan: «Certamente non reintrodurremo le quote». Convocato per il 7 settembre a Bruxelles un Consiglio straordinario dei ministri Ue dell’agricoltura

Perdura la crisi del settore agricolo in molti Paesi dell’Unione europea. Fra i comparti più colpiti vi è quello lattiero-caseario che ha subìto un duro contraccolpo con l’abolizione delle quote latte e l’embargo russo sui prodotti europei. Particolarmente colpiti, soprattutto gli Stati che maggiormente esportavano in Russia, come i Paesi Baltici. «I prezzi sono al di sotto dei costi di produzione in molti Paesi e il reddito agricolo è basso, obbligando alcuni ad abbandonare la produzione». L’allarme arriva dal Copa-Cogeca (organizzazioni degli agricoltori e delle loro cooperative) che il 7 settembre, in occasione del Consiglio agricoltura straordinario che si svolgerà a Bruxelles, manifesterà per chiedere alla Commissione europea di intervenire in modo tempestivo con un piano di aiuti. Ad aderire alla protesta, duemila produttori appartenenti non soltanto al settore lattiero-caseario, ma anche a quello ortofrutticolo e di carne suina e bovina.

Il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, riferisce che la Commissione è al lavoro per «analizzare gli sviluppi del mercato e preparare una risposta esaustiva alla situazione attuale». Hogan ha anche spiegato che il consiglio straordinario dei 28 ministri dell’agricoltura del 7 settembre si è reso necessario proprio «a seguito della crisi economica attuale che colpisce in particolare il settore lattiero e quello dell’allevamento in un certo numero di Stati membri dell’Ue». «Possiamo concordare tutti – ha spiegato il commissario –  che ci sono difficoltà, specie nei settori del latte e della carne di maiale».

Phil HOGAN, Member of the EC in charge of Agriculture & Rural DevelopmentNonostante queste dichiarazioni, e l’effettiva crisi nella quale si trova il settore in questo periodo, Hogan ha anche voluto puntualizzare da subito che «ci sono limiti a quel che può dare la Commissione europea come risposta» precisando che «possiamo usare solamente gli strumenti disponibili nell’ambito delle risorse a disposizione». Il commissario ha anche spiegato di dover «mantenere una Pac orientata al mercato» dichiarando di non voler «prendere misure che compromettano questo orientamento in nessuna politica».Hogan si è mostrato piuttosto fermo anche relativamente alla questione delle quote latte: «Certamente non reintrodurremo le quote – ha dichiarato – Perché credo che esistano davvero grandi opportunità per i produttori europei nei mercati asiatici e africani. E dobbiamo essere in grado di aprirci. Quello a cui dobbiamo preparaci, è la volatilità dei prezzi».

Intanto, in attesa del Consiglio straordinario del 7 settembre, il commissario europeo in questi giorni ha voluto contattare alcuni dei ministri dell’agricoltura dell’Ue. Tra questi, il premier lituano Algirdas Butkevicius, che in occasione del suo incontro con Hogan ha dichiarato: «La situazione per il settore lattiero è critica e chiediamo alla Commissione europea di fornire ai produttori lituani 50 milioni di euro di aiuti eccezionali nel 2015».

Anche il premier della Lettonia, Laimdota Straujuma, ha avuto modo di illustrare la situazione del settore nel proprio Paese, riportando un forte calo nelle esportazioni con un conseguente calo dei profitti. «Abbiamo trovato nuovi mercati – ha spiegato Straujuma –  ma abbiamo bisogno di tempo e per questo abbiamo discusso di possibili aiuti».

Maurizio MARTINAIl ministro delle Politiche agricole italiano, Maurizio Martina, ha invece avuto modo di confrontarsi con Hogan nel corso di una riunione telefonica svoltasi nella giornata di ieri. Al centro della discussione, proprio l’attuale crisi del settore lattiero e delle carni e la necessità di fornire, durante il Consiglio straordinario, risposte concrete alla questione.

 

 

Valentina Ferraro
Foto © European Parliament

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

3 Commenti

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