Crisi dei rifugiati: Consiglio d’Europa ricorda agli Stati il rispetto dei diritti umani

0
427

Il segretario generale, Thorbjørn Jagland, ha fornito indicazioni al Consiglio dei 47 Paesi membri sul trattamento dei migranti e dei richiedenti asilo

Il segretario generale del Consiglio d’Europa, il norvegese Thorbjørn Jagland, ha scritto una lettera ai 47 Stati membri sul trattamento dei migranti e dei richiedenti asilo, anche per quanto riguarda la loro accoglienza e le condizioni di vita temporanea, al fine di garantire il rispetto dei diritti umani di tutti.

«La crisi in atto sta creando sfide senza precedenti per gli Stati europei. A una minoranza di Paesi viene chiesto di assorbire la maggior parte delle problematiche riguardanti i rifugiati e la solidarietà politica viene messa a dura prova».

45623_06Comincia così il testo della lettera. Il segretario generale ha poi reso omaggio ai funzionari statali, ai team di frontiera, agenti di polizia e personale che fronteggia l’immigrazione, così come ai migliaia di volontari che lavorano in maniera «professionale e rispettosa».

Jagland esorta fortemente tutti i leader europei ad aiutare i loro vicini e alleati che lottano per soddisfare le esigenze immediate dei nuovi arrivati. E ricorda come «ogni persona che arriva nel territorio dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa ha diritto agli stessi diritti fondamentali come tutti gli altri».

Address by Mladen IVANIĆ, Chairman of the Presidency of Bosnia and Herzegovina. Discours de Mladen IVANIĆ, Président de la présidence de Bosnie-Herzégovine.

Sottolinea successivamente che, anche in tempi di arrivo su larga scala, non si può derogare Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la quale vieta trattamenti inumani e degradanti. «Molti di coloro che giungono disperati sono richiedenti asilo la cui domanda a rimanere in Europa devono essere accettate. E’ controproducente maltrattare o sminuire ogni futuro membro delle nostre società».

Jagland ha ricordato il fatto che 41 Stati membri del Consiglio d’Europa possono richiedere prestiti alla Banca per lo Sviluppo per facilitare i miglioramenti necessari alle loro infrastrutture. «La Banca sta creando un nuovo programma di sovvenzioni in base, in aggiunta ai suoi strumenti esistenti, per aiutare la ricezione finanziaria e i centri di transito». camC0293.mov.00_00_48_17.Still005Il Segretario generale ha infine ricordato come sia stata commissionata un’analisi urgente sulle carenze giuridiche che attualmente impediscono la persecuzione dei contrabbandieri e i modi per migliorare la cooperazione giudiziaria tra l’Europa e il Sud del Mediterraneo. Egli ha anche esortato tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa a sostenere il piano di risposta regionale sulla Siria dell’UNHCR.

 

Tove Andreassen

Foto © Council of Europe

Articolo precedenteCrisi dei rifugiati: è giunto il momento per l’Ue di agire come uno Stato
Articolo successivoVIII edizione del Festival della Letteratura di Viaggio fino al 13 settembre a Roma

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui