Primo in collaborazione con l’Esercito italiano è rivolto al personale inquadrato o che aspira a lavorare nelle attività di cooperazione internazionale in aree di crisi
Si è concluso presso la Scuola di Fanteria in Cesano di Roma il corso H.E.A.T. (Hostile Environment Awareness Training) dedicato ai frequentatori del Master in Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale della Link Campus University di Roma. L’università aveva già organizzato due corsi H.E.A.T. in occasione delle precedenti edizioni del master, ma quello di quest’anno è il primo in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito.
L’iniziativa, rivolta al personale che lavora o aspira a lavorare nel quadro delle attività di cooperazione internazionale in aree di crisi, ha fornito ai partecipanti gli strumenti necessari per poter operare in condizioni di massima sicurezza, limitando i rischi connaturati alle specifiche aree d’intervento. Il sequestro o l’attentato sono pericoli costanti e sempre più reali per la vita dei cooperanti che è messa a rischio dalla mancata assunzione di regole basilari.
Quando si opera in aree di crisi, dove sono presenti missioni militari italiane, è opportuno un coordinamento costante tra le componenti civili e militari del Paese che lavorano per la stabilizzazione della situazione, il superamento dell’emergenza, l’assistenza alla popolazione civile, il ripristino della legalità e il miglioramento della governance. Il modo migliore per coordinarsi è conoscersi e il corso promosso dalla Link Campus University non è solo uno strumento per insegnare ai cooperanti come muoversi in sicurezza, ma anche per fornire loro una visione privilegiata delle tante componenti di una missione di pace.
Il training si è svolto con l’importante supporto degli istruttori della Scuola di Fanteria, Istituto responsabile della preparazione di base dei militari della Forza Armata, della specializzazione per gli incarichi dell’Arma di Fanteria e dello svolgimento di corsi per Istruttori ad alta valenza operativa.
La formazione degli oltre venti frequentatori del corso si è basata su nozioni teoriche e tecniche di movimento e orientamento diurno e notturno, riconoscimento mezzi e minaccia derivante da possibili attacchi nucleari, chimici o batteriologici. Inoltre, il corso ha visto la partecipazione d’istruttori altamente specializzati del 28° Reggimento “Pavia” di Pesaro, del 9° Reggimento incursori e del Centro di Eccellenza Counter Improvised Explosive Device dell’Esercito. L’intervento di tali figure ha permesso ai corsisti di apprendere le regole da seguire nella pianificazione e svolgimento di un incontro con autorità locali, il protocollo da mettere in pratica in caso di cattura o rapimento e le procedure da compiere se coinvolti in un attentato tramite ordigno esplosivo improvvisato.
Elisabetta Trenta