Bce svolgerà indagine conoscitiva sull’utilizzo delle banconote da 500 euro, che potrebbero avere le ore contate. Draghi: «Non vogliamo facilitare i criminali»
Al via il piano della Commissione europea per contrastare il finanziamento del terrorismo. L’Ecofin ha dato il suo appoggio al piano d’azione, che si concentrerà su due priorità fondamentali: da una parte l’individuazione dei terroristi attraverso il controllo dei movimenti finanziari, dall’altra riuscire a distruggere quelle che vengono individuate come loro principali fonti di entrate, impedendo la raccolta di denaro da parte delle organizzazioni terroristiche.
Il Consiglio degli Affari Economici e Finanziari dell’Ue in questi giorni ha voluto evidenziare come, in questa prospettiva, sia fondamentale accelerare un’azione legislativa volta a definire delle norme di controllo sulle valute virtuali e che permetta altresì un più facile accesso ai rapporti dei conti bancari da parte delle unità finanziare di intelligence europea.
Altra questione fondamentale è quella relativa all’utilizzo del cash, motivo per il quale l’Ecofin ha chiesto alla Bce di avviare un’indagine conoscitiva per valutare l’utilizzo delle banconote da 500 euro, considerate da molti banconote ufficiali delle organizzazioni criminali, spesso utilizzate per attività di riciclaggio. L’ipotesi di eliminarle dalla circolazione sembra trovare sempre più sostenitori: Mario Draghi, parlando al Parlamento europeo, ha dichiarato di non voler «facilitare i criminali», mentre il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem evidenzia come «esistano rischi che le banconote di grosso taglio e grandi quantità di cash possano essere usati per finanziare il terrorismo».
A spingere per l’abolizione delle banconote da 500 euro, vi è anche la Francia, duramente colpita dagli attacchi terroristici di Parigi, mentre appare più cauta la Germania, probabilmente per il fatto che i tedeschi continuano a fare largo uso di cash.
L’intera questione è stato ora affidata dai ministri delle Finanze dei 28 alla Commissione europea che dovrà mettere a punto un piano d’azione e presentare le proprie conclusioni entro due mesi e mezzo.
Valentina Ferraro
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