Bilancio Ue 2017: il Consiglio non accoglie gli emendamenti del Pe

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Nel voto in plenaria l’Europarlamento ha chiesto più fondi per l’occupazione giovanile, stimolare la crescita economica e per aiutare i Paesi terzi a far fronte alla crisi migratoria

Guerra economica tra Istituzioni europee: per il Bilancio 2017 dell’Ue si prospetta una forte contrapposizione tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio. Nella giornata di oggi prima il Pe riunito a Strasburgo in plenaria ha chiesto più fondi, annullando tutti i tagli proposti dal Consiglio nel progetto di bilancio dell’Unione europea per il prossimo anno, confidando in rimanenze aggiuntive che dovrebbero arrivare da nuovi stanziamenti che si renderanno disponibili grazie alla revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale (qfp) dell’Ue. Poi lo stesso Consiglio europeo ha informato il Parlamento di non poter accogliere tutti gli emendamenti da esso presentati. Nel mezzo, come sempre, la Commissione. Questa situazione farà scattare un periodo di conciliazione di tre settimane (a partire dal 28 ottobre) per consentire di appianare le divergenze entro il 17 novembre. Andiamo per ordine.

EP-043250A_Schulz-CETAGli eurodeputati hanno stabilito quest’oggi che gli stanziamenti complessivi per il 2017 dovrebbero essere di 160,7 miliardi di euro (+4,1 miliardi di euro rispetto al progetto di bilancio) per gli impegni e 136,7 miliardi di euro (+2,5 miliardi di euro) per i pagamenti. La risoluzione sulla posizione del Parlamento sul bilancio Ue è stata approvata con 446 voti in favore, 184 voti contrari e 60 astensioni. Gli eurodeputati hanno aggiunto 1,5 miliardi di euro in stanziamenti d’impegno per l’Iniziativa in favore dell’occupazione giovanile, per aiutare i giovani nella ricerca di un lavoro, hanno annullano tutti i tagli apportati dal Consiglio al finanziamento dell’accordo Ue-Turchia per i rifugiati e gli altri fondi o strumenti ad hoc, aumentato gli stanziamenti per il settore agricolo di 600 milioni di euro per affrontare gli effetti della crisi del settore lattiero-caseario e gli effetti dell’embargo russo sullo stesso settore, incrementato la spesa per cultura, comunicazione e cittadinanza. SCHULZ, Martin (S&D, DE)Hanno inoltre deciso di ripristinare integralmente i bilanci iniziali del meccanismo per collegare l’Europa (Cef), che finanzia progetti di infrastrutture e il programma Orizzonte 2020 che sostiene progetti di ricerca. Entrambi i programmi erano stati sottoposti a tagli per aiutare a finanziare il contributo dell’Ue al Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis, nell’acronimo inglese EFSI). I relativi impegni aggiuntivi superano di 1,24 miliardi di euro il progetto di bilancio proposto dalla Commissione. Questi fondi supplementari dovrebbero essere ottenuti attraverso la costante revisione intermedia del bilancio a lungo termine dell’Unione europea, il quadro finanziario pluriennale (qfp, MFF in inglese).

Sempre oggi, di rimbalzo, il Consiglio ha informato il Parlamento europeo di non poter accogliere tutti gli emendamenti da esso presentati al bilancio dell’Ue per il 2017. Secondo il Consiglio le principali sfide da affrontare per raggiungere un accordo sul bilancio Ue 2017 sono connesse al rispetto del quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea per il periodo 2014-2020. cons1Mentre, per la Commissione, il progetto di bilancio per il 2017 ha proposto venga fissato al livello complessivo degli impegni a 157,66 miliardi di euro e quello dei pagamenti a 134,90 miliardi. La posizione del Consiglio, adottata il 12 settembre, ammonta a 156,38 miliardi di euro in impegni e a 133,79 miliardi in pagamenti. Per quanto riguarda l’organico, secondo la metodologia applicata dalla Commissione in maniera omogena a tutte le istituzioni, il Consiglio e la Commissione ridurrebbero i rispettivi posti in organico del 5% tra il 2013 e il 2017, come le tre istituzioni avevano convenuto nel dicembre 2013; per contro, la riduzione dell’organico del Parlamento durante lo stesso periodo ammonterebbe all’1,8%. Dunque il comitato di conciliazione si riunirà l’8 novembre e il 16 novembre. In quest’ultima data il Consiglio Ecofin (Bilancio) si riunirà per fornire alla presidenza del Consiglio europeo orientamenti sui negoziati con il Parlamento. Se non verrà raggiunto un accordo entro la fine del periodo di conciliazione (17 novembre) la Commissione dovrà presentare un nuovo progetto di bilancio per il 2017.

 

Nicola Del Vecchio

Foto © European Union

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