Lo spumante veneto Lessini Durello alla conquista dell’Europa

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Presentato a Roma, nella sede dell’Associazione italiana sommelier, il Doc che sino al 30 novembre sarà presentato in 20 locali tra wine bar, enoteche e ristoranti

Da quelle terre in provincia di Verona e di Vicenza nelle quali sono fortemente radicati i produttori che fanno parte del “Consorzio Tutela Vino Lessini Durello” avanza la durella, il vitigno autoctono dei Monti Lessini poco conosciuto particolarmente vocato alla spumantintazione che ha ricevuto il riconoscimento della Doc nel novembre del 2011 e che secondo lo studio commissionato dal Consorzio Tutela Vini Lessini a Wine Monitor pone il durello tra gli spumantialternativi in crescita nei consumi rispetto agli spumanti tradizionali. Il Lessini Durello gode di uno scenario di mercato favorevole, a cui contribuisce anche lo “sdoganamento” dello spumante che sta assumendo sempre più i connotati di un vino adatto a tutte le stagioni e ai diversi momenti della giornata.

«Queste varietà sono uniche e hanno i tre parametri d’eccellenza identificati da una indagine Wine Monitor: uve autoctone, zona di produzione circoscritta e Doc – ha sottolineato Ian D’Agata, uno degli scrittori sul vino più conosciuti al mondo -. Si tratta di spumanti, sempre più spesso Metodo Classico, caratterizzati dall’uva Durella, dalla buccia tanto spessa da esser chiamata “rabbiosa” dai viticoltori veneti, ma che produce molto e sostiene l’economia familiare di 428 viticoltori su due province, Vicenza e Verona, per un totale di 25 comuni collinari e montani».

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Alberto Marchisio

I vignaioli-produttori hanno dato vita al “Consorzio Tutela Vino Lessini Durello” per offrire più qualità, più forza penetrativa sul mercato italiano, più rigore nella produzione. Nei 366 ettari vitati sulle colline veronesi e nei 107 ettari su quelle vicentine il Consorzio produce quasi 700.000 bottiglie che generano un fatturato di 4 milioni di euro. Sulla base dei trend produttivi e di consumo per il 2016 Lessini Durello è proiettato verso le 800.000 bottiglie.

Anche se presente da molti anni nelle vigne in quel ristretto territorio racchiuso fra le province di Verona e Vicenza, il vitigno durella è un po’ il parente povero per i più dei vitigni italiani, ma con una notevole prospettiva di crescita anche nell’immediato. «La svolta è avvenuta sul finire degli anni Settanta del secolo scorso con la prima spumantizzazione di qualche vignaiolo del territorio» spiega Alberto Marchisio, giovane presidente del Consorzio.

Tutte le strade portano a Roma. Dopo il successo di Milano nel 2015, il Consorzio con il presidente Alberto Marchisio e con i produttori è atterrato nella capitale dove nelle sale dell’Hotel A.Roma, sede della Delegazione Lazio dell’Associazione italiana sommelier (Ais), guidata dal presidente Angelica Mosetti, per presentare una giornata di degustazione del Lessini Durello Doc, l’indagine di Wine Monitor, il nutrito programma di degustazioni con il “Discover Durello” che si svolgerà nella Città Eterna sino al 30 novembre nei 20 locali prescelti tra wine bar, enoteche e ristoranti.

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Angelica Mosetti

Perché Roma? «Roma è un po’ la città che ci apre le porte» risponde Marchisio in questo road show che toccherà in seguito altre grandi e piccole città italiane. In attesa di effettuare la vendita del Lessini Durello anche all’estero. «Sono risultati che riempiono di orgoglio – puntualizza Marchisio -, soprattutto se si pensa che fino ad una decina di anni fa il Lessini Durello era praticamente sconosciuto». I numerosi riconoscimenti delle guide dei vini in questi ultimi anni «sono il frutto di un lungo percorso fatto di anni di lavoro prima in vigna, poi in cantina, infine sul fronte della promozione. Siamo finalmente riusciti a trasmettere l’identità, la storia e la qualità del nostro vino» ha concluso Alberto Marchisio.

Le tre settimane romane di Discover Durello hanno lo scopo di far conoscere e di rispondere ad una crescente curiosità rispetto a questo fenomeno enologico di nicchia. In tre settimane 12 appuntamenti per degustare il Lessini Durello, lo spumante di Verona e Vicenza dotato di grande struttura e freschezza. Gli eventi a Roma si sono aperti da “Dillà” e a “La Buvette” per passare poi in degustazione al ristorante “Acquolina Hostaria”, mentre giovedì 10 si è tenuta una masterclass dedicata al Lessini Durello all’Hotel Adriano-The Gin Corner”. Dal 15 tappe a “Magazzino Scipioni”, “Antica Trattoria Polese”, il bistrot “Achilli al Parlamento ai Colli”, “Sofitel Rome Villa Borghese”, “Music Inn” e il 30 novembre alla “Taverna Trilussa”.

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Enzo Di Giacomo

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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