Consiglio d’Europa, in Italia donne e minori poco protetti da trafficanti

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Migranti, da Strasburgo preoccupazione per la tratta di esseri umani. Ma alla Camera è stato già approvato testo, ora al vaglio del Senato, primo Paese del Vecchio Continente

Il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) ha pubblicato oggi un rapporto sull’attuazione della Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani da parte dell’Italia. Il rapporto prende in esame la situazione specifica dei rimpatri forzati delle vittime di tratta dall’Italia e l’identificazione di quest’ultime tra i migranti e i richiedenti asilo.

L’Italia non sta facendo abbastanza per proteggere i migranti e i rifugiati dai trafficanti di esseri umani, in particolare le donne e le ragazze che arrivano dalla Nigeria e i minori non accompagnati. Emerge dal rapporto del GRETA, in cui si chiede alle autorità di agire con urgenza per combattere il fenomeno, anche attraverso operazioni come quella che oggi ha permesso alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano di sgominare una banda di trafficanti di esseri umani.

Nel documento, elaborato in seguito a una visita ufficiale nel Belpaese nel settembre 2016, dai dati raccolti emerge che tra gennaio e il periodo di visita sono arrivati in Italia 27.083 cittadini nigeriani, di cui 7.737 donne e 2.319 minori. Secondo il GRETA il numero di permessi di residenza concessi alle vittime di tratta a donne nigeriane, in totale 494 fino all’agosto 2016, «è troppo piccolo in confronto al numero di nigeriani arrivati in Italia e cui è stata rifiutata la protezione internazionale (9.477)». Inoltre l’organismo del Consiglio d’Europa punta il dito contro «la mancanza di rifugi specializzati per le vittime di traffico di esseri umani, con una situazione particolarmente preoccupante per i minori non accompagnati».

Secondo il rapporto, molte delle preoccupazioni sollevate nel nuovo documento richiamano quelle espresse nella prima valutazione, «ma sono amplificate dal sostanziale incremento del numero di vittime e potenziali vittime del traffico di esseri umani che arrivano in Italia». L’organismo sollecita perciò l’Italia ad agire con urgenza per migliorare l’identificazione delle vittime della tratta e affrontare la questione dei minori non accompagnati. E su questo ultimo fronte l’Italia si sta già muovendo, come messo in rilievo dall’Agenzia Ansa.

«Proprio per fronteggiare la complessità del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, l’Italia, primo Paese in Europa, ha predisposto un progetto di legge che razionalizza il sistema in tutti i suoi aspetti»ha dichiarato la deputata Pd Sandra Zampa, già portavoce di Romano Prodi nel 2005, prima firmataria del testo già approvato alla Camera e ora al vaglio del Senato. Un iter, quello al Senato, che la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l’infanzia e l’adolescenza, Vanna Iori, si augura sarà “velocizzato” dal monito del Consiglio d’Europa.

 

Regina Žukauskienė

Foto © Consiglio d’Europa

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