Membri Pe della Commissione Petizioni Ue a Taranto

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Una delegazione di eurodeputati all’Ilva e all’Eni: informare i cittadini fondamentale per proteggere ambiente e salute umana

Una delegazione della commissione “Petizioni” del Parlamento europeo (Pe) ha effettuato sopralluoghi, nelle giornate del 18 e 19 luglio, nell’acciaieria dell’Ilva e nella raffineria dell’Eni a Taranto. Nella due giorni, partita con un giorno di ritardo rispetto al programma previsto, gli eurodeputati hanno incontrato i cittadini che hanno presentato petizioni riguardanti i due impianti (Legamjonici, Peacelink e Le Sciaje) nonché le autorità locali (il prefetto Donato Cafagna), i sindacati, le agenzie per la protezione dell’ambiente, le parti sociali e le Ong.

La delegazione era composta dalla presidente, la svedese Cecilia Wikstrom (Gruppo Alde), dai due europarlamentari spagnoli Angela Vallina De La Noval (Gue/Ng) e Josep-Maria Terricabras (Greens/Efa), oltre ai tre italiani Aldo Patriciello (Ppe), Andrea Cozzolino (S&D) e Eleonora Evi (Efdd). L’obiettivo della visita è stato quello di approfondire l’impatto dell’acciaieria dell’Ilva e della raffineria dell’Eni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

Durante la visita del 18 allo stabilimento Ilva, gli eurodeputati sono stati accompagnati dal direttore operativo Antonio Bufalini e da Nicola Nicoletti, coordinatore della struttura commissariale per affrontare i temi della sicurezza dei lavoratori e dello stato di attuazione delle misure contro l’inquinamento. Nel pomeriggio in Prefettura incontro con Ispra, Arpa, Asl, la commissaria alle bonifiche Vera Corbelli, i sindacati, Confindustria e Confagricoltura, le Ong e le associazioni ambientaliste. Il 19 l’incontro con il management dell’Eni e la conferenza stampa conclusiva della delegazione.

   Cecilia Wikstrom

«Sia per quanto riguarda l’Ilva che il progetto Tempa Rossa dell’Eni» – ha sottolineato l’eurodeputata svedese Cecilia Wikstrom, presidente della delegazione e presidente della commissione Petizioni del Pe – «la tutela della salute, la protezione dell’ambiente, la salvaguardia dell’occupazione e la promozione di una crescita sostenibile sono tutti fattori che devono andare mano nella mano e che non possono essere considerati come componenti separate».

«Studieremo tutti i documenti che abbiamo ricevuto e rifletteremo su quanto abbiamo visto e ascoltato in questi giorni, per stilare poi una relazione conclusiva della visita della delegazione dopo l’estate». Infine la Wikstrom ribadisce: «Restiamo però convinti di una cosa: l’unica strada per un futuro sostenibile e per cambiare la situazione ambientale e sanitaria a Taranto passa per un maggiore e migliore dialogo con i cittadini. Sarà necessario renderli più partecipi delle decisioni che saranno prese perché tali decisioni li riguardano da vicino. Nello spirito della Convenzione di Aarhus» – ha concluso la Wikstrom – «solo una piena partecipazione dei cittadini nei processi decisionali potrà aiutare a ristabilire la fiducia fra tutti gli attori coinvolti e a costruire un futuro migliore per Taranto».

 

Manon De Clercq

Foto © Wikicommons, Twitter (Cecilia Wikstrom)

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