In Ucraina tutto pronto in attesa del secondo turno, domenica 21 aprile

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Il Paese ex sovietico al voto per eleggere solo un uomo al vertice o per iniziare un nuovo corso storico? La corsa a due tra i candidati Zelensky e Poroshenko procede

Il presidente in carica Poroshenko, uscito sconfitto dal primo turno con poco meno del 16% dei voti espressi, sta cercando di recuperare terreno, facendo passare il suo avversario come il vero alleato della Russia di Putin.

Manifesto: “21 Aprile. La scelta decisiva”.

Vladymyr Zelensky 41enne comico e attore di grande successo è invece il grande vincitore del primo turno con più del 30% dei voti ottenuti nonostante la limitata presenza di uffici per la campagna elettorale e rappresentati di partito. Inoltre, Zelensky, nelle tradizionalmente costosissime elezioni ucraine, avrebbe speso “solo” 147,7 milioni di grivne pari a circa 4.9 milioni di Euro contro i 551,6 milioni di grivne 17.milioni di Euro –  spesi finora da Poroshenko.

Vladymyr Zelensky, sempre più probabile vincitore del secondo turno elettorale, viene visto come un riformista, più nelle modalità che nella sostanza, a partire dal suo a quanto pare stretto legame con l’oligarca Igor Kolomoisky. Quest’ultimo, attualmente indagato in Ucraina e negli Stati Uniti con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro, ha negato qualsiasi illecito.

L’oligarca, possedeva Privatbank, la piú grande banca Ucraina che dal 2016 è stata nazionalizzata oltre a, squadre di calcio, immobili  ed una serie di partecipazioni in strutture industriali, e finanziarie. In particolare però possiede il canale televisivo 1+1 che trasmette l’acclamata serie “Servo del popolo” di cui Zelensky è il protagonista e interprete di un semplice insegnante che si ritrova ad essere il presidente dell’Ucraina. Lo stretto rapporto tra i due sembra essere confermato dai costanti viaggi che dal 2017 Zelensky ha effettuato a Ginevra e poi in Israele dove Ihor Kolomoysky si è trasferito nel 2018. Inoltre, i due sembrano condividere lo stesso avvocato, Andriy Bogdan, che ricopre anche il ruolo di responsabile tecnico per la campagna elettorale di Zelensky.

Resta da capire a chi andranno i milioni di voti ricevuti al primo turno dai principali candidati quali Yulia Tymoshenko, Yuriy Boyko, Anatoliy Hrytsenko, Ihor Smeshko. Ogni tipo di negoziazione per un eventuale supporto a uno dei due candidati da parte dei maggiori candidati del primo turno sembra essere ancora in corso attraverso vie non ufficiali. L’unico che sinora si è pronunciato e Analotiy Hrytsenko, intenzionato a sostenere Zelensky a condizione che questo comunichi i nomi della sua squadra di governo, e proprio ieri Zelensky ha presentato in un lungo dibattito televisivo il suo team di esperti. Degli altri, nessuno sembra ancora pronunciarsi, quantomeno non ufficialmente. A differenza da quanto detto dai supporter di Poroshenko il  voto del primo turno per Zelensky non è stato solo “contro” e anti-establishment e ha invece avuto grandi numeri anche nella capitale Kiev . Gli ucraini hanno capito che l’economia nazionale non si riprenderà fino a quando i separatisti ufficiosamente supportati da Putin e l’esercito ucraino continueranno a combattere. Lo slogan di Poroshenko “fede, esercito, lingua (ucraina)” si è dimostrato nel suo insuccesso tanto più che Zelensky parla in pubblico, in privato e nei suoi show sempre in russo.

Il dibattito politico sembra concentrarsi più sulle modalità che sui contenuti, soprattutto dopo la sfida lanciata da Zelensky al presidente Poroshenko di tenere un dibattito presso lo stadio olimpico di Kiev. Un evento senza precedenti che ha visto la partecipazione dei due candidati oggi in quello che è stato definito un “duello show”. Un confronto a colpi di accuse e promesse seguito in diretta tv in tutto il Paese e anche in Russia. Il presidente uscente era già stato qui lo scorso 14 aprile, quando ha cercato di recuperare i voti e il terreno perduto facendo passare il “no-show” di Zelensky come il timore a confrontarsi sui veri temi importanti per il Paese. I due candidati stanno forse dando l’impressione di volersi confrontare più a livello internazionale che sulle questioni interne. Entrambi, infatti, si sono recati in Francia per un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron; Poroshenko ha fatto visita anche ad Angela Merkel in Germania. I due Paesi hanno negoziato con Russia e Ucraina nel 2014 e nel 2015 durante gli accordi di Minsk per porre fine  ai combattimenti nell’est dell’Ucraina e continuano ad essere molto vicini alle vicende nel paese.

 

Marisella Tonica

Foto © Filomena Fiore

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