Il tricolore italiano nel cuore di tutto il Mondo

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Il simbolo della bandiera veste le case dei connazionali e i monumenti di tantissimi Paesi

L’Italia è il secondo Paese, dopo la Cina, ad essere stato colpito in modo aggressivo dal Covid-19 e sono veramente tante le manifestazioni che le altre nazioni hanno compiuto per far sentire la loro vicinanza.
Proprio la Cina è la prima, tra tutti i Paesi, ad aver inviato aiuti. 9 i medici atterrati a Fiumicino lo scorso 13 marzo con un grande carico di materiali in aggiunta al bagaglio di esperienza.

https://www.facebook.com/Eurocomunicazione/videos/609276629922385/

Nelle settimane successive si sono aggiunti medici e infermieri provenienti da Cuba, e dalla Russia 40 tonnellate di aiuti con aerei marchiati da adesivi che recitavano “From Russia With Love” (Dalla Russia con Amore). Anche l’Albania invia il suo personale medico ed è il premier Edi Rama a salutarli all’aeroporto di Tirana «Gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero (…) nonostante Paesi ricchissimi hanno voltato le spalle, noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria».

Vigoroso anche il messaggio che il ministro degli esteri della Turchia Mevlüt Çavuşoğlu ha mandato al nostro omologo Luigi Di Maio all’arrivo del materiale medico e sanitario «Gli amici si riconoscono nel momento del bisogno. Saluti all’Italia, nostro alleato!»
Ma le dimostrazioni di cordoglio non si sono limitate all’invio di personale medico e materiale. Il tricolore italiano veste i principali monumenti in tutto il mondo. Troverete sui social di Eurocomunicazione (Twitter, Facebook, YouTube e Instagram) tanti altri video che lo dimostrano.

Un simbolo che nasce a Reggio Emilia nel lontano 7 gennaio 1797 quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta che «si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti». Non fu casuale la scelta dei tre colori. Nel 1796 i reparti militari “italiani”, costituiti all’epoca per affiancare l’esercito di Bonaparte, ebbero gli stendardi a tre colori già in precedenza utilizzati dalle numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli Stati assoluti. Il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre le uniformi della Guardia civica milanese erano verdi fin dal 1782. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana.

Fu solo negli anni del Risorgimento che la bandiera venne avvertita non più come segno dinastico o militare, ma come simbolo del popolo, delle libertà conquistate e, dunque, della nazione stessa. Venne innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera, nelle sollevazioni negli Stati della Chiesa. In Italia, il bianco, il rosso e il verde esprimono una comune speranza che ispira anche gli artisti. Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani, nel 1847, scrive “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme“. Negli anni a venire furono tante le varianti che vennero adottate, ogni regno apponeva il proprio stemma ma il tricolore era sempre presente. Fu solo dopo la nascita della Repubblica che con il decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 si stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera.
Confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. E perfino dall’arido linguaggio del verbale possiamo cogliere tutta l’emozione di quel momento del presidente Ruini che disse «Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni». (È approvata. L’Assemblea e il pubblico delle tribune si levano in piedi. Vivissimi, generali, prolungati applausi).

https://www.facebook.com/Eurocomunicazione/videos/210559086949203/

Gerusalemme è la prima a esprimere la propria vicinanza mettendo il tricolore sulle antiche mura della città vecchia e una scritta che recita “Italia, Gerusalemme è con te”.
A Betlemme sono state accese migliaia di candele che riportavano “Forza Italia”.
Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha postato su twitter un video delle frecce tricolori sulle note del Nessun Dorma con un messaggio che declama “The United States of America loves Italy” “Gli Stati Uniti d’America amano l’Italia”.

Il grattacielo più alto del mondo a Dubai che si illumina con la bandiera a tre colori. E poi ancora in Canada le bellissime cascate del Niagara, l’insegna della città di Toronto, il Cristo redentore in Brasile a Rio de Janeiro, la biblioteca nazionale di Sarajevo – oggi municipio – in Bosnia-Erzegovina, così come il ponte di Mostar, ricostruito grazie a tanti fondi provenienti proprio dal Belpaese. Insomma manifestazioni di affetto che hanno fatto sentire quanto l’Italia sia amata nel mondo e come, in fondo, siamo benvoluti. Nonostante i nostri difetti e le nostre lacune. Ricordate, fratelli d’Italia, ricordate…

 

https://twitter.com/castelliditalia/status/1238996205671153664

Ginevra Larosa

Foto © Mark-up, Pinterest, Eurocomunicazione, Chedonna, Sylmpedia, Dailymuslim

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