Sindacati, chi tutela i lavoratori?

0
925
Sindacati

Dalle trade unions nel Regno Unito, i sindacati si occupano di tutelare i diritti dei lavoratori. Ma cosa succede quando entrano in contrasto fra loro?

Cinisello Balsamo, provincia di Milano. Qui ogni mattina circa 90 lavoratori iniziano il loro turno. Sono addetti alla movimentazione e consegna ittica nei ristoranti che lavorano in appalto per la ADC.

Non è stato così lo scorso giovedì quando i magazzini sono stati interessati da un’agitazione che ha reso impossibile lo svolgersi delle normali attività lavorative. Causando disservizi alla società e ai suoi clienti, che non hanno visto recapitarsi la merce nei tempi dovuti. Aggiungendo disagi in un periodo già molto complicato per i ristoratori.

Lo sciopero

SindacatiGiovedì mattina, infatti, 13 lavoratori appartenenti al sindacato FILT CGIL di Milano, con in testa il loro rappresentante, Emanuele Barosselli, hanno deciso di scioperare per via dei contratti di lavoro. Stiamo parlando di 13 lavoratori, su un totale di 87, che hanno bloccato i cancelli d’uscita, occupando in parte il suolo pubblico e impedendo ai loro colleghi di iniziare il loro consueto turno di lavoro.

È lo stesso Barosselli a ribadire, con la veemenza tipica di chi riveste il suo ruolo, l’obiettivo della manifestazione, ovvero “ripristinare il giusto contratto”. Oggetto della contestazione è infatti l’attuale contratto, sottoscritto in sede protetta in presenza del sindacato cui sono iscritti 27 lavoratori, la O.S. FESICA CONFSAL. Sindacato che, secondo quanto dichiarato da Barosselli “non rappresenta nessuno neanche a casa sua”.

“Il giusto contratto”

Dunque il nodo della questione risiederebbe proprio in questo particolare: secondo quanto sostenuto dalla FILT CGIL, questi contratti sarebberopirata”, poiché non sottoscritti con una sigla sindacalecomparativamente più rappresentativa”.

Definizione sulla quale la Giurisprudenza è intervenuta più volte contemperando la tutela della libera concorrenza, da un punto di vista della scelta della sigla sindacale.

La Costituzione

È l’articolo 39 della Costituzione italiana a stabilire che “L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono essere rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce”.

Da parte sua, la O.S. FESICA si è naturalmente premurata di diffidare immediatamente la FILT Milano dal descrivere il contratto in oggetto comepirata”. Un contratto CCNL per i Dipendenti del Terziario, attività collaterali al commercio distribuzione e servizi, regolarmente depositato al CNEL.

Cui Prodest?

A osservare con attenzione questo spiacevole episodio, viene da chiedersi, se al centro delle rimostranze non ci sia, più che il contratto, una lotta interna fra sigle sindacali, in cui i Confederali sembrano impegnati soprattutto a ribadire la propria supremazia rispetto alle altre sigle autonome.

Del resto, la questione non è nuova: da una parte i Confederali, con Cgil, Cisl e Uil al vertice, con milioni di tesserati, e dall’altra una molteplicità di sigle autonome, che rivendicano il proprio ruolo. In questo scenario, la CONFSAL (Confederazione sindacati autonomi lavoratori), cui aderisce FESICA, rappresenta una delle più grandi confederazioni.

In questo proliferare di sigle, si rischia così di dimenticare l’obiettivo principale per cui i sindacati sono nati. Fin dalla loro origine, tra la fine del 18° e l’inizio del 19° Secolo in Gran Bretagna con le trade unions, il loro scopo è sempre stato quello di tutelare i diritti dei lavoratori attraverso l’esercizio dellarappresentanzadegli stessi.

In episodi come quello di Cinesello Balsamo, tuttavia, sembra che i lavoratori abbiano finito per trovarsi, loro malgrado, in mezzo ai contrasti fra le sigle e i loro rappresentanti, schiacciati dalle dispute fra coloro che invece dovrebbero semplicemente tutelare i loro diritti, in questo periodo più che mai.

 

Ludovico Stella

Foto © Computer World, Imprese Lavoro, Slideshare,

Articolo precedentePalazzo Farnese in restauro dal 1° Marzo
Articolo successivoIl più grande fact-checking della più grande fake news: Gorbaciov fa 90

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui