Il G7 e il nuovo multilateralismo europeo

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G7

I leader delle grandi potenze si sono mostrati uniti sulle grandi questioni che stanno interpellando il Pianeta, a partire dal clima e la pandemia, fino alla diplomazia

Il vertice di tre giorni, da venerdì a domenica 13 giugno, in Cornovaglia (Inghilterra sud-occidentale), ha segnato il ritorno dei contatti diretti dopo mesi di videoconferenze. Presenti Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Giappone e Canada. Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno partecipato al G7, così come gli altri ospiti del gruppo, i primi ministri australiano e indiano, Scott Morrison e Narendra Modi (virtualmente), e i presidenti sudcoreano e sudafricano Moon Jae-in e Cyril Ramaphosa.

La Russia, membro dell’organizzazione dal 1998 al 2009 conosciuta come G8 è stata sospesa dal gruppo. I motivi, come spiegato in una dichiarazione della Casa Bianca, sono da ricercarsi nel tentativo di annettere la Crimea “in violazione del diritto internazionale e di specifici obblighi internazionali”.
La Cina invece non è mai stata membro, forse per ragioni ideologiche. Il Council on Foreign Relations nota che non ci sono requisiti formali per l’adesione, ma i membri del G7 sono tutte democrazie. La Cina è un Paese comunista che “permette solo una limitata attività democratica”, riferisce la Bbc.

Il nuovo multilateralismo occidentale

In una nuova dinamica a favore del multilateralismo occidentale le sette potenze del G7 2021, hanno riaffermato la loro volontà di agire sul cambiamento climatico e hanno confermato di voler porre fine alla pandemia Covid-19 attraverso la distribuzione di vaccini.

Il piano di solidarietà internazionale

Di fronte alle richieste di solidarietà che si sono moltiplicate negli ultimi mesi, i leader dei sette Paesi hanno concordato di ridistribuire un miliardo di dosi di vaccino Covid, entro la fine del 2022, per colmare il divario di immunizzazione nei Paesi poveri e favorire una ripresa più equa. Fornito direttamente (870 milioni di dosi) o attraverso finanziamenti, questo aiuto porterà il suo impegno totale dall’inizio della pandemia a due miliardi di dosi. La Francia ha assicurato che raddoppierà il suo impegno portando a 60 milioni le dosi entro la fine del 2021.

Indagini sull’origine della pandemia

I leader hanno chiesto ulteriori indagini da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sull’origine del Covid-19 in Cina per sapere se è attribuibile a un incidente di laboratorio.   
L’altro obiettivo legato alla pandemia è quello di costruire la capacità di prevenire ulteriori disastri sanitari. Aumentando la capacità di produzione di vaccini e migliorando i sistemi di rilevamento. Per essere in grado di sviluppare test, trattamenti e vaccini in meno di 100 giorni, rispetto ai 300 della pandemia da coronavirus.

Il progetto di una “rivoluzione verde”

Il G7 sostiene l’idea di una rivoluzione verde.
Potrà creare posti di lavoro e limitare il riscaldamento a 1,5 gradi
, la soglia oltre la quale gli scienziati credono che il cambiamento climatico diventerà incontrollabile. I sette Paesi si sono impegnati a diventare carbon neutral al più tardi entro il 2050 e a ridurre le loro emissioni di CO2 del 50% entro il 2030, rispetto al 2010. Un obiettivo che alcuni Paesi intendono superare. Sono favorevoli a fermare entro quest’anno 2021 i finanziamenti ai progetti di generazione di energia a carbone che non utilizzano tecnologie (cattura e stoccaggio di CO2) per ridurre le loro emissioni. Vogliono rinunciare alle centrali a carbone, il combustibile fossile più inquinante, a meno che non ci siano misure di compensazione ambientale, come la cattura di CO2.

I finanziamenti di sostegno

Come parte di questo piano, per sostenere la transizione verde nei Paesi svantaggiati, i leader prevedono di firmare un assegno fino a 2 miliardi di dollari.
Sulla biodiversità, l’obiettivo è di preservare o proteggere almeno il 30% della terra e del mare entro il 2030.
Un consenso importante a pochi mesi della grande conferenza sul clima dell’Onu (COP26) che si terrà a novembre a Glasgow (Scozia).

Progetti per bilanciare l’influenza della Cina

Le grandi potenze del G7 vogliono dunque aiutare i Paesi in via di sviluppo, che si tratti di clima, salute, sicurezza, digitale o uguaglianza. Prevedono per l’autunno un programma di proposte concrete in risposta all’influenza che la Cina vuole esercitare sui Paesi poveri attraverso il suo ultimo progetto di investimento “Nuove vie della seta”.
Vorrebbero poter mobilitare 100 miliardi di dollari per aiutare i Paesi svantaggiati, soprattutto in Africa, a riprendersi dalla pandemia. Reindirizzando parte della nuova emissione del Fondo monetario internazionale (Fmi) di 650 miliardi di dollari in diritti speciali di prelievo (Dsp).

Il rispetto dei diritti umani

Gli Stati del G7 hanno invitato Pechino a rispettare i diritti umani” della minoranza musulmana Uiguri nella regione dello Xinjiang e Hong Kong. Ribadendo la volontà di cooperare con Pechino, quando “è nel nostro reciproco interesse”, il presidente americano Joe Biden e il presidente  francese Emmanuel Macron hanno chiarito al termine del vertice, che il G7 non era inconflittocon la Cina.
I leader si sono rivolti anche a Mosca, chiedendo di cessare le sue attività destabilizzanti“, comprese le interferenze, di rispettare i diritti umani e di “ritenere responsabili” gli autori di attacchi informatici dal proprio territorio.

I valori democratici

Il G7 vuole rappresentare la democrazia, la libertà, l’uguaglianza, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. Difende l’uguaglianza di genere e vuole fornire un’istruzione a 40 milioni di ragazze, raccogliendo almeno 2,75 miliardi di dollari.
È stato discusso anche un sistema fiscale internazionale più equo. Proposto la scorsa settimana dai ministri delle Finanze dei rispettivi Paesi del G7, prevede una tassa minima globale di almeno il 15% sulle società, e una tassazione più efficace dei giganti digitali.

Il “ritorno” degli Stati Uniti

Il presidente Joe Biden ha cercato di unire e unirsi ai suoi alleati. Un obiettivo importante del suo tour europeo che segna il ritornodegli Usa sulla scena internazionale dopo l’era Trump.
Il suo arrivo al potere ha portato “un nuovo slancio” ai lavori del G7, salutando contemporaneamente la cancelliera tedesca uscente Angela Merkel.

Confermate e sotenute le prossime Olimpiadi di Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto 2021, saranno “un simbolo di unità globale per superare il Covid 19“.

 

Rossella Vezzosi

Foto ©: atlasinfo, francebleu, lavitadelpopolo

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