Falling, esordio alla regia dell’attore Viggo Mortensen

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Falling

Dramma emotivo che mette la società davanti allo specchio

Falling è il debutto alla regia dell’attore Viggo Mortensen, che è anche sceneggiatore del film, di cui firma peraltro buona parte della colonna sonora. L’attore è infatti musicista, autore e fotografo, poeta e pittore.

La produzione

Ottenere finanziamenti adeguati per la realizzazione di Falling è stato a lungo difficile. Mortensen è dovuto infine salire a bordo anche nel ruolo di attore per convincere i produttori a sostenere il film.

La sua presenza sullo schermo ha dato la spinta pubblicitaria necessaria a iniziare le riprese. Presentato in anteprima al Sundance, venduto in molte Nazioni, con la partecipazione a Cannes ha ottenuto una serie di accordi chiave. Segnale inequivocabile: è piaciuto.

Il film, distribuito da BIM e nelle sale dal prossimo 26 agosto, abbraccia idealmente – attraverso il tema del rapporto con il padre e la demenza, il decadimento senile – la pellicola The father, con Anthony Hopkins e Olivia Colman. Avremo presto al cinema, malattia di Alzheimer ancora protagonista, anche Quel posto nel tempo, film di Giuseppe Alessio Nuzzo con principali interpreti Leo Gullotta e Giovanna Rei.

Due mondi e due epoche a confronto

La poetessa e scrittrice americana Dorothy Parker diceva che «l’eterosessualità non è normale, è solo comune». Altro, centrale argomento di Falling è, difatti, l’omofobia. I personaggi principali sono due: un padre – Willis, un figlio – John.

FallingLa violenza è un tratto distintivo di Willis – il razzista, misogino, sessista e bigotto conservatore – protagonista della storia interpretato magistralmente da Lance Henriksen. Un gigante. La prima volta che sentiamo la voce di Willis è dinanzi al piccolo John – Viggo Mortensen – in fasce. «Scusa se ti ho messo al mondo per farti morire» è l’incipit della loro relazione, che vedrà fasi alterne.

Dall’iniziale forte investimento sul figlio maschio, cacciatore coraggioso e precoce, alla negazione del lento ma inesorabile processo di diversificazione, che rende John per Willis non altro da sé, ma alieno.

Metafore

In Falling il regista descrive la figura di questo padre complesso con una metafora: «è come un leone che potrebbe sbranarti da un momento all’altro».

Anziano agricoltore – farmer con la demenza che confonde quanti gli stanno intorno più ancora di lui, Willis ruggisce con parole forti concetti brutali. La rabbia mal sopita per tutta l’esistenza riemerge a più riprese: il passato scorre sotto il presente come un fiume sotterraneo.

È l’aggressività che riempie questo genitore, nervoso e insicuro con un bisogno d’amore mai colmato tanto da diventare arma tagliente contro la prole, è ingestibile.

Conflitti

Infatti, ne pagano il prezzo sia John che la sorella Sarah, Laura Linney.

John Peterson vive in California, dove proverà a far traslocare il padre dalle fredde distese dello stato di New York, con il marito Eric e la loro figlia adottiva Monica. Senza riuscire, nonostante la compassione, la volontà ferrea di farcela e la consapevolezza della malattia che affligge Willis, a guarire le cicatrici di una vita di soprusi verbali.

Perdere la memoria e confondere i ricordi

FallingIl padre è letteralmente prigioniero di ricordi sconnessi che non possono essere espressi o interpretati.

Vive la solitudine, lo sconforto, ancora una volta la rabbia, quella che John deve invece reprimere perché di fronte alla malattia occorre fare un passo indietro. Se non può perdonare, deve almeno non alimentare la fiamma.

Immedesimazione

A diciassette anni, dopo una bevuta con gli amici, Mortensen viene coinvolto in una rissa da cui esce con un profondo taglio appena sopra il labbro superiore, provocato da un filo spinato.

FALLINGLa ferita, ricucita con diversi punti, è la stessa cicatrice che vediamo nel film sul giovane e poi adulto John. Procurata, nella storia, da una caduta da cavallo dopo una colluttazione con il padre, Willis.

Contaminazione

Falling è una storia vera? Viggo Mortensen ha rivelato che sebbene «non strettamente autobiografici, alcuni eventi e conversazioni in Falling sono ispirati all’infanzia» e alle sue esperienze di vita. Tanto da essere dedicato ai suoi fratelli, Charles e Walter, di cui ripropone le dinamiche relazionali di figli in alcuni personaggi.

L’idea del film nasce a bordo del volo che lo riporta a casa dopo il funerale della madre. Annota le storie raccontate dai parenti, ricostruisce le vicende dell’infanzia, che da soggettive diventano il puzzle perfetto dell’intersecazione della propria memoria con i fatti.

Crea una nuova versione dei vissuti: che non archivia, ma ripropone in parte nella sceneggiatura della prima pellicola diretta alla macchina da presa.

Viggo – John: co-protagonista della storia

Sebbene il defunto padre di Mortensen avesse la demenza, il film non è espressamente un suo ritratto.

FallingRacconta Viggo: mio padre «era un comunicatore più efficace di Willis, abbiamo avuto un rapporto migliore. Ma ci sono abbastanza tracce di lui in ciò che interpreta Lance». Frammenti di conversazioni, alcuni momenti difficili che «è stato sempre commovente vedere» entrano nel film con la forza dei ricordi.

La cui narrativa sfumata è frutto del consiglio della regista Agnès Varda, pioniera della Nouvelle Vague, unica donna nel club maschile accanto a Truffaut e Godard.

Insomma, senza indugi: un film da vedere. Possibilmente con un solido affetto accanto o almeno con la propria coperta di Linus stretta tra le mani.

 

Chiara Francesca Caraffa

Foto © Perceval Pictures, Baral Waley Productions, Scythia Films, Zephyr Films, Quiver-Distribution, Observer

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Chiara Francesca Caraffa
Impegnata da sempre nel sociale, è Manager del Terzo Settore in Italia, ove ricopre ruoli istituzionali in differenti Organizzazioni Non Profit. Collabora con ETS in Europa e negli Stati Uniti, dove promuove iniziative per la diffusione della consapevolezza dei diritti della persona, con particolare attenzione all'ambito socio-sanitario. Insegna all'International School of Europe (Milan), dove cura il modulo di Educazione alla salute. Cultrice di Storia della Medicina e della Croce Rossa Internazionale ed esperta di antiquariato, ha pubblicato diversi volumi per Silvana Editoriale e per FrancoAngeli.

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