Daniel Calleja vince il Premio Lago di Castel Gandolfo

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Daniel Calleja

La Commissione europea protagonista del premio dedicato ad «Acqua e vita» attraverso il riconoscimento conferito al direttore generale del Servizio Giuridico, per i risultati conseguiti come direttore generale dell’Ambiente

A Daniel Calleja é andato quest’anno il prestigioso Premio Castel Gandolfo dedicato all’”Acqua e la vita” in quanto simbolo e alto rappresentante di questo tema. Dal 2015 al 2020, Calleja è stato il direttore generale dell’Ambiente della Commissione europea (DG ENV). Ha ricoperto quel ruolo dopo aver avuto la responsabilità di direttore generale per l’Industria, l’Impresa e poi anche del Mercato Interno (DG ENTR e DG GROW) dal 2011 al 2015. Dimostrandosi un leader europeo e mondiale nel settore Ambiente, che ben conosce anche quello dell’industria.

Grazie a questa grande esperienza anche nell’industria, ha potuto essere protagonista di alcune tra le riforme più ambiziose nel panorama europeo, quale la direttiva quadro sull’acqua nell’Ue e la stesura della proposta del Green Deal europeo. Esperienze delle quali l’Unione Europea continua a beneficiare perché Calleja è oggi al vertice del Servizio Giuridico della Commissione Europea. Guardiana dei Trattati e dello stesso stato di diritto Ue. Dei quali fanno parte le norme Ue a tutela dell’Ambiente.

Un video saluto di Calleja

Daniel Calleja ha dedicato un video di saluto e di ringraziamento a tutti i protagonisti del Premio Lago di Castel Gandolfo. Importanti le sue parole: «Vorrei innanzitutto ringraziare gli organizzatori per avere pensato di dedicare il Premio all’Unione europea. Ne sono onorato. In secondo luogo vorrei dire alcune parole sul tema scelto: l’acqua. Elemento fondamentale per il nostro pianeta è per l’umanità fonte di vita purificazione ristoro e benessere da sempre. Non a caso le città sorgevano vicino alle fonti d’acqua. E ne è esempio anche la bellissima città che ci ospita, Castel Gandolfo e il suo splendido lago».

«Quando però gli equilibri del nostro Pianeta vengono disturbati dal cambiamento climatico o dall’inquinamento, l’acqua può trasformarsi anche in fonte di grandi disagi e disperazione. Sono ancora impresse nella mia mente le terribili immagini degli allagamenti che quest’estate hanno colpito il Nord Europa in particolare la Germania il Belgio e l’Olanda».

«Così come l’eccesso anche la carenza d’acqua può essere un grande problema. Pensiamo, ad esempio, agli effetti della certificazione sulla nostra economia ma anche sulle popolazioni e sulle migrazioni. Per queste ragioni e per molte altre ancora l’implementazione del Green Deal europeo rappresenta una delle priorità della Unione europea per implementare l’accordo di Parigi e limitare il surriscaldamento del nostro Pianeta. Diverse azioni sono previste per preservare il delicato equilibrio del ciclo delle acque per garantire l’accesso all’acqua potabile di buona qualità. E soprattutto per far sì che questa risorsa sempre più preziosa venga utilizzata e qualora possibile anche riutilizzata nel modo più efficiente possibile».

Terra, aria, acqua

«La strategia di contrasto all’inquinamento recentemente adottata dalla Commissione europea si basa su tre pilastri: terra, aria e acqua. il tema di quest’ultima è un tema molto vicino ai cittadini europei. Vorrei, infatti, ricordare che il diritto all’acqua potabile è stato oggetto della prima iniziativa cittadina europea presentata a Bruxelles. La raccolta di più di un milione di firme in tutta Europa ha portato infatti alla recente revisione della direttiva di cui mi sono occupato in quanto direttore generale per l’Ambiente. Grazie a questa abbiamo garantito l’accesso, in particolare alle persone più vulnerabili, all’acqua con i più elevati standard di qualità a livello mondiale».

«Oltre a questo provvedimento, vorrei menzionare una legge europea molto importante per i Paesi che hanno problemi di siccità come l’Italia, la Spagna e molti altri. Questa, punta al riutilizzo delle acque per fini agricoli. Iniziativa promossa da Simona Bonafè, deputata europea italiana e che si inserisce nell’ambito della strategia sull’Economia circolare. Infatti, grazie a questo regolamento sarà possibile riutilizzare 6,6 miliardi di metri cubi d’acqua entro il 2025. Evitando più del 5% di estrazioni diretta dai corpi idrici e dalle falde acquifere».

Utilissima in pandemia

«Vorrei concludere il mio intervento sottolineando che l’acqua è anche uno strumento fondamentale per la lotta alle pandemie. Non solo come strumento per garantire il rispetto delle norme igieniche fondamentali, come lavarsi la mani, ma anche come strumento di allerta rapida e monitoraggio veloce. Infatti, grazie al monitoraggio delle acque reflue urbane è stato possibile monitorare gli sviluppi del Covid-19, il nascere di focolai nelle diverse città europee e soprattutto la presenza e diffusione delle diverse varianti».

«L’Unione europea ha promosso e finanziato lo sviluppo di un protocollo. Nonché la creazione di una piattaforma digitale per lo scambio dei dati tra i diversi Paesi. Il quale ha dato e continua a dare risultati veramente straordinari. L’Italia partecipa attivamente a questo programma anche grazie al supporto del centro di ricerca di Ispra e diverse città italiane sono state pioniere. Questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza vitale dell’acqua per tutti noi. Vi ringrazio per la vostra attenzione». 

Acqua e Vita, attraverso ambiente, economia, occupazione, territorio e cultura

Daniel CallejaIl Premio di Castel Gandolfo continua a perseguire la tutela dell’ambiente con una particolare attenzione alla prevenzione dell’inquinamento delle acque. Il tema permanente è “Acqua e Vita” e si declina attraverso gli ambiti: ambiente, economia, occupazione, territorio e cultura.

La manifestazione, mirando alla valorizzazione delle bellezze e ricchezze naturalistiche e storico-culturali del territorio, risponde anche alle aspettative del mondo dell’agricoltura, del turismo e delle attività produttive. L’evento, ogni anno, coinvolge istituzioni, Amministrazioni, enti e Aziende deputate a dare una risposta alle aspettative dei cittadini e imprenditori. Data e luogo possono variare in relazione ai temi sociali affrontati.

Per il 2021 la serata della premiazione si è tenuta venerdì 10 settembre sulle rive del lago Albano a Castelgandolfo presso “I Quadri”. Le personalità premiate sono state individuate tre quelle ritenute espressione di realtà virtuose. Ma anche, che si sono distinte per azioni di rilievo morale e istituzionale promuovendo i valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana. All’interno della manifestazione consegnati dei riconoscimenti speciali a realtà del territorio nazionale e locale.

Il Premio Castel Gandolfo e la transizione ecologica

Il Premio Lago di Castel Gandolfo ritiene fondamentale la concertazione fra tutti i portatori d’interesse. Il fine è quello di progettare azioni sinergiche e mirate alla tutela e valorizzazione del territorio, accelerando i tempi decisionali e beneficiando dello snellimento delle procedure burocratiche.

Temi come l’ambiente e l’energia, strettamente correlati a quello del climate change, sono da sempre elementi importanti nel panorama della sicurezza internazionale e fattori centrali nel confronto tra Stati. Fondamentali nella loro dimensione geopolitica ed economica e, per questo, spesso oggetto di alleanze, rivalità o conflitti.

Strategia comune tra i Paesi

Daniel CallejaNei prossimi anni intorno al tema della transizione ecologica, tecnologica ed energetica, si giocherà una parte considerevole della competizione geopolitica globale e la stessa sicurezza nazionale degli Stati ne sarà fortemente interessata. Ma le nuove condizioni ambientali generate anche dalla crisi climatica (desertificazione, innalzamento dei mari, nuove rotte artiche, eventi meteorologici catastrofici) potrebbero rappresentare una sfida rilevantissima. Tanti i punti di vista: il loro impatto in alcune aree geografiche, le conseguenze sulle popolazioni, la vivibilità di alcune Regioni.

Da qui la necessità di essere sempre più resilienti, e reattivi, rispetto alle nuove tipologie di minacce emergenti, anche di origine ambientale, sviluppando una strategia comune tra tutti i Paesi europei e gli alleati atlantici. La quale tenga conto sia degli aspetti più generali del problema, delle loro ricadute globali, ma ovviamente anche quelli più “regionali” derivanti dalla nostra posizione geografica tra Regioni fortemente esposte a questi rischi come quella Artica, il Mediterraneo e l’Africa.

 

Alessandro Butticé

Foto © Commissione europea, Premio Castel Gandolfo

 

 

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Da sempre Patriota italiano ed europeo. Padre di quattro giovani e nonno di quattro giovanissimi europei. Continuo a battermi perché possano vivere nell’Europa unita dei padri fondatori. Giornalista dall'età giovanile, poi Ufficiale della Guardia di Finanza e dirigente della Commissione Europea, alternando periodicamente la comunicazione istituzionale all’attività operativa, mi trovo ora nel terzo tempo della mia vita. E voglio viverlo facendo tesoro del pensiero di Mário De Andrade in “Il tempo prezioso delle persone mature”. Soprattutto facendo, dicendo e scrivendo quello che mi piace e quando mi piace. In tutta indipendenza. Giornalismo, attività associative e volontariato sono le mie uniche attività. Almeno per il momento.

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