Globo d’oro, i vincitori della 61ma edizione

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Globo d'oro

“La serata di premiazione è stata solo rimandata”. Le scelte dell’Associazione della Stampa Estera in Italia

Anche per quest’anno la premiazione del Globo d’oro si è svolta con una inconsueta modalità. I premi sono stati assegnati da una giuria di più di cinquanta corrispondenti dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, presieduta da Alina Trabattoni, di Eurovision, e Claudio Lavanga, di Nbc News. Il tutto, per il rispetto delle normative Covid-19, ha fatto sì che siano stati comunicati ai vincitori a mezzo stampa.

I premiati

Daniele Lucchetti ottiene un doppio premio: miglior regia per il film “Lacci”, ispirato all’omonimo romanzo di Domenico Starnone; miglior film con “Le sorelle Macaluso”, diretto da Emma Dante. La quale trionfa nella categoria migliore attrice con la vincita ex aequo delle protagoniste Donatella Finocchiaro e Simona Malato.

Kim Rossi Stuart invece guadagna il titolo di Migliore Attore, per la sua toccante interpretazione in “Cosa sarà”.

Accanto ai grandi, Nora Stassi, protagonista de “L’ Agnello”, e vincitrice del premio Giovane Promessa di questa edizione. Mentre “Paradise, una nuova vita”, di Davide Del Degan, riceve il riconoscimento come miglior opera prima.

Il premio migliore serie TV assegnato a “Speravo de morì prima”. Basato sulla brillante vita e carriera del campione Francesco Totti, interpretata da Pietro Castellitto. Inoltre, la migliore commedia va a “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”. Film ispirato a una surreale, ma vera, storia tutta italiana, interpretata da Elio Germano e Matilda De Angelis, e distribuito da Netflix.

Daniele Ciprì con “Cattivo Poeta” vince la miglior fotografia. Mentre la migliore colonna sonora è firmata da Mattia Carratello e Stefano Ratchev, per “Padrenostro”.

Michael Zampino, che vince la statuetta per la miglior sceneggiatura insieme a Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo per “Governance”, ringrazia sul suo profilo Instagram per la vittoria: “Governance vince il Globo d’Oro 2021 come migliore sceneggiatura! Un riconoscimento che ci inorgoglisce tanto più perché attribuito dai giornalisti stranieri! Ringraziamo quindi l’associazione stampa estera in Italia! Un risultato, dopo il successo su Prime, le nomination ai Nastri d’Argento e i premi Kinéo Diamanti al Cinema a Venezia78 che ci ripaga degli sforzi fatti durante la pandemia!”

Globo d'oro “Una sceneggiatura esiste (e quindi può essere apprezzata) solo se trasformata in un film. Aggiungerei in un “film distribuito”. Il merito va quindi condiviso con i produttori Frédéric Ollier, Sandro Frezza e Xavier Delmas per la loro tenacia, la troupe e il cast per il loro talento. E infine i distributori Adler Entertainment e Amazon Prime che hanno saputo per primi individuare delle qualità a un film di genere italiano, per lo più indipendente, in grado di raccontare il nostro Paese”.

Un nuovo premio in gara

Il premio Italia nel Mondo, introdotto quest’anno per la prima volta per dare valore ai tanti talenti italiani che lavorano in produzioni estere, va all’acclamato “Miss Marx”; e se a Giuliano Montaldo, regista di rilievo internazionale, è riconosciuto il premio alla Carriera; è Renato Pozzetto, icona della commedia all’italiana, sorprendendo la giuria del Globo con la sua commovente interpretazione in “Lei Mi Parla Ancora,” a essere insignito del prestigioso Gran Premio della Stampa Estera.

A trionfare nella categoria dei Documentari, “Veleno” di Hugo Berkeley.

Un giovane esordiente

Tra i vincitori anche Francesco Rossi, tra i più giovani registi del panorama nazionale, nella categoria Cortometraggi con “La Stanza più fredda”, che saluta così la sua premiazione: «Le sensazioni per questa vittoria sono bellissime. Vedere il mio nome accanto a quelli dei grandi del cinema italiano, sapendo da dove sono partito, è indescrivibile. Sono contento per me e per chi mi è stato vicino in tutto questo tempo e ha supportato le mie idee e le mie scelte, dal giorno che ho deciso di buttarmi a capofitto in questo mondo. Arrivare al Globo d’Oro poi con una storia così sentita, ambientata nella mia città è veramente un sogno che si avvera. Spero che sia solo l’inizio».

«Sono contento che sia piaciuta la Stanza Più Fredda, che siano piaciuti i suoi valori, i suoi personaggi. Sono contento di aver dato dignità a chi ne ha sempre avuta poca. Il protagonista di questo film ha insegnato tante cose anche a me, cose che non credevo nemmeno io di aver dentro mentre lo ideavo».

«Questo premio lo dedico a chi c’è e c’è sempre stato. Ai grandi professionisti che hanno avuto il coraggio di credere nelle idee di un giovane esordiente. A quelli che hanno iniziato con me da bambini e continuano a supportarmi in tutti i miei progetti. Alla mia famiglia che ha sempre supportato in tutti i modi le mie scelte non convenzionali, alla mia fidanzata. E poi lo voglio dedicare a tutti quelli della mia età che lottano ogni giorno per emergere, per essere valorizzati e per provare a migliorare quello che abbiamo. Non siamo tanti ma se crediamo nelle nostre idee riusciremo a esserci anche noi».

Restrizioni ancora protagoniste

Globo d'oroIl Globo d’oro avrebbe meritato di poter vivere in diretta le reazioni di tutti vincitori, ma ciò è stato limitato dalle restrizioni causate dal Covid-19.

Nonostante tutto, è stata un’edizione molto ricca tanto che Lavanga e Trabattoni sono rimasti “meravigliati dalla qualità dei film in concorso quest’anno”. Inoltre, desiderano “premiare ogni vincitore con la giusta attenzione, ma allo stesso tempo ci vediamo costretti a rispettare le restrizioni delle misure anti-Covid, che si impongono a un evento dalla grande portata come il nostro, e che comportano limitazioni anche da parte degli sponsor, in conseguenza delle difficoltà causate della pandemia. Per questo abbiamo deciso di trasformare l’annuncio di quest’anno in un evento che rispetta queste limitazioni imposte dal momento storico in cui viviamo, che presto speriamo si vesta nuovamente delle suggestive luci di un gala”

 

Cecilia Sandroni

Foto © Lavocedelloschermo, SienaNews

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Cecilia Sandroni
Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR. Cecilia Sandroni, per formazione semiotico del teatro, è membro della Foreign Press di Roma come Italienspr (italienspr.com/global press), oltre ad essere un'esperta di relazioni internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia, all'arte e al restauro, con la passione per i diritti umani. Indipendente, creativa, concreta, ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali e civili.

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