Salvini, il nucleare l’energia più ecosostenibile e conveniente

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Salvini

Il responsabile energia del Carroccio, Paolo Arrigoni, boccia l’attuale vertice Sogin: «nel prossimo Cda manager preparati, va ripreso il tempo perduto»

Il nucleare s’ha da fare! Matteo Salvini è convinto più che mai dell’importanza di non dipendere da altre Nazioni, come Cina o Algeria, per l’approvvigionamento di materie prime nella produzione di energia elettrica. Il nucleare, l’energia più eco sostenibile e più conveniente, tuona. La Lega pigia il piede sull’acceleratore, lancia così la proposta, all’ordine del giorno anche nella manovra di bilancio al Senato, di investire nella ricerca sul nucleare di nuova generazione.

Non dipendere da altre Nazioni per motivi ideologici

«In questo modo si cercherebbe di allontanare lo spettro di rimanere» – secondo il leader della Lega – «gli unici fessi che, per motivi ideologici, dicono no e dipendono dal gas di altri Paesi, dall’elettricità dei francesi o dai capricci dei cinesi». Il tutto mira a muovere dei passi oggi, in questo campo, per ottenere dei risultati, probabilmente, tra dieci anni, ma sempre meglio di rimanere immobili e non vedere nulla ugualmente per lo stesso arco di tempo. Dalle parti di via Bellerio si punta su una visione, molto chiara, di come dovrebbe essere il sistema energetico italiano per ottenere energia a costi bassi e continuativa, con la massima riduzione di CO2 e minor impatto ambientale.

Salire sul treno della ricerca

Certo tra il dire e il fare, come si dice, c’è di mezzo il mare. Il rischio in cui si incorre è che tutto ciò rimanga veramente una mera visione, se si tiene conto anche della volontà già espressa, per ben due volte, dagli italiani nell’aver detto no al nucleare. Qui però è diverso, ci rassicurano, si parla di un’energia atomica differente dal passato, di ultima generazione, sicura e pulita, secondo Salvini, che ci consentirebbe di salire sul treno della ricerca, del futuro, della sostenibilità, dell’innovazione, che in tanti Paesi al Mondo significa nucleare pulito. Abbinare a quest’ultimo lo sviluppo delle fonti rinnovabili per giungere all’obiettivo nel 2050 di emissioni di Co2 zero.

Necessario ridurre costi delle bollette elettriche

La Lega sostiene la tesi che occorra un approccio olistico al problema della stabilità del sistema energetico. Una transizione energetica che necessita di gradualità e condivisione, in cui la sostenibilità non sia solo quella ambientale, ma anche quella economica. Lavorare per ridurre i costi delle bollette elettriche e cercare di essere indipendenti da altri Paesi.

Un nucleare senza scorie

SalviniQuindi un nucleare, no alla Chernobyl, che non produrrebbe scorie e questo già ci fa tirare un sospiro di sollievo, visto che ancora dobbiamo, attraverso la Sogin, sistemare quelle del passato. Il responsabile del dipartimento energia della Lega, senatore Paolo Arrigoni proprio su questa azienda non è stato tenero.

Nel prossimo Cda Sogin manager preparati

Alla domanda se la Lega fosse a favore del commissariamento, senza mezzi termini, ha sottolineato il dato di fatto che tra qualche mese ci sarebbe il rinnovo del vertice aziendale. In parole povere, inutile intervenire adesso, si è al capolinea. La sonora bocciatura dell’attuale vertice la si legge nelle parole con cui il senatore evidenzia la necessità di avere nel «prossimo Cda manager preparati, va ripreso il tempo perduto».

 

 

Alessandro Cicero

Foto © Blastingnews, Rinnovabili, Sbs

Video © Eurocomunicazione

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Alessandro Cicero
Alessandro Cicero è nato in Africa settentrionale, da genitori italiani di origine siciliana, si è trasferito da piccolo nella città di Salerno, oggi vive a Roma, svolge la sua attività tra la capitale e Londra. Scrive su alcune testate giornalistiche nazionali e su un organo di informazione europeo ed internazionale incentrato su tematiche politiche, economiche, industriali e su argomenti sociali e del lavoro inerenti il Parlamento Europeo e i rapporti con gli Stati membri ed esteri. È, inoltre, impegnato nella cura di rapporti istituzionali internazionali e di interfaccia con i media, creando campagne di stampa e cura dell’immagine istituzionale. Ha maturato esperienze nell’ambito del public relations, relations intelligence, crisis management e strategie digitali, corporate communication & public affair. È stato impegnato nello sviluppo e nella cura della comunicazione e delle relazioni esterne, anche in campagne di comunicazione elettorali internazionali. È stato consulente per l’elezione a Presidente della Repubblica di un importante Stato africano conseguendo la nomina, nell’ambito di quella specifica coalizione, di Consigliere per le Pubbliche Relazioni, Relazioni Istituzionali, Commerciali, Economiche per la Comunicazione in Italia e presso le Istituzioni Europee a Bruxelles. Ha fondato e diretto, come direttore editoriale, un settimanale nazionale sia cartaceo che online, ha scritto su alcune testate nazionali ed europee, ha partecipato come commentatore in alcune trasmissioni televisive come RaiNews24, Uno Mattina Rai, Rai Radio 1, Rai 2, intervistato su TG1 economia Rai. Tra le varie esperienze è stato osservatore per le elezioni presidenziali in Ucraina, nelle quali fu eletto Viktor Yushchenko e alcuni anni prima osservatore e corrispondente per le elezioni presidenziali in Albania, che portarono all’elezione di Sali Ram Berisha. Ha operato nel settore mass media, editoria e comunicazione in joint venture con la tedesco-romena Roumanainvest, il primo gruppo televisivo privato in Romania. Ha svolto incarichi nell’ambito del settore Ambiente ed Energia È stato cofirmatario, assieme all’amministratore delegato dell’Enel dell’epoca, Alfonso Limbruno e al Direttore Generale, Claudio Poggi, del Contratto Nazionale di Lavoro del Settore Elettrico nell’ambito delle relazioni industriali. Come editorialista e appassionato della materia, ha scritto e rilasciato anche interviste su organi nazionali d’informazione su temi di energia, ambiente, industria e riorganizzazione aziendale e di settori industriali, in particolare su aziende come ENI, Enel e Sogin.

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