Presidente della Repubblica, gli psichiatri lanciano appello

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Presidente della Repubblica

«Capacità di rassicurare e orientare, ma soprattutto di essere “traghettatore accogliente” delle richieste e dei bisogni dei cittadini. Ecco cosa servirà alla più alta carica dello Stato»

Durante la seconda giornata di lavori del XXIII Congresso nazionale, in corso in modo virtuale, “Vincere la disillusione degli italiani”, dichiarato il primo grande impegno per il nuovo presidente della Repubblica.

“Capacità di rassicurare e orientare, ma soprattutto di essere “traghettatore accogliente” delle richieste e dei bisogni dei cittadini. Ecco cosa servirà alla più alta carica dello Stato“, questo l’appello giunto dritto dagli psichiatri.

Siamo passati infatti dalla delusione alla disillusione. Oggi, mentre la pandemia sembra finalmente rallentare, gli italiani sono in attesa di un nuovo presidente della Repubblica che possa essere rassicurante, autorevole, affidabile, capace, di esperienza e che al contempo sia in grado di comprendere e farsi interprete delle paure che sono state di tutta la comunità negli ultimi due anni. Come ad esempio, speranze spesso tradite e frustate, guarigioni ritardate, il confronto-scontro con chi si oppone a uno sforzo comune per la ripresa del Paese. E ancora, i timori di uomini, donne, giovani e anziani di non vedere concretizzare i propri obiettivi e le proprie speranze.

Un appello-augurio lanciato dagli esperti al XXIII congresso della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinfp)

«All’esaurimento e al logoramento dei mesi trascorsi, all’ansia legata a quest’ultima ondata pandemica» – spiega Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di Sinfp – «si sta aggiungendo la disillusione, ovvero la presa di coscienza della difficoltà di chi è ai vertici delle Istituzioni di saper rassicurare e orientare. Ma soprattutto di essere guida e “traghettatore accogliente” delle richieste e dei bisogni dei cittadini. Un’Italia provata, ma che sta dando segni di ripresa e di ripartenza molto significativi. Ripresa però che può venire consumata dall’ansia di non vederla ben gestita e orientata. Inoltre gli italiani attendono una persona nella quale sentire riconosciute anche le sofferenze vissute. Una guida, appunto, da cui ricevere un adeguato aiuto e supporto».

Questo stato di cose sta mettendo allo scoperto disagi, paure vissute nel passato recente e che continua a persiste. E di cui ancora non conosciamo le ricadute sulla salute mentale. «Rispondere all’ansia, in questo momento storico e in questi giorni» – conclude Mencacci – «significa porre la giusta attenzione su un fenomeno che coinvolge milioni di persone. Consentendo a ciascuno di conoscerla, riconoscerla, affrontarla e in essa anche riconoscersi. Ecco dunque l’importanza dell’elezione di una persona in grado di corrispondere alle attese degli italiani. E in tempi rapidi al fine di evitare che la disillusione cancelli definitivamente la possibilità di illudersi che qualcosa possa cambiare in meglio».

 

Paola Scaccabarozzi

Foto © Sinfp  

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Paola Scaccabarozzi
Giornalista professionista. Scrivo di salute, scienza e esteri. Collaboro da anni con numerose testate italiane e straniere e siti web. Leggo, viaggio, racconto storie e raccolgo testimonianze.

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