“Dark planet”, l’album dei “DY3-thx12-4432”

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DY3-thx12-4432

Negli ambienti legati agli avatar e alla grafica digitale, questa sigla è il fenomeno musicale del momento

DY3-thx12-4432: un duo artistico virtuale che interagisce a diecimila kilometri di distanza. Quella dell’italianissimo Davide Perico e del giapponese Yoshimitsu4432 è in effetti una storia affascinante e a tratti romanzesca. La loro esperienza musicale contaminata ha davvero dell’incredibile se pensiamo che vissuta a distanza e senza mai un incontro dal vivo. Una possibilità artistica figlia solo di una modernità 2.0, e di un futuro in continua costruzione via etere. Hanno un seguito pazzesco nel web soprattutto tra i seguaci della ingegneria del suono, degli avatar e della computeristica grafica. Ho fatto qualche domanda a uno dei due, Davide Perico, e raccontato brevemente del loro successo.

Il loro successo

Pluripremiato compositore di musica per film e videogiochi, musicista internazionale, ma anche ingegnoso artista di computer grafica e produttore, Davide Perico suona pianoforte, tastiere, basso elettrico, e ha oltre trent’anni di esperienza. È salito alle luci della ribalta per aver fondato una straordinaria band virtuale tra Italia e Giappone che ha il titolo di una sigla: “DY3-thx12-4432”. Negli ambienti dell’etere legati agli avatar e alla grafica digitale, questa sigla sta suscitando grande curiosità. Prossimamente è in arrivo sulle piattaforme il visionario album dal titolo “Dark Planet”, che costituirà anche la colonna sonora dell’omonimo film di fantascienza in computer grafica e di cui Davide Perico sta già tracciando gli esordi. Questo progetto virtuale, figlio di una modernità 2.0 che affascina e intriga, ha centinaia di migliaia di streaming al mese sui servizi online, e centinaia di migliaia di ascoltatori al mese provenienti da tutto il Mondo.

«DY3-thx12-4432 è un duo artistico virtuale che non si è mai incontrato dal vivo e che interagisce a diecimila chilometri di distanza: io e il giapponese Yoshimitsu4432» – ci tiene a precisare Davide Perico.

«La nostra è in effetti una storia affascinante e a tratti romanzesca. Ci siamo “sfiorati” virtualmente da solo un anno e mezzo, e adesso esce il primo album completo. Stiamo tentando di creare una nuova estetica di suoni e immagini nel variegato mondo della musica, ma anche del cinema».

Davide Perico nasce a Bergamo e vive in provincia di Milano.

Yoshimitsu4432, invece – l’altra metà artistica del duo – è un artista e chitarrista giapponese, di base a Tokyo. Il suo stile affonda le radici nell’hard rock degli anni ’70/’90, e le sue ispirazioni arrivano dall’alternative rock all’Edm, dall’hip hop al funk.

Da dove cominciamo a parlare di questo progetto dal nome sicuramente curioso, DY3-thx12- 4432?

DY3-thx12-4432«Il big bang del progetto musicale DY3-thx12- 4432 nasce dal nostro incontro casuale, su un portale per musicisti indipendenti. Io in Italia, e Yoshimitsu4432 (si chiama così!) in Giappone. Il primo contatto risale esattamente a ottobre 2020, ma abbiamo iniziato a lavorare insieme, unendo i rispettivi mondi musicali, solo a fine 2020. Dopo una settimana di registrazioni a distanza e condivisione dei progetti da remoto, l’omonimo EP DY3-thx12-4432 era già pronto per la pubblicazione. Il nostro album completo, “Dark Planet”, parla di mistero, contaminazioni, suggestioni e, soprattutto, emozioni megagalattiche, come piace definirle a noi».

In che stato di salute è oggi il mondo del cinema, secondo te?

«Il cinema sta attraversando un momento di grandi cambiamenti, e a volte mi sembra che alcuni dei soggetti in gioco non riescano ad analizzare la situazione con la necessaria lucidità. Purtroppo ha perso la superiorità tecnologica come tipologia di intrattenimento, e non ha saputo adattarsi alla richiesta di interattività delle generazioni più giovani. Inoltre gli audiovisivi sembrano diretti ineluttabilmente verso la serialità; il film, il prodotto singolo, per quanto di valore assoluto alto, è sempre più in difficoltà dal punto di vista commerciale. La musica è una delle anime del cinema: di ogni scena che amiamo non ricordiamo solo la parte visiva, bensì ricordiamo immagini e suono. Sono indissolubili. Mi piace utilizzare avatar, perché sono personaggi universali, privi di quelle specificità che potrebbero distogliere dall’universalità di un messaggio».

Capacità necessarie per affrontare il mondo tecnologico? Percorsi di studi da consigliare?

«Io ho svolto studi classici, successivamente mi sono specializzato in ingegneria del suono. Onestamente ritengo che la formazione classica sia davvero importante. Noi pensiamo attraverso parole, studiare lingue antiche e moderne è uno strumento fondamentale per mantenere la propria individualità ed esprimere il proprio potenziale. Va detto, però, che nel mondo della produzione musicale, come in quello della grafica digitale, la matematica è comunque essenziale».

I progetti da portare avanti, oltre a Dark Planet?

«Il mio obiettivo principale per i prossimi mesi è completare le musiche per i numerosi videogames su cui sto lavorando. Si tratta di un mondo in grande fermento, che anche per un compositore richiede studi e approfondimenti continui sulle nuove tecnologie. Nel mese di giugno sarà messo in vendita il primo di questi prodotti: sono davvero impaziente ed eccitato!».

Il futuro è alle porte: teniamoci pronti.

 

Lisa Bernardini

Foto © Ufficio stampa Davide Perico

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Lisa Bernardini
Toscana, classe 1970, Lisa Bernardini è giornalista pubblicista iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio e alla Stampa Estera in Italia, Presidente dell’Associazione Culturale “Occhio dell’Arte APS”, art director. Si occupa di Organizzazione Eventi, Informazione, Pubbliche Relazioni e Comunicazione. Fine Art Photography. Segue professionalmente per lo più personaggi legati alla cultura, all'arte e alla musica

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