Chiude la libreria Feltrinelli alla Galleria Alberto Sordi

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Feltrinelli

I lavoratori saranno riassorbiti dalle altre strutture della stessa casa editrice della città. Termina un decennio di politica culturale nel centro storico della Capitale

Se alla chiusura quasi giornaliera delle edicole dei giornali, aggiungiamo anche quella delle librerie – e in questo caso tra le più grandi d’Italia – la cultura nella Capitale subisce un duro colpo. Entro giugno, appena conclusi i lavori di restauro nella Galleria Colonna prima, oggi Galleria Alberto Sordi, chiuderà la libreria Feltrinelli, luogo di incontri letterari, di letture, di incontri personali soltanto perché i prezzi di affitto si fanno sempre più insostenibili.

Secondo indiscrezioni, Feltrinelli potrebbe aprire in altri quartieri di Roma (Centocelle, Monteverde), meno costosi dal punto di vista degli affitti ma con maggior afflusso di persone. Che non hanno il problema di come entrare nel centro storico.

La pandemia ha ridisegnato la mappa commerciale e anche economica del centro storico, orientato sempre più verso il lusso.

I lavoratori della Feltrinelli della Galleria Sordi saranno riassorbiti nelle librerie della stessa casa editrice dislocate nella Città. Casa editrice fondata da Giangiacomo Feltrinelli, scomparso 50 anni fa.

Non solo Feltrinelli

Non molti anni fa, a pochi passi dalla Galleria Colonna, chiudeva (31 luglio 2010) la libreria Remainder’s in piazza San Silvestro, diventata nei suoi oltre quarant’anni di vita luogo di culto per molti bibliofili, giornalisti, scrittori, registi, attori, ragazzi dalle ridotte disponibilità finanziarie, dove si acquistavano libri a metà prezzo e in autunno con sconti al 75%. Luogo dove terminavano (o cominciavano) le mie passeggiate al centro di Roma.

«Non ce la faccio più con l’affitto, le spese in questi ultimi anni sono aumentate e ormai diventate insostenibili per una libreria come la nostra» aveva spiegato Rodolfo Giammona, commesso per lunghi anni e poi titolare della Remainder’s di piazza San Silvestro.

Proprio come oggi, per le medesime ragioni dell’aumento dell’affitto dell’immobile. Nonostante il coro rumoroso dei “feltrinelliani” di Roma centro, la casa editrice tace. Neppure un comunicato stampa per informare i book lovers della chiusura.

Solo lusso

Sotto le vòlte liberty della Galleria Colonna, inaugurata il 20 ottobre 1922, si sono succedute nei decenni del secolo scorso importanti librerie di case editrici: Hoepli, Garzanti, Rizzoli e infine Feltrinelli. E oggi? Andremo in Galleria soltanto per vedere vetrine di lusso, bar, ma mancheranno i banchi dove poter sfogliare, accarezzare le pagine dei libri appena pubblicati.

«Ho sempre sostenuto che il semplice possedere un libro, o tenerlo in mano, già vi fa assorbire una parte del suo contenuto» ha scritto Federico Zeri.

Certamente tutto questo, tutto l’universo descritto non cesserà perché è stata chiusa la libreria Feltrinelli alla Galleria Alberto Sordi. Proseguirà altrove, nelle altre numerose librerie disseminate nella città di Roma. Ma l’opera di desertificazione culturale nel centro storico della Capitale d’Italia prosegue.

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Wikipedia

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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