Giuseppe De Nittis il pittore nato a Barletta famoso nel Mondo

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Giuseppe De Nittis

“An Italian Impressionist in Paris”, da Washington D.C. a Barletta, una mostra che ha unito pubblico e privato in una sinergia perfetta

Si è conclusa la conferenza stampa nella sede della Stampa Estera di Roma, una
prima tappa alla riscoperta di un’artista indelebile nel patrimonio italiano e francese,
Giuseppe De Nittis, definito da Paul Gauguin (1884) come colui che “ha raggiunto la
perfezione in ciò che gli impressionisti avevano iniziato”.

L’impressionista pugliese

Giuseppe De Nittis nasce a Barletta, in Puglia, il 25 febbraio 1846, trasferendosi
successivamente con la famiglia prima a Napoli e poi a Parigi e a Londra, perdendo
entrambi i genitori nell’arco di pochi anni. In Francia ottiene il successo molto rapidamente grazie anche all’incontro con Edgar Degas che lo invita a partecipare alla mostra impressionista come unico artista italiano in esposizione, a soli ventuno anni. Giuseppe De Nittis, con la sua personalità poliedrica, il suo spirito innovatore, la cultura artistica arricchita dai molteplici viaggi e l’ispirazione impressionistica unita al macchiaiolismo toscano, diventa ben presto una figura centrale negli sconvolgimenti estetici e istituzionali della Parigi del 1870, rimanendo, tuttavia, nell’ombra di Degas e Manet. A tal proposito, si accendono finalmente i riflettori che puntano a restituire il successo a una delle figure principali del periodo impressionista.

An italian impressionist in Paris

A partire dal 12 novembre 2022 fino al 12 febbraio 2023, Washington D.C. ospiterà una
straordinaria mostra interamente dedicata a Giuseppe De Nittis, significativa sia per il
grande valore artistico e culturale, che per l’impatto economico. Gli Stati Uniti, come
chiarisce il direttore generale del dipartimento Turismo di Regione Puglia, Aldo Patruno,
rappresentano uno dei Paesi target dell’offerta turistico-culturale pugliese, insieme al
Canada e alla Cina.

“An italian impressionist in Paris” è questo il titolo del prestigioso evento che darà luogo a
una rilettura internazionale del grande artista. Sarà ospitato nel celebre primo museo
americano dedicato all’arte moderna, The Phillips Collection, fondato nel 1921, dal quale
partirà un sentiero invisibile che porterà fino a Barletta, città natale dell’artista. Il progetto nasce, infatti, dall’idea del professore, storico e critico d’arte, Renato Miracco, di riallestire la Pinacoteca De Nittis a Barletta, definito dallo stesso ideatore «un vero e proprio Museo d’Identità». La galleria sarà aperta al pubblico al Palazzo della Marra parallelamente all’esposizione di Washington D.C. L’allestimento non sarà altro che il patrimonio dell’artista, o meglio, la donazione di più di 136 opere di quest’ultimo da parte della moglie Léontine Gruvelle, avvenuta nel 1914.

«Conoscere e farsi conoscere. Apprendere, sperimentare, condividere esperienze e tecniche, sarebbe stato per lui il filo conduttore di un’ascesa perentoria. L’intuizione decisiva per il successo per dar linfa alla sua ragion di vita» queste le parole del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che spiega la scelta dell’amministrazione comunale di trasferire alcune delle opere oltreoceano per mostrarne la prestigiosa bellezza.

Si tratta, dunque, di un vero e proprio viaggio a ritroso che parte dagli Stati Uniti fino alla sua terra natia, che ha richiesto più di quattro anni di lavoro e che si mostra come un vero e proprio esempio di collaborazione efficace tra istituzioni private e pubbliche, fra cui ricordiamo il MiC, soprintendenza Archeologia; Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta, Andria, Trani e Foggia; il ministero italiano della Cultura; la pinacoteca De Nittis a Barletta; e il sostegno della Regione Puglia e della fondazione Pino Pascali in collaborazione con AReT, Agenzia regionale del turismo Pugliapromozione.

Perfetta collaborazione

«La mostra è un’occasione straordinaria per creare, attraverso l’arte, nuovi legami e per
rafforzare la nostra presenza internazionale” afferma il presidente della Regione Puglia,
Michele Emiliano. Secondo quest’ultimo, «oggi la Puglia è tra le destinazioni turistiche più richieste, grazie anche agli investimenti compiuti in ambito culturale in tutti questi anni” e aggiunge «per la Regione Puglia è un motivo di orgoglio essere al fianco di The Phillips Collection per realizzare un progetto prestigioso come questo”.

Giuseppe De NittisA Washington D.C., la mostra sarà suddivisa in diverse sezioni in cui si potranno ammirare i diversi punti di vista di De Nittis: da uno sguardo cittadino all’alta moda di Parigi, e ancora, dai paesaggi ammalianti e misteriosi di Napoli e del Vesuvio, alle tranquille e romantiche campagne pugliesi e francesi. Tra le opere, Golfo di Napoli – Riflessi solari (1872); Procella (1879); Passa il Treno (1869); Eruzione del Vesuvio (1872). Quelle in esposizione saranno ben 74, di cui 60 firmate De Nittis, provenienti da ben quindici diverse istituzioni museali, fra cui: il Metropolitan di New York, il Louvre, il Petit Palais e il museo della storia Carnavalet di Parigi, l’Art Institute di Chicago e il Fine Art Museum di Boston.

Accanto ai dipinti di De Nittis, saranno, inoltre, esposte 14 opere di artisti illustri, quali:
Degas, Manet e Caillebotte. In conclusione, The Phillips Collection ospiterà per la prima volta una mostra interamente dedicata all’artista Giuseppe De Nittis, presentando eccezionalmente un catalogo in lingua inglese ulteriormente impreziosito dai saggi di Robert Jensen e Marina Ferretti Bocquillon.

Tra i sostenitori della mostra citiamo Ednah Root Foundation, Martha Johnston, Robert Coonrod; l’evento è stato realizzato grazie a The Phillips Collection’s Exhibitions Endowment Fund, supportato da the Sherman Fairchild Foundation, Michelle and Glenn Engelmann, Robert and Debra Drumheller e The Marion F. Goldin Charitable Fund.

 

Cecilia Sandroni

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Cecilia Sandroni
Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR. Cecilia Sandroni, per formazione semiotico del teatro, è membro della Foreign Press di Roma come Italienspr (italienspr.com/global press), oltre ad essere un'esperta di relazioni internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia, all'arte e al restauro, con la passione per i diritti umani. Indipendente, creativa, concreta, ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali e civili.

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