Meloni in Europa: «Orecchie disponibili all’ascolto»

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Meloni

Il premier vola a Bruxelles per presentarsi all’Ue e parlare dei dossier più delicati

Si è tenuto giovedì 3 novembre il primo appuntamento istituzionale, per il nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al di fuori dei confini nazionali. Una tappa desiderata e rivendicata dal premier: «Ho voluto organizzare qui a Bruxelles la prima visita istituzionale del Governo per dare il segnale di un’Italia che vuole partecipare, collaborare e difendere l’interesse nazionale dentro alla dimensione europea».

Una scelta mirata

Il premier ha voluto fortemente che Bruxelles fosse la prima tappa dei suoi impegni internazionali non solo per portare la nuova posizione di Roma sui grandi temi che il Vecchio Continente si trova a fronteggiare in uno dei delle fasi storiche più dure, ma anche per rimarcare la fedeltà del nuovo Governo italiano saldamente al centro del contesto europeo e atlantico. Non a caso il premier afferma: «non siamo marziani, qui per smontare una narrativa contro di me».

Varie interlocuzioni

Il timing ha visto l’arrivo nella capitale belga nella mattinata, dopo il quale c’è stato l’incontro a pranzo con il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni.Meloni Il primo pomeriggio ha visto la presentazione con Roberta Metsola, presidente del Parlameno europeo. Metsola che si è detta particolarmente entusiasta dell’esito dei colloquii, asserendo dinanzi ai microfoni del Tg1: «Meloni è tosta, coraggiosa e determinata».

Incontro con la Commissione Ue

È seguito, quindi, il faccia a faccia più atteso, quello con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Curiosità: la riunione tra le due è avvenuta con circa mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia causa contrattempo per la presidente della Commisione Ue. Allora la leader dell’esecutivo italiano si è vista costretta ad attendere trenta minuti in più da Roberta Metsola, la presidente dell’Europarlamento. Un caffè e un video da pubblicare sui canali social, per ingannare l’attesa in una sorta di anticamera “a distanza”.

Sintonia Meloni-von der Leyen

Dopo l’incontro, da ambo le parti ritenuto  proficuo, c’è stata la foto di rito. Il premier italiano si è concesso qualche istante in favore dei cronisti per esprimere la sua soddisfazione per l’andamento delle interlocuzioni: «ho trovato orecchie disponibili all’ascolto». E ancora, la posizione italiana sul tema immigrazione che cambia: «la priorità è la difesa dei confini esterni». Presentate poi alle autorità dell’Unione le indicazioni e gli obiettivi del Governo italiano, su tutte le questioni dirimenti del nostro tempo, dal costo dell’energia, alle misure da adottare su scala europea per abbattere i livelli di inflazione, con l’assoluta necessità, rimarcata da Meloni, di avere un tetto al prezzo del gas, per arrivare alle azioni a sostegno dell’Ucraina nel conflitto militare, all’attuazione e distribuzione dei fondi del Pnrr.

A cena con Charles Michel
La visita in Belgio si è conclusa, infine, con la cena di lavoro, durata oltre un’ora, con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Anche da questa è emerso, dicono le fonti, un dibattito franco con spirito di collaborazione e di visione comune nell’affrontare le sfide delle prossime settimane. Il capo dell’esecutivo è poi subito ripartito per Roma.

La data del 4 novembre

Una giornata importante quella di ieri per l’Italia, con il capo dello Stato e del Governo che sono stati impegnati nelle celebrazioni del 4 novembre, festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Il premier Meloni si è recato all’altare della patria per la cerimonia di rito, insieme al ministro della Difesa Crosetto, al presidente del Senato La Russa e al presidente della Camera Fontana. Ovviamente presente il presidente della Repubblica Mattarella che, in qualità di capo delle Forze Armate, ha deposto un corona di alloro sulla tomba del milite ignoto.

 

 

Giulio Catalucci

Foto © Open, Firenze Post,

Video © Eurocomunicazione

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Giulio Catalucci
Giulio Catalucci, 23 anni, viterbese. Giornalista e giurista. Autore presso ventonuovo quotidiano e eurocomunicazione. Appassionato di cronaca nera e cold case. Mi piacciono i libri di diritto, di sport e i gialli.

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