Governo Meloni, Cdm vara il primo Dl

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L’opposizione ha contestato fortemente le misure adottate dall’esecutivo, con il segretario Pd Letta in primis, che critica: «Il Governo premia i no vax»

Nella giornata di ieri, lunedì 31 ottobre, si è tenuto il primo consiglio dei ministri operativo guidato da Giorgia Meloni nel quale sono stati presi importanti provvedimenti sui fronti più caldi dello scenario nazionale. Inoltre sono stati nominati i viceministri e i sottosegretari dei vari ministeri, completando così definitivamente la squadra di Governo.

Nello specifico è stato approvato un corposo decreto legge, ovviamente il primo del nuovo esecutivo, che include misure riguardanti materie molto diverse tra loro: dalla giustizia alla sanità, passando per l’ordine pubblico.

Giustizia

Su iniziativa del nuovo guardasigilli Carlo Nordio il Governo è intervenuto per modificare l’ordinamento giudiziario in merito all’ergastolo ostativo. Si tratta di un istituto del diritto penale italiano che prevede una pena durissima, la più pesante del panorama penalistico, a coloro che sono detenuti in regime di 4-bis e di 41-bis. Ossia i soggetti che condannati a reati di particolare gravità, come terrorismo o associazione mafiosa. Segnatamente la pena consiste in un “fine detenzione mai” e non può essere modificata in alcun modo, dunque né abbreviata e né convertita in pena alternativa, fatto salvo che il soggetto non decida di collaborare con la giustizia. Alle persone condannate all’ergastolo ostativo è, inoltre, espressamente negato l’accesso alla liberazione condizionale e alla semilibertà, al lavoro all’esterno e ai permessipremio.

La ragione che ha portato il Governo ad agire così tempestivamente su questa materia, deriva dal fatto che nell’Aprile 2021 la Consulta aveva decretato che la norma fosse incompatibile con la Costituzione e aveva dato mandato al Parlamento di modificarla entro novembre del 2022. Pertanto, se entro detto termine non fosse stata approvata alcuna legge, o atto avente forza di legge, la norma che prevede l’ergastolo ostativo sarebbe stata abolita.

Il premier Meloni si dichiara soddisfatta di questa blindatura: «sono fiera del fatto che il primo provvedimento del Governo contenga una norma per il contrasto della criminalità organizzata. Sull’ergastolo ostativo mi auguro che in sede di conversione del decreto il Parlamento possa migliorare la norma che era uscita dalla precedente legislatura. E spero che non ci debba essere un altro provvedimento come la legge ordinaria».

Il Governo ha inoltre rinviato al 30 dicembre 2022 l’entrata in vigore di alcune disposizioni della riforma della Giustizia approvata dal precedente Parlamento (la cosiddetta riforma Cartabia).

Sicurezza

Pugno duro del Governo anche sul tema ordine pubblico, uno dei cavalli di battaglia della coalizione e in particolare di Lega e FdI nella campagna elettorale. Ieri nella conferenza stampa di presentazione del Dl è intervenuto il ministro dell’interno (ed ex prefetto di Roma) Matteo Piantedosi. Il quale ha espresso lo sdegno per il rave party di Bologna e ha al contempo manifestato soddisfazione per la celere operazione di sgombro effettuata dalle forze dell’ordine. Marcando a suo dire una netta differenza con quanto avvenuto nell’estate 2021 (sotto la gestione Lamorgese, ndr), dove per svariati giorni la polizia assistette inerme al raduno abusivo con migliaia di giovani provenienti da tutta Europa, in un’area protetta del viterbese, dove si registrarono un morto, diversi ragazzi finiti in coma etilico, animali morti e disidratati e danni ambientali economici ingenti.

Il ministro, di concerto col premier, proprio come “carica deterrente” per nuovi episodi di questo tipo, hanno varato l’introduzione di un nuovo reato, rubricato “Invasione per raduni pericolosi”, anti-rave party. Il reato sarà contenuto nel nuovo articolo 434bis del codice penale e prevede fino a 6 anni di carcere, cui aggiungere misure preventive prese dal codice antimafia, oltre a multe da 1.000 a 10.000 euro, per chiunque invada edifici con finalità di raduni di oltre 50 persone, da cui possano derivare pericoli per l’ordine pubblico o la sanità pubblica. Previsto anche il sequestro dei beni impiegati nell’assemblamento in caso di condanna: “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”.

Sanità

Sul tema sanità il premier si scalda, rivendicando un suo posizionamento e indirizzo politico marcatamente in discontinuità con la gestione precedente (Speranza, ndr), in cui sottolinea come, nonostante le restrizioni delle libertà personale, le chiusure forzate delle attività, i divieti agli spostamenti, l’Italia abbia avuto uno dei più alti tassi di letalità da Covid-19 al Mondo. «No a un approccio ideologico sulla pandemia», afferma il premier, che critica la precedente gestione, rea a suo dire, di aver preso provvedimenti non sulla base di una evidenza scientifica.

Decretata anche la fine dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario già dalla data odierna, 1 novembre 2022 (in origine il termine era il 31 dicembre). Il premier Meloni asserisce: «Gli operatori della sanità erano gli unici per i quali era prevista l’obbligatorietà vaccinale. Abbiamo deciso di anticiparne la fine perché ci consente di prendere 4mila persone ferme e metterle al lavoro, in un momento di grave carenza di organico».

Il Governo ha poi deciso di prolungare l’obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza delle vie aeree negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle Rsa (residenze socio-sanitarie assistenziali). Non è reso noto il nuovo termine di scadenza di suddetto obbligo. Secondo il ministro della salute prof. Orazio Schillaci: «Mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione, è una scelta condivisa con il primo ministro, non c’è alcun ripensamento».

Opposizione

L’opposizione ha contestato fortemente le misure adottate dall’esecutivo.

Il segretario Pd Enrico Letta in primis, ha affermato: «Il Governo premia i no vax».

Altrettanto forti le parole di Angelo Bonelli +Europa: «È una norma liberticida e fascista che addirittura prevede una pena di sei anni con introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi. Può accadere che a uno studente universitario fuorisede che partecipi a un’occupazione si notifichi il foglio di via facendogli perdere il diritto di studiare all’università».

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, su Facebook scrive: “Premetto che io stesso, nel mio post di ieri avevo aperto ad azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità per contrastare raduni che creano, oggettivamente, problemi di ordine pubblico e sicurezza, anche a garanzia dell’incolumità degli stessi partecipanti. Ma il modo con cui si è intervenuti è raccapricciante. Questa è una norma da stato di Polizia“.

Su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, scrive: “Sono decisamente contrario ai Rave illegali, ma una nuova fattispecie di reato si scrive ponderandola bene, non così a cavolo per fare “la dura”. È la differenza tra partecipare a un talk show e stare al Governo”.

 

Giulio Catalucci

Foto © Il Sussidiario, Progeu, Nurse24

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Giulio Catalucci
Giulio Catalucci, 23 anni, viterbese. Giornalista e giurista. Autore presso ventonuovo quotidiano e eurocomunicazione. Appassionato di cronaca nera e cold case. Mi piacciono i libri di diritto, di sport e i gialli.

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