G20, attesa per incontro Meloni con Biden e Xi

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Dopo il primo meeting di persona tra il presidente statunitense e il suo omologo cinese il premier italiano fa la sua prima uscita fra i “Grandi”

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata con la delegazione italiana a Bali, dove oggi e domani si terrà il G20 presieduto dall’Indonesia. Si apre una settimana chiave per la sorti di quelli che sono gli scenari più delicati sul piano della geopolitica mondiale.

Seconda tappa internazionale

Il premier italiano inizia così la sua seconda tappa fuori dai confini Ue, dopo la prima visita a Bruxelles per incontrare i vertici europei e la Cop27 di Sharm elSheikh, la mission sarà nuovamente la medesima, ovvero cogliere l’occasione per  “presentarsi” e di conseguenza “cercare di accreditarsi” ai leader mondiali con i quali ancora non ha avuto, nelle tre settimane da quando è in carica il nuovo Governo di centrodestra, uno scambio di pareri dal vivo.

Proprio in Ue nei giorni scorsi non sono mancate le tensioni, con gli screzi sul solito problema migranti, che ha visto protagonisti l’Italia e la Francia. Al momento non risultano in agenda colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron, per cercare di disgelare la situazione dei rapporti tra i due Stati. Va comunque precisato che i due si erano visti già lo scorso 23 ottobre in occasione della scesa a Roma del capo dello Stato francese, su invito della comunità di Sant’Egidio. Ora il consesso che vede riuniti i 20 Stati più potenti del Mondo. Sono 17 i leader che al momento hanno garantito la loro presenza.

Gli incontri bilaterali

G20Il premier Meloni vedrà certamente il presidente americano Biden, quello cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi. Ovviamente l’incontro più importante sarà quello quello con il leader Usa. Ucraina e i rapporti con la Cina, ha reso noto la Casa Bianca, saranno in primo piano nel colloquio tra i due.

Per il presidente del Consiglio italiano sarà l’opportunità di rassicurare direttamente l’uomo al vertice degli Stati Uniti che la postura italiana in politica internazionale non è cambiata e che resta saldamente al centro dell’asse euroatlantico.

Quali saranno i temi caldi sul tavolo?

Ovviamente la guerra tra Russia e Ucraina in primis, cui si intravedono i primi spiragli, forse non per una pace, ma almeno per una ipotesi di negoziato. Rilevante in questo senso la partecipazione della delegazione russa. Ma uno spazio importante lo avranno anche altri dossier: lo scontro su Taiwan, la crisi economica e le provocazioni della Corea del Nord. C’è stato ieri un primo incontro tra Biden e Xi Jinping (nella foto a destra, ndr) per cercare di scongiurare un’escalation. C’è già una dichiarazione di intenti da parte dei leader delle due principali economie mondiali, che si sono mostrati sorridenti: «Il Mondo aspetta che Cina e Stati Uniti possano lavorare insieme sulle questioni cruciali, come il climate change. Dobbiamo evitare che la nostra competizione possa sfociare in un qualche conflitto», ha affermato il presidente Biden.

La posizione della Russia

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Anche Mosca partecipa al vertice e questa forse è la sorpresa più grande. Tuttavia sicuramente non sarà fisicamente presente Vladimir Putin, il quale ha demandato il compito di rappresentare il Cremlino al suo più fedele collaboratore: il potentissimo ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Stando a quanto riporta l’agenzia russa Ria Novosti il presidente Putin potrebbe comunque partecipare in videoconferenza. Stessa cosa risulta a Yulia Tomskaya dell’ambasciata russa: «Il ministro Sergei Lavrov guiderà la delegazione russa al G20. Il programma del presidente Putin è ancora in fase di elaborazione: potrebbe partecipare virtualmente».

Le tensioni e le ostilità contro la Federazione russa si preannunciano particolarmente forti e si preannuncia un isolamento marcato nei confronti della delegazione di Mosca. Nessun particolare riguardo sarà riservato alla delegazione guidata da Lavrov, anzi, saranno vietate le classiche foto di gruppo pre e post colloquio. Di fatto tutti i leader occidentali non vogliono essere accostati, in alcun modo, agli esponenti russi. 

Secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Telegraph, Regno Unito e Unione europea cercheranno di “ignorare il più possibile” Lavrov e addirittura esorteranno gli alleati ad abbandonare la sala durante il discorso della delegazione russa. «Stiamo cercando di lavorare con i partner per mostrare molto, molto, molto chiaramente cosa pensa la comunità internazionale di tutti questi crimini, atrocità e azioni illegali della Russia», ha riferito uno dei portavoce del Servizio di relazioni esterne dell’Ue.

 

Giulio Catalucci

Foto © Agenzia Nova, Lapresse, open, corriere della sera, ansa

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Giulio Catalucci
Giulio Catalucci, 23 anni, viterbese. Giornalista e giurista. Autore presso ventonuovo quotidiano e eurocomunicazione. Appassionato di cronaca nera e cold case. Mi piacciono i libri di diritto, di sport e i gialli.

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