L’impegno del ministero del Turismo per la costruzione di nuovi alberghi ha portato 2 milioni e mezzo di visitatori in Israele
Soltanto a partire da gennaio 2022, Israele ha riaperto i confini agli stranieri completamente vaccinati dopo la chiusura per la variante Omicron, consentendo l’ingresso a marzo a quelli non vaccinati e messo fine a maggio a tutti i test Covid. Sono 2.408.800 i turisti che hanno visitato Israele nel periodo gennaio-novembre 2022 con previsioni di chiudere l’anno con 2 milioni e mezzo. Un anno importante da ricordare per i notevoli sforzi fatti dal ministero per riportare il turismo ai livelli pre Covid 2019 quando furono 4.551.600.
Prenotazioni in crescita
Il settore alberghiero, secondo il Central Bureau of Statistics (CBS), ha mostrato segni di ripresa. Tra gennaio e ottobre di quest’anno sono stati 19.254.700 milioni i pernottamenti in hotel (21,8 milioni nello stesso periodo del 2019): 5.562.400 milioni (29%) sono turisti stranieri, mentre 13.692.300 milioni gli israeliani.
Una marcata ripresa è nel Sud Israele, dove i tassi di occupazione delle camere hanno raggiunto il 68,8% tra gennaio e ottobre, rispetto al 70,9% prima della pandemia. Nell’area di Gerusalemme i numeri toccano il 54,4% sempre nello stesso periodo. Invece a Tel Aviv si registra un calo rispetto al 2019. Per questa inaspettata ripresa, il ministero del Turismo sta intensificando gli sforzi per soddisfare la domanda, ammettendo però una carenza di hotel di lusso e di alberghi moderni ed economici. Attualmente sono 51 i pianificati e le speranze sono di portare il numero dei turisti pre-Covid fino a 10 milioni entro il 2030.
E proprio per aiutare la ripresa, un’importante serata si è svolta a Roma, fortemente voluta dal direttore ufficio stampa & P.R. Turismo religioso Mariagrazia Falcone, per promuovere una terra che da oltre due millenni ha svolto un ruolo guida per l’umanità.
«Considero Gerusalemme come il centro della storia umana, il centro del Mondo» aveva dichiarato in un’intervista il compianto cardinale Carlo Maria Martini, che aveva vissuto a Gerusalemme tra il 2002 e il 2008.
Sempre più numerosi gli italiani che visitano per turismo Israele
L’Italia è il 5° mercato mondiale nel turismo verso Israele e da gennaio alla fine di agosto sono stati 120.400 i turisti italiani. Il settore è un importante volano per l’economia del Paese (le entrate si aggirano intorno ai 500 milioni di dollari) e abbraccia più realtà: città, siti storici e religiosi, località balneari, turismo archeologico e del patrimonio, ecoturismo. E l’imperativo è quello di promuovere e valorizzare non soltanto Gerusalemme e Tel Aviv, ma il Mar Morto (428 metri al di sotto del livello del mare); la città di Eilat capitale del Mar Rosso con circa di 3 milioni di turisti l’anno; il Nord di Israele che ricorda la Toscana; Il Negev, a un’ora e mezza di auto da Gerusalemme, da visitare per completare la conoscenza della Nazione.
Il 2022 si chiude con due eventi di grande rilevanza per la Terra di Israele
Domenica 18 dicembre “Viaggio nella Grande Bellezza – La Terra di Gerusalemme” in prima serata su Canale 5: un racconto attraverso la Fortezza di Masada, il Mar Morto, il Santo Sepolcro, la Grotta di Betlemme, il Muro Occidentale, la Città Vecchia e i vicoli del Suk.
“Il Volo” sarà protagonista di Natale a Gerusalemme sempre su Canale 5 in prima serata il 24 dicembre. La Terra Santa come luogo da visitare per le festività di fine anno.
Enzo Di Giacomo
Foto © Ufficio nazionale israeliano del Turismo
