Kazakistan, alluvione: 25.000 persone per operazioni di soccorso

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Più di 96mila persone sono state salvate dall’inizio del periodo delle inondazioni. Di questi, circa 31mila sono bambini

 

Il Kazakistan sta affrontando le peggiori inondazioni primaverili degli ultimi 80 anni a seguito del forte scioglimento delle nevi. La situazione più critica si sta sviluppando nelle Regioni di Atyrau, Aktobe, Akmola, Kostanay, Kazakistan orientale, Kazakistan settentrionale e Pavlodar. Più di 96mila persone sono state salvate dall’inizio del periodo delle inondazioni. Di questi, circa 31mila sono bambini. Nei centri di accoglienza temporanea si trovano 7.605 persone, di cui 3.474 sono bambini. Grande l’impegno del Governo per garantire loro l’istruzione e le attività ricreative estive fino alla fine delle inondazioni e al completamento dei lavori di ripristino. Inoltre 82.559 animali da fattoria sono stati portati in salvo, ma ne sono morti più di ottomila a causa delle inondazioni.

La paura per i prossimi giorni aumenta

Il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha garantito assistenza e aiuto a tutti i cittadini colpiti dall’alluvione promettendo loro aiuti finanziari. In Kazakistan si aspetta nei prossimi giorni l’arrivo dellagrande acquadal territorio russo. Dall’8 aprile continua a salire il livello dell’acqua nel fiume Ural vicino al centro regionale di Orenburg nella Federazione Russa e potrebbe superare la soglia pericolosa. La normalizzazione della situazione lungo il fiume Ural è prevista non prima del 25 aprile. A questo proposito, il Kazakistan teme la probabilità di un forte aumento del livello dell’acqua di 10 metri sul fiume Ural, sulle rive del quale si trovano le più grandi città dell’ovest del Kazakistan – Uralsk e Atyrau, dove si sono già registrate inondazioni di singole aree regionali ad esse adiacenti. Entro la fine di questa settimana, il picco delle inondazioni è previsto a Kostanay, dove il fiume Tobol ha già straripato, allagando circa 80 strade cittadine, costringendo così le autorità ad evacuare urgentemente i residenti.

L’auspicio del primo ministro

«Il presidente ha stabilito di mobilitare tutte le forze per combattere l’alluvione. Abbiamo inviato solo sul territorio della Regione del Kazakistan settentrionale circa mille dipendenti del ministero della Difesa e della Guardia nazionale e 300 militari delle brigate delle forze di terra. Prevediamo di aumentare ulteriormente il numero di militari coinvolti. Il nostro compito è quello di prevenire la distruzione durante le prossime esondazioni del fiume Ural. Un’esondazione di tale portata si verifica per la prima volta nella storia del bacino di Sergeevskoye», ha sottolineato il primo ministro Olzhas Bektenov.

Negli ultimi 50 anni la capacità di riempimento del serbatoio Sergeevskoye nella Regione del Kazakistan settentrionale ha superato gli indicatori massimi. Il serbatoio è pieno al 182% ed è vicino al livello critico e i blocchi di ghiaccio stanno uscendo ad alta velocità, tagliando anche i pali delle linee elettriche. I tecnici dell’energia elettrica hanno dovuto ripristinare le torri di trasmissione crollate in condizioni estreme.

«24.295 persone, 2.655 attrezzature, 469 attrezzature per il pompaggio dell’acqua, 139 imbarcazioni e 10 aerei sono coinvolti nelle operazioni di soccorso 24 ore su 24. Ad Kazakistanora, rimangono allagati 3.444 edifici residenziali privati e 339 cortili in 5 Regioni (Atyrau, Aktobe, Akmola, Kostanay e Kazakistan settentrionale). 105 erosioni stradali sono sotto controllo, tra cui 8 ponti e 97 superfici stradali. Ci sono 69 insediamenti sotto controllo senza collegamenti di trasporto», ha dichiarato Saipash Erasyl, alto funzionario del Comitato per la protezione civile e le unità militari del ministero per le situazioni di emergenza del Kazakistan.

Papa: «Vicino a popolo colpito da alluvione»

Papa Francesco, nel corso dell’udienza generale, esprime al popolo del Kazakistan la sua «vicinanza spirituale in questo momento, in cui una massiccia alluvione ha colpito molte Regioni del Paese e ha causato l’evacuazione di migliaia di persone dalle loro case». Bergoglio invita tutti «a pregare per tutti coloro che stanno subendo gli effetti di questo disastro naturale».

Secondo la Reuters la Russia avrebbe concordato con il Kazakistan la creazione di una riserva di benzina da 100.000 tonnellate per il caso di carenza provocata dagli attacchi ucraini alle raffinerie e dall’inondazione a Orsk. Ma Shyngys Ilyasov, consigliere del ministro dell’Energia del Kazakistan, ha dichiarato che il dicastero non ha ricevuto una richiesta del genere dalla sua controparte russa. Intanto in Russia le esondazioni del fiume Ural nella Regione di Orenburg sono state dichiarate un’emergenza federale

 

John Jeffrey Lerario Mencucci

Foto © RFI, The Astana Times, In-Cyprus

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