Macron: «La riforma delle pensioni va avanti»

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Continuano le proteste nella Capitale francese dove alcuni manifestanti hanno invaso i binari di una delle principali stazioni ferroviarie

La riforma delle pensioni di Emmanuel Macron (innalzamento progressivo dell’età pensionistica da 62 a 64 anni. Un livello che resterebbe comunque al di sotto di quello introdotto ormai da anni da tutti gli altri grandi partner europei, Italia e Germania inclusa) continua a creare dissapori tra la popolazione. Questa mattina, 23 marzo 2023, alcuni manifestanti hanno invaso i binari alla Gare de Lyon, una tra le principali stazioni ferroviarie di Parigi, da cui partono anche i treni per l’Italia, provocando scompiglio. Sono tante le Città della Francia ad essere assediate dalle manifestazioni e in particolare a Parigi l’odierno corteo partirà alle 14 da Place de la Bastille diretto a Opéra.

Nella Capitale si registrano anche blocchi verso l’aeroporto. I manifestanti del sindacato CGT di Roissy Charles de Gaulle hanno bloccato l’autostrada A1 che porta al terminal 1 dello scalo. Code interminabili di auto e taxi sono ferme in attesa di uno sblocco, mentre file di viaggiatori sono costretti a camminare a piedi ai bordi dell’autostrada per raggiungere il loro terminal.

Non solo l’aeroporto

La polizia prevede oggitra i 600.000 e gli 800.000manifestanti in circa 320 raduni previsti in tutta la Francia. Circa 500 gilet gialli e altri 500 “elementi radicali”, sono attesi a Parigi e “in provincia oltre una decina di Città saranno oggetto di dimostrazioni dell’ultrasinistra“, affermano le forze dell’ordine.

Intanto continuano azioni di blocco dei depositi petroliferi, ma anche di porti, strade, trasporto aereo, settore energetico e università. Ieri, i porti di MarseilleFos (sud) e Brest (ouest) sono rimasti bloccati su appello del sindacato CGT.

Disagi anche nel trasporto ferroviario, con appena metà dei treni ad alta velocità Sncf in circolazione e un terzo dei treni espressi regionali. Previste pesanti perturbazioni anche nella circolazione della metropolitana di Parigi e dei treni di periferia mentre la Capitale continua ad essere costellata dai rifiuti lasciati in strada a causa dello sciopero dei netturbini riconfermato almeno fino a lunedì.

Allerta per il cherosene

A Charles de Gaulle e all’aeroporto di Orly, sempre a causa degli scioperi, è scattato l’allarme per la carenza del cherosene. Il ministero della Transizione ecologica di Parigi ha riferito che la situazione nei due scali “è diventata critica”. La condizione è dovuta al blocco di una raffineria della Normandia, attualmente in sciopero contro la riforma previdenziale. Da giorni, la direzione generale dell’Aviazione Civile avvisa le compagnie aeree che le riserve negli aeroporti parigini è “sotto tensione”, invitandoli ad assumere precauzioni.

Ma il Paese è già sotto contrazioni di benzina e gasolio alle stazioni di servizio dovute agli scioperi a catena delle raffinerie peggiorati con il mancato accordo tra il sindacato Cgt e la Total sull’aumento salariale proposto dall’azienda ai lavoratori.

Interesse superiore della Nazione

Intervistato in diretta su TF1 e France 2, dopo settimane di tensioni sociali, Macron non ha battuto ciglio dichiarando che la riforma, la più importante del suo quinquennato all’Eliseo, verrà applicata entro fine anno e si è detto pronto ad assumersene tutta l’impopolarità necessaria. «Dobbiamo andare avanti: è nell’interesse superiore della Nazione».

«Nel momento in cui vi parlo, pensate che mi faccia piacere fare questa riforma? La risposta è no. Avrei potuto mettere la polvere sotto al tappeto, come tanti prima di me? La risposta è si», ha dichiarato il presidente francese, tornando a dire che la riforma delle pensioni «non è un lusso, ma è più che mai necessaria» per riportare il sistema in equilibrio.

pensioni«Quando i sindacati manifestano hanno la loro legittimità, quando organizzano cortei, che lo facciano se sono contrari a questa riforma, io li rispetto». Macron ha poi aggiunto «siamo una grande Nazione e un antico popolo che può dotarsi di responsabili che hanno una legittimità politica. Ma non è accettabile che dei gruppi utilizzino un’estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma. Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa».

Le accuse dell’opposizione

La sinistra, assieme ad avvocati e magistrati, ha denunciato arresti compiuticon violenza” da parte della polizia, chiedendo con forza il rilascio di manifestanti indebitamente trattenuti. In un video sul web, si vede un agente sferrare un pugno a un manifestante, che crolla a terra. I fatti sono accaduti a rue Saint Antoine, vicino alla Bastiglia, e la polizia ha aperto un’inchiesta interna per chiarire le circostanze dell’accaduto.

Piena fiducia nella premier

Il presidente francese, nel corso dell’intervista, si è detto pronto ad «addossarsi l’impopolarità» sulla riforma delle pensioni. Colpito dalla crisi sociale sulla riforma delle pensioni ha affermato che la Borne ha «la fiducia per condurre questa squadra di governo. Il mandato che le ho dato è di continuare ad ampliare questa maggioranza il più possibile. Ricorrendo all’articolo 49,3 della costituzione per far passare la contestata riforma previdenziale, Borne ha dato prova diresponsabilità“. Non abbiamo diritto allo stop o all’immobilismo. Ho sentito la rabbia legittima che si esprime in un ambito repubblicano da parte di alcune professioni che hanno condizioni di lavoro difficili». Macron ha promesso nuove discussioni con i sindacati affinché sia affrontato meglio il tema dei lavori usuranti“. Inoltre ha riconosciuto che le proposte dell’esecutivo su questo punto «non sono abbastanza forti e tangibili».

 

 

Ginevra Larosa

Foto © Senza Tregua, Franceinfo

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