“Il prezioso cammino di Dante. La Divina Commedia nei gioielli di Percossi Papi”

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Dante

La mostra, omaggio al Padre della letteratura italiana, sarà visitabile a Madrid fino al 19 aprile

Il 24 Marzo è stata inaugurata la mostraIl prezioso cammino di Dante La Divina Commedia nei gioielli di Percossi Papi”, presso la Sala de Bóvedas in Plaza Mayor a Madrid, che terminerà il 19 Aprile. La stessa si è tenuta a Sofia lo scorso anno. L’esposizione, organizzata dall’Ambasciata italiana a Madrid, è a cura dell’imprenditrice e giornalista Irina Dilkova, con la collaborazione dell’Istituto italiano di Cultura e del Comune di Madrid, con opere provenienti dall’atelier dell’illustre orafo italiano Diego Percossi Papi.

La mostra, omaggio al Padre della letteratura italiana, è stata inaugurata alla presenza della direttrice dell’Istituto italiano di Cultura Marialuisa Pappalardo, che dall’agosto del 2020 svolge un intenso lavoro in tutti i settori dell’arte, valorizzando la cultura italiana all’estero. Già dal 2021 rimase entusiasta di questa idea che era ancora in fase progettuale poiché attraverso la bellezza dei gioielli si è in grado di comunicare e far giungere ai visitatori e agli spettatori il pensiero dantesco.

Richiami al passato

La curatrice Irina Dilkova illustra come l’esposizione, nonostante sia sempre la stessa, sia molto versatile. A Madrid scendendo nella sala si ha la sensazione di entrare nella Divina Commedia e, grazie a un gioco di luci colorate, sembra di entrare nell’Inferno dantesco. La dott.ssa Dilkova ha scelto inoltre di rendere omaggio al suolo ospitante. Infatti, nel 2022, quando il percorso espositivo si è svolto a Sofia, ha avuto l’idea di vestire Beatrice con un tessuto antico bulgaro, un tessuto semplice proprio come era un tempo in Bulgaria. Quest’anno, volendo fare un omaggio alla Spagna, ha posto un manteo (indumento storico della Nazione) sulla testa di Beatrice.

Diego Percossi Papi, intervistato da Cecilia Sandroni, parla di come abbia trasmesso ai figli la curiosità, il senso della storia e gli input necessari per iniziare un percorso che poi hanno sviluppato autonomamente per il loro successo. Secondo il maestro gioielliere trasmettere una conoscenza significa trasmettere un potere, ma il potere è un sapere che viene dal saper fare, un’evoluzione naturale che passa dal quotidiano, dalla pratica alla teorizzazione e non il contrario. Questo concetto si rifà alla filosofia classica: più si accumula esperienza più si sente la necessità di sapere. A supporto di questa concezione le parole di Dante nel XXVI canto dell’Inferno: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.”

L’intera famiglia Percossi Papi crea un nuovo pezzo per ogni tappa della mostra.

Collaborazione familiare

Valeria Percossi Papi, figlia del maestro, racconta di come spesso trae ispirazione dalle pietre stesse, di come i colori di queste comunichino sempre un’emozione tanto da essere la fonte per una nuova collezione. Parla anche dell’antichissima tecnica utilizzata dalla sua famiglia nella produzione dei gioielli che ha le sue radici nell’oreficeria egiziana e bizantina. Si tratta della tecnica del cloisonné: consiste nel creare, mediante sottili nastri d’oro, argento o rame, saldati al metallo di fondo, compartimenti (cloisons) da riempire con materiale vetrificabile.

La moglie, Maria Teresa Percossi Papi, narra di come l’idea dell’esposizione sia nata durante una cena dove ha suggerito l’anniversario della morte di Dante come tema. La proposta è subito piaciuta e Diego, innamorato della Divina Commedia e soprattutto dell’Inferno, quindi ha sviluppato il percorso artistico con i figli. Il compito della signora è stato quello di trovare collegamenti e argomentazioni tra il gioiello, Dante e la mostra, assicurandone così una buona riuscita.

Presenze importanti

DanteTra i presenti all’inaugurazione a Madrid vi erano: Cecilia Sandroni, cross cultural and founder della piattaforma di diplomazia culturale “Italiens PR”; Benedetto Giuntini, vice ambasciatore per gli Affari; María Luisa Pappalardo, direttrice dell’Istituto di Cultura di Madrid; Teodora Danisi, assessore alla Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid; Emilio De Rio, direttore generale biblioteche, archivi e musei; Hanspeter Mock, ambasciatore di Svizzera in Spagna e Andorra; Amalio e Amalia De Marichalar, conti di Ripalda; Irina Dilkova, curatrice della mostra, la famiglia Percossi Papi.

 

Aurora Caterina De Filippis

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