Il fenomeno migratorio e il Patto di stabilità sono tra i temi dove le due Nazioni possono maggiormente cooperare
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta ad Atene. A Palazzo Maximos è stata accolta dal primo ministro della Repubblica ellenica, Kyriakos Mitsotakis. A seguire un incontro t te-à-t te, al termine del quale è seguita una cena di lavoro. Si tratta del terzo incontro dopo quelli di Bruxelles del 15 dicembre 2022 e del 24 marzo 2023.
La Grecia guarda all’Italia come partner di grande rilevanza nella comune appartenenza a Ue, Nato e al bacino mediterraneo. Dal punto di vista economico, l’interscambio tra le due Nazioni è cresciuto nel 2022 (rispetto al 2021) da circa 9 a 11,645 miliardi. In aumento sia le esportazioni (6.587 mld +14,2%), sia le importazioni (5 mld +55,5%). L’Italia è il primo Paese di destinazione delle esportazioni greche e il terzo fornitore della Grecia dopo Cina e Germania. Il Belpaese è presente nella Penisola ellenica con diversi soggetti tra cui Eni, Enel Green Power, Fincantieri, Italgas, Snam, Terna.
L’unione fa la forza
Tra Roma e Atene sono tanti i punti in comune e anche le possibili alleanze, in vista soprattutto del complesso negoziato che ci sarà a Bruxelles sul nuovo Patto di stabilità. Non va inoltre dimenticato il fattore elezioni: Mitsotakis, che con il suo partito Nea Dimokratia è nel Ppe, può essere un riferimento prezioso per Meloni in vista dell’appuntamento elettorale europeo del prossimo giugno.
Roma e Atene pongono l’accento soprattutto sulla necessità che l’Europa si impegni maggiormente nel combattere il fenomeno dell’immigrazione illegale nel Mediterraneo, a partire dal controllo delle frontiere. Meloni e Mitsotakis, tra l’altro, hanno approfondito anche i dossier legati alla cooperazione energetica tra i due Paesi. Nell’incontro nella Capitale ellenica sono stati discussi i dossier sulle riforme europee e la cooperazione.
Il fattore certamente che più unisce Italia e Grecia è proprio la gestione dei migranti. Entrambe le Nazioni hanno dovuto fare i conti nei mesi scorsi con stragi, come quella di Cutro dello scorso febbraio e di Pylos di giugno, e per questo puntano soprattutto sulla cooperazione con i Paesi africani di origine e transito, rafforzando le relazioni bilaterali. Meloni e Mitsotakis potrebbero quindi unire gli sforzi nella moral suasion sulla Commissione europea per sbloccare i fondi accordati alla Tunisia ma soprattutto chiedono a Bruxelles di gestire il problema in modo integrato, in attesa che si completi la negoziazione sul nuovo Patto migrazioni e asilo e che il sistema di ricollocamento funzioni davvero.
Le corvette
In Grecia operano Eni (le cui esplorazioni a sud di Cipro devono fare i conti con le contestazioni della Turchia per questioni di acque contese), Enel Green Power, Fincantieri, Italgas, Snam, Terna. In materia di difesa, poi, sulla Grecia punta Fincantieri, che sta partecipando a una gara per le corvette della Marina militare ellenica (un affare da circa 2 miliardi), in concorrenza con la francese Naval Group. Debutta in Grecia anche Atm, l’azienda dei trasporti di Milano, che con un contratto da 250 milioni (attraverso Thema, controllata al 51%) gestirà la metropolitana di Salonicco, la prima automatica di tutta la Grecia.
Patto di stabilità
Altro dossier che può registrare una certa convergenza tra le parti è quello sul Patto di stabilità. Meloni insiste sulla necessità di flessibilità e dello scorporo degli investimenti per transizione verde e digitale, nonché per quelli per la difesa, dal calcolo del rapporto debito/Pil. Per fronteggiare la spinta della Germania, l’Italia sta cercando di tessere alleanze con Francia, Spagna e altri Paesi del sud Europa, e proprio con la Grecia. Una delle spese che il premier italiano vorrebbe scorporare sono le spese per l’Ucraina. Il sostegno a Kiev è un altro dei temi internazionali trattati fra i due premier, assieme ai principali dossier internazionali, come la crisi in Niger, la situazione nel Mediterraneo orientale e nei Balcani Occidentali, dove l’Italia gioca un ruolo di mediazione importante e Atene sta vivendo un periodo di tensioni con il Governo albanese di Edi Rama.
George Labrinopoulos
Foto © Governo, Centro veneto di psicoanalisi, Marine