Migranti, Alleanza globale contro i trafficanti

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La lotta all’immigrazione da parte dell’Unione europea è iniziata da diversi anni con molte operazioni nel Mediterraneo volte ad arginare il fenomeno

 

«Sappiamo quanto sia difficile affrontare il traffico dei migranti, ma quando abbiamo unito le forze abbiamo fatto progressi. Dalla mia visita a Lampedusa abbiamo unito le forze con l’Italia. La gestione della crisi è importante ma non è abbastanza. Serve una risposta sistemica che escluda i trafficanti da queste attività», afferma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, aprendo la conferenza per un’Alleanza globale contro i trafficanti a Bruxelles. «Dobbiamo stabilire nuove partnership bilaterali che si concentrino sulle rotte, ma abbiamo anche bisogno di un’Alleanza globale».

La Conferenza organizzata raccoglie i rappresentanti di 57 Paesi del Mondo ed era stata annunciata da von der Leyen allo State of Union dello scorso settembre. Per l’Italia partecipa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Dobbiamo cooperare tra Paesi membri e agenzie con un unico centro europeo che coordini le informazioni. Europol deve aumentare le proprie forze per affiancare le Nazioni», ha spiegato la presidente annunciando anche un aggiornamento della legislazione europea per rendere più efficace la lotta al traffico. «Dobbiamo prevenire e dissuadere le persone ad affidare la propria vita ai trafficanti. Il miglior modo di salvare vite è evitare che intraprendano quel viaggio».

Lotta all’immigrazione

Il traffico di migranti si è sviluppato in modo significativo dallo scoppio della crisi migratoria nel 2015. Secondo Europol e Interpol, più del 90% dei migranti illegali ha pagato trafficanti per cercare di raggiungere l’Europa. Per le reti criminali, si tratta di un settore altamente redditizio in cui il rischio di cattura è molto basso. Si stima che il traffico di migranti abbia generato un fatturato di 3-6 miliardi di Euro nel 2015, e oltre 200 milioni nel 2019 sulle rotte marittime che portano all’Unione europea.

Nel febbraio 2016 l’Ue ha lanciato il Centro europeo contro il traffico di migranti (Emsc) per aiutare gli Stati membri a combattere questo traffico. Il suo compito principale è aiutare la polizia e le autorità di frontiera a coordinare operazioni antitraffico transfrontaliere altamente complesse.

A luglio 2019 il centro, situato presso Europol, è stato integrato da una task force congiunta di collegamento sul traffico di migranti e sulla tratta di esseri umani. Quarantacinque esperti in materia di traffico di migranti forniscono sostegno alle autorità europee di polizia e di controllo delle frontiere nel coordinare le operazioni antitraffico transfrontaliere. Nel 2021 l’azione coordinata dagli Stati membri ha portato a 3.409 arresti, 3.285 indagini e al sequestro di 926.760 Euro in contanti, 159 armi da fuoco, centinaia di documenti fraudolenti.

L’Ue e i suoi Stati membri, inoltre, cooperano strettamente con i Paesi di origine e di transito dei migranti per contrastare le reti di trafficanti. Tale operato è integrato dalla cooperazione nell’attività di contrasto volta a combattere, grazie a partenariati operativi comuni, le reti dedite al traffico di migranti.

Operazioni dell’Ue per salvare vite in mare

I migranti e i rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa intraprendono viaggi in cui rischiano la vita poiché i trafficanti ricorrono a tattiche sempre più pericolose per Migrantiattraversare il Mediterraneo. Dal 2015 sono oltre 25.000 le persone morte o disperse nel Mediterraneo e nell’Atlantico nel tentativo di raggiungere l’Europa. Ad oggi l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) porta avanti tre operazioni nel Mediterraneo volte a salvare i migranti a rischio e lottare contro il traffico di migranti. Grazie a questi sforzi, dal 2015 sono state salvate oltre 629.000 vite umane.

Le operazioni di pattugliamento del Mediterraneo hanno i seguenti obiettivi:
  • frontiere Ue sicure;
  • lotta ai trafficanti di migranti;
  • salvataggio dei migranti a rischio
Le tre operazioni di Frontex:
  1. Themis (ex operazione Triton), che copre il Mediterraneo centrale;
  2. Poseidon, che copre il Mediterraneo orientale
  3. Indalo, che copre il Mediterraneo occidentale
IRINI

Il Consiglio ha avviato l’operazione militare IRINI nel marzo 2020. Questa intende contribuire allo smantellamento del modello di attività delle reti di traffico e tratta di esseri umani attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento con mezzi aerei nel Mediterraneo.

L’operazione IRINI fa seguito all’operazione Sophia, dispiegata dal maggio 2015 al marzo 2020. In tale periodo:

  • arrestate 143 persone sospettate di tratta;
  • distrutte 545 imbarcazioni;
  • formati 477 agenti della guardia costiera libica.
Themis

L’operazione Themis è stata avviata nel febbraio 2018 in sostituzione dell’operazione Triton, del 2014. Questa sostiene l’Italia attraverso la sorveglianza delle frontiere nel Mar Mediterraneo centrale. Punta, inoltre, a impedire che i combattenti terroristi stranieri entrino nell’Unione europea.

Poseidon

Dal 2006 l’operazione Poseidon copre zone del Mar Mediterraneo orientale, concentrandosi sulla sorveglianza lungo le frontiere marittime tra Grecia e Turchia.

Indalo

L’operazione Indalo copre tutte le attività lungo la rotta del Mediterraneo occidentale tra il Marocco e la Spagna. Gli agenti, le imbarcazioni e gli altri mezzi di sorveglianza dispiegati da Frontex nell’operazione assistono le autorità nazionali nelle attività di sorveglianza delle frontiere, di ricerca e di salvataggio.

EUCAP Sahel Niger

Si tratta di una missione civile avviata nel 2012 per aiutare le autorità nigerine a rafforzare le loro capacità di sicurezza, fra cui il terrorismo, il traffico illecito di droga, armi ed esseri umani, in particolare nell’Agadez settentrionale. Rappresenta anche un importante snodo di transito regionale per la migrazione irregolare. Nel luglio 2016 il Consiglio ha adeguato il mandato della missione al fine di aiutare le autorità nigerine nell’elaborazione di politiche, tecniche e procedure volte a controllare e contrastare meglio la migrazione irregolare e a combattere i reati connessi. Il mandato della missione è stato prorogato e terminerà il 30 settembre 2024.

 

Ginevra Larosa

Foto © CSIS, PBS, People Dispatch, Info Immigrazione

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