Le migrazioni dei popoli e le Città dei 15 minuti

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Migrazioni

Mobilis, erectus, sapiens: siamo individui e specie in costante movimento. Dal nomadismo all’agricoltura, siamo da sempre sia viandanti che sedentari

 

Nel passato, lavoro e casa stavano spesso nello stesso luogo. Oggi la società è sempre più mobile e il turismo pesa notevolmente sull’economia mondiale, così come il costante movimento di informazioni, denaro, merci e persone. La mobilità non è più solo una pausa da altre attività, ma un’attività stessa, con implicazioni nelle relazioni tra individui, nell’educazione e nell’uso del tempo. La tecnologia permette di lavorare ovunque con una connessione, riducendo la necessità di fermarsi in un luogo.

Vita domestica e nomadismo digitale

L’abitare assume nuovi significati; possiamo vivere ovunque, e nemmeno chiusure di frontiere e lockdown pandemici influenzano la nostra vita tra permanenza domestica e libertà di movimento nel nostro nomadismo digitale. Il cambiamento di orizzonti non richiede più necessariamente di muoversi fisicamente. Viviamo i mutamenti e i movimenti attraverso trasformazioni urbanistiche, cambi di proprietà e funzioni, nuove tendenze e innovazioni tecnologiche.

Le Città dei 15 minuti

Come contraltare alla ipercinetica vita di spostamenti si introduce il concetto della Città dei 15 minuti, che promuove la creazione di ambienti urbani in cui i residenti possono soddisfare la maggior parte delle loro esigenze quotidiane entro un raggio di 15 minuti a piedi o in bicicletta dalla loro abitazione. Questa idea mira a ridurre la dipendenza dall’uso dell’auto e a favorire una vita più sostenibile, promuovendo la vicinanza di abitazioni, luoghi di lavoro, servizi, parchi e altre attività.

La spinta delle amministrazioni a limitare la mobilità dei cittadini

L’obiettivo di molte amministrazioni locali è rendere i Comuni più accessibili e vivibili, riducendo i tempi di spostamento, migliorando la qualità dell’aria e promuovendo uno stile di vita più sano. Questo concetto è stato proposto in risposta alle sfide legate all’espansione urbana e alla dipendenza dai trasporti su strada. La Città dei 15 minuti è stata discussa e implementata in varie parti del Mondo come approccio alla pianificazione urbana sostenibile.

Nel campo della mobilità umana, le migrazioni assumono forme più complesse.

D’altro canto il mondo delle migrazioni, individuali o di gruppi, è senza confini e richiede regolamentazioni. Il rimpicciolimento delle geografie segna la fine della storia come l’abbiamo conosciuta. Le mappe sono sempre meno utilizzate e la prossimità dovuta alla mobilità rende il Pianeta più accessibile. La distinzione tra stranieri e autoctoni diventa sempre più superabile, viviamo in un’epoca di continuo confronto col diverso da noi. Il necessario rispetto dei diritti e dei doveri è sempre più demandato a organismi sovranazionali e intergovernativi, sulla base di accordi internazionali.

Mobilità giovanile

La mobilità è parte del percorso di crescita dei giovani, diventando un curriculum valorizzato anche a prescindere dal contenuto specifico. Chi svolge lavori intellettuali viaggia tra mondi fisici e non, incontrandosi in presenza o a distanza. La connettività portatile agevola questi spostamenti, riducendo la distanza emotiva. La nostalgia per il luogo di origine è meno diffusa e movimento e stanzialità sono ormai patrimonio contemporaneo di ogni giovane.

Attraversamenti e passaggi

Il concetto di confine, anche concettuale, è legato al concetto di “definizione”. Etimologicamente corrisponde a mettere una fine a un’area o delimitarne i passaggi. L’ossessione per confini identitari ristretti emerge in fenomeni come secessionismi, nazionalismi, regionalismi e localismi. Tuttavia, i confini, in sé, non separano ma fungono da punti di partenza per idee che si sviluppano e circolano. La separazione permette la creazione di nuove entità, simile al taglio del cordone ombelicale che rende possibile la vita, l’autonomia e la comprensione di sé stessi.

Cambiare le prospettive e i fattori di scala

L’abolizione delle barriere può essere vantaggiosa economicamente, come dimostra l’Unione europea e lo spazio di Schengen. È importante affrontare le questioni culturali e riconoscere universalmente alcuni diritti fondamentali, tra cui quello alla mobilità. Considerare le migrazioni internazionali come movimenti interni potrebbe portare a una comprensione più approfondita dei loro costi e benefici. Le soluzioni alle sfide delle migrazioni richiedono una visione ampia e la considerazione di scala. La parità di trattamento tra persone provenienti da diverse Regioni dovrebbe essere basata su criteri sostanziali piuttosto che su confini politici.

Un approccio più ampio, prendendo come riferimento la Terra e considerando le migrazioni alla luce delle emergenze ambientali, potrebbe portare a una gestione più consapevole degli incontri culturali e dei conflitti. Inoltre, dovremmo considerare la gestione delle diversità anziché l’eliminazione, riconoscendo che ogni Paese contribuisce alla costruzione della sua immigrazione.

Facciamo una necessaria autocritica

Infine, dovremmo interrogarci sul rispetto dei confini dell’Occidente, considerando il ruolo storico di Paesi occidentali nel disegnare i confini del Mondo e riflettendo su come l’Occidente stesso abbia rispettato i confini altrui. Sarebbe utile farci la domanda: noi che chiediamo il rispetto dei confini, abbiamo sempre rispettato gli altrui? Forse dovremmo ricordare più spesso che circa il 40% dei confini del Mondo sia stato disegnato proprio da due Paesi occidentali, Regno Unito e Francia.

 

Nicola Sparvieri

Foto © Studenti.it, Sicilian Post, Storiaestorie Altervista

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Laureato in Fisica, si è occupato di superconduttività e spazio. Ha insegnato Fisica Generale alla Sapienza ed è membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica. Giornalista pubblicista, è titolare di un blog. Scrive di scienza, società, ambiente e sostenibilità. Cofondatore di RISE, associazione noprofit che promuove la nascita di startup sostenibili. Ama i suoi nove figli e i numerosi nipoti il cui numero è destinato ad aumentare.

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