Accordo di collaborazione tra Unipax ed Eurocomunicazione

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Unipax

L’intesa è stata sottoscritta con lo scopo di promuovere il progetto United Peacers rivolto agli operatori di pace di tutto il Mondo

Unipax, Ngo associata al UN/Dgc Department of Global Communications delle Nazioni Unite e all’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile – Agenda 2030 dell’Onu – ha stipulato un accordo strategico di collaborazione con Eurocomunicazione allo scopo di promuovere insieme il progetto United Peacers The World Community for a New Humanism, un progetto interattivo che prevede la realizzazione di una rete mondiale degli operatori di pace, utilizzando una piattaforma multilingue per dialogare e confrontarsi con i grandi organismi internazionali.

 

Perchè proprio dall’Italia

UnipaxIl progetto nasce, si sviluppa ed è proposto al resto del Mondo dall’Italia. Si tratta della creazione di una Community di operatori di pace svincolata da ogni influenza partitica, economica e confessionale, una Comunità che intende essere “Casa Comune” a disposizione e al servizio di quanti vogliono essere costruttori di un Nuovo Umanesimo, impegnandosi a collaborare per la civile convivenza nel rispetto dei diritti fondamentali in tutto il Pianeta contro ogni violenza e sopraffazione e per l’affermazione della solidarietà, della giustizia e della pace. L’impegno per realizzare questo progetto si rende indispensabile vista la caotica situazione socio-politica, economico-finanziaria, militare e le conseguenti emergenze planetarie che non possono proseguire oltre e che nessun organismo, associazione o Stato può risolvere da solo.

Il progetto è lanciato dall’Italia, Penisola proiettata nel Mediterraneo che ha donato e ricevuto forti stimoli culturali in uno scambio continuo con i Paesi che vi si affacciano e con il resto del Mondo, facendone tesoro. Si può iniziare dagli “Itali” popolazione vissuta nel sud (Calabria ionica) già dal 1500 prima di Cristo, che osservava regole etiche valide, se non essenziali, anche al giorno d’oggi poi raccolte e diffuse da Pitagora con il suo pentalogo (libertà, amicizia, comunità di vita e di beni, dignità della donna, vegetarismo) per proseguire poi con Roma che ha diffuso i principi del “diritto romano”, nel suo immenso impero esteso fino all’est – Medio Oriente; molto dopo, un ruolo internazionale lo svolge Venezia con i suoi rapporti commerciali spingendosi fino in Cina e, ancora, Firenze con il Rinascimento e non solo.

Condivisione

L’Italia pur occupando solo lo 0,5% della Terra dove vive lo 0,83% dell’umanità possiede oltre il 70% del patrimonio artisticoculturale mondiale, il rimanente 30% è sparso in tutto il resto del Mondo. Grazie alle condizioni climatiche uniche, la Penisola è il primo territorio al Mondo per biodiversità. Ma attenzione, tutto questo lo si ricorda non per sottolineare una sorta di supremazia o di diritto di indirizzo per percorsi futuri dell’umanità, ma, invece, proprio per affermare che con le sue realtà socio culturali, con le sue associazioni di operatori di pace l’Italia è la prima a mettersi a disposizione per condividere, alla pari con tutti gli altri popoli e culture ciò che può essere utile per il bene comune.

Solo mettendo assieme il meglio dei “tesori” di ciascun Paese, di ciascuna Nazione, sarà possibile avviare un nuovo percorso dell’umanità dove a primeggiare deve essere “l’uomo cittadino del Mondo”, posto finalmente al centro di ogni interesse assieme alla natura.

La rivoluzione globale pacifica per un nuovo umanesimo

Il progetto United Peacers è strettamente collegato al saggio “La rivoluzione globale pacifica per un nuovo umanesimo – Le vie d’uscita dalle emergenze planetarie”. Il libro, partendo dalla considerazione che è in atto una transizione tra la morente società industriale e una nuova società non ancora definita, documenta la grave crisi socio economica e istituzionale evidenziando le conseguenze di una globalizzazione senza regole. Presenta i meccanismi della grande speculazione, lo strapotere del capitalismo finanziario, le responsabilità della politica. Mette in evidenza la necessità di creare e rendere funzionali istituzioni sovranazionali mondiali autenticamente democratiche attraverso le quali affrontare le gravi emergenze planetarie che assillano l’umanità.

Il saggio ci guida proprio a raggiungere questi obiettivi tanto che è definito anche “il libro della speranza” in quanto indica non solo perché è necessaria una rivoluzione globale pacifica, ma anche come realizzarla, come salvaguardare il nostro futuro. Per la prima volta, viene proposto agli operatori di pace di tutti i Continenti di mobilitarsi insieme perché separati contiamo poco o niente ma insieme, rappresentiamo la maggioranza degli abitanti del Pianeta e abbiamo la possibilità di incidere concretamente nell’interesse dei popoli e delle Nazioni.

Bisogna affrontare tutti insieme le sfide che “oltre l’orizzonte degli eventi” si stanno profilando. Per superarle occorre cambiare paradigma e, senza esitare, uscendo dalle dipendenze che storicamente ci condizionano: “passare da una società economico-centrica e Stato centrica a una società umano-centrica e bio-centrica con una governance internazionale democratica ad alta intensità etica”. Solo così potremo reagire e, insieme, indipendentemente da ogni nazionalità ed etnia, tracciare, inediti sentieri che ci porteranno finalmente ad avviare un nuovo umanesimo di civile convivenza e di pace al quale tutti aneliamo.

Come si sviluppa la partnership

L’accordo nasce per favorire lo sviluppo e la diffusione conoscitiva a livello nazionale e internazionale delle attività, iniziative e progetti in fase di realizzazione di Unipax. Viene evidenziata l’importanza della cultura del “fare rete” per meglio proteggere i cittadini e le associazioni. Per questo Unipax ed Eurocomunicazione realizzeranno insieme una super rete “United Peacers-Global Net”, cioè una rete internazionale che includa, quali operatori di pace, i singoli cittadini, le associazioni di peacemakers e il mondo imprenditoriale al fine di riuscire, con la forza dei grandi numeri, a reagire così che questa globalizzazione porti a una più equa distribuzione della ricchezza.

Sarà così possibile, tutti insieme, farsi ascoltare e rispettare allorquando si presenteranno delle istanze, delle richieste, delle proposte nel diretto interesse dei richiedenti, a livello delle istituzioni nazionali ed europee così come a livello internazionale-globale. Verrà inoltre condivisa la partecipazione alle attività decisionali della Word Community per mezzo della piattaforma digitale fin dalla sua attivazione.

La partecipazione attiva degli operatori di pace si potrà sviluppare tramite l’utilizzo di un sistema operativo informatico, la piattaforma digitale “vota facile”. Si tratta di un luogo di incontro virtuale, multilingue, fruibile a livello internazionale, strutturato, efficiente e sicuro che permette un dialogo costante e immediato utile a elaborare insieme proposte e idee da condividere e votare in tempo reale. Pur continuando come sempre a operare in modo indipendente nei propri ambiti. È prevista infine la gestione comune dell’“Albo mondiale degli operatori di pace” la cui inaugurazione e l’avvio ufficiale dovrà essere calendarizzato entro il 2024.

La globalizzazione della solidarietà

In conclusione ci troviamo tutti a viaggiare su questa navicella spaziale “Terra” dove ogni popolo ha una sua missione da compiere. Il rischio di andare alla deriva è altissimo se non comprendiamo con umiltà e senso di responsabilità che non c’è qualcuno migliore dell’altro, ma che, solo collaborando possiamo realizzare la “globalizzazione della solidarietà”. Questa è la meta da raggiungere che deve diventare la battaglia fondamentale per dire basta alle guerre di supremazia degli uni sugli altri che da sempre hanno devastato e continuano purtroppo a devastare il genere umano. Se non pensiamo e impariamo ad agire tutti insieme e per il bene di tutti, allora non si è compreso nulla e il fallimento sarà inevitabile.

 

Orazio Parisotto

Foto © Unipax/United Peacers

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Orazio Parisotto
Studioso di scienze umane e dei diritti fondamentali, è fondatore e presidente di Unipax, Ngo associata all’UN/Dgc Department of Global Communications delle Nazioni Unite e all’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile - Agenda 2030 dell’Onu. Già consigliere-administrateur al Parlamento europeo è autore di numerosi saggi e pubblicazioni sull’Ue, i diritti dell’uomo e la pace. Su questi temi ha realizzato progetti educativi multimediali su piattaforme digitali (web giornali radio, web tv e strumenti didattici in e-learning), in collaborazione con l’Unione europea e ha promosso il “Progetto pilota di Educazione Civica per un Nuovo Umanesimo” per le scuole superiori. Scrive come editorialista su varie testate specializzate in relazioni internazionali e ha un Blog su geopolitica e diritti umani. È coordinatore del Comitato Promotore del Progetto United Peacers - The World Community for a New Humanism ed è membro del Comitato Scientifico dell'Università della Pace dell'Onu

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