Spazi e voci di donne nel mondo dei libri

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Libri

Feminism, la fiera dell’editoria che invita ad “abitare le relazioni” e ricorda che amore non fa rima con violenza

 

Nel 2023 quella del libro si conferma la prima industria culturale italiana mentre l’editoria italiana continua a essere la quarta per dimensione in Europa dopo Germania, Regno Unito e Francia. A fronte di un catalogo di titoli sempre più ampio, si allunga il ciclo di vita dei libri (dati Aie 2023). Roma anche quest’anno torna protagonista dell’editoria al femminile: dal 1 al 4 marzo alla Casa internazionale delle Donne si avvicenderanno più di 70 autrici tra focus, dialoghi e presentazioni.

Storia e cultura

Grande attesa per il focus su Roma con la presenza di Sabrina Alfonsi dal titolo “Ripensare un habitat comune. Sulle orme di Mariella Gramaglia”. Un’intera sessione mattutina sarà dedicata al tema della violenza di genere, con la partecipazione della Fondazione Una Nessuna Centomila e di #UNITE, l’azione letteraria collettiva partita da Giulia Caminito e Annalisa Camilli a cui hanno sinora aderito più di 100 scrittrici italiane attraverso articoli di denuncia di un fenomeno drammatico ma ancora difficilmente misurabile. Mestieri e professioni attorno al libro, al pari di quelli giornalistici, sono stati per le donne opportunità per esercitare i propri talenti e lasciare tracce considerevoli nella storia culturale del Novecento.

Così la questione della presenza femminile nel mondo dell’editoria e della circolazione dei saperi attraverso i libri ha aperto da tempo una serie di possibili percorsi, che, in chiave interdisciplinare, intersecano la storia dell’editoria con quella della cultura, quella letteraria, la storia delle donne e quella delle professioni. Vale la pena, per esempio, riflettere sulla presenza delle autrici – italiane e straniere, classiche e contemporanee – nei cataloghi editoriali, non solo e non tanto in termini quantitativi, ma anche prendendo in considerazione il modo in cui sono presentate, l’inclusione in una collana piuttosto che in un’altra, il conferimento o meno di prestigio letterario. Sarebbe importante ragionare – anche per ricavarne tipicità ed eccezioni, o per mettere meglio a fuoco le dinamiche evolutive – sull’insieme dei profili, delle provenienze geografiche, dei milieu social, dei retaggi famigliari, dei percorsi di studi e delle traiettorie professionali delle autrici italiane ed europee.

“Abitare le relazioni: corpi, Città e ambiente”

L’obiettivo non è quello di fare una “storia di genere” dell’editoria. Al contrario, è di far emergere i profili delle donne nel settore per restituirle alla complessiva storia della cultura e dell’imprenditoria culturale, e di fare dell’editoria una storia anche e soprattutto di donne, pienamente partecipi e prime attrici della scena intellettuale dell’età contemporanea. Proprio per questo, come ogni anno, a Roma torna Feminism, Fiera dell’editoria delle donne, nel quartiere Trastevere di Roma. Case editrici, autrici, giornaliste e un’imperdibile quattro giorni di femminismo e dialoghi. Tante le novità di quest’anno, dalle dediche alle pensatrici del Novecento, a cominciare dall’indimenticabile Bianca Maria Pomeranzi a pochi mesi dalla sua scomparsa, oltre al consueto coinvolgimento delle scuole. Letteratura e attualità saranno come sempre le protagoniste di questa edizione, che darà spazio a dibattiti dialogici, presentazioni, poesia.

Il tema scelto per Feminism7 è “Abitare le relazioni: corpi, Città e ambiente”, a riassumere i focus rappresentativi di quest’anno: cambiare le rappresentazioni dei corpi e rivoluzionare i paradigmi culturali del passato, ripensare Roma come Città globale, accogliente e inclusiva cosicché possa fare da esempio e apripista ad altre smart cities italiane ed europee, e ancora la giustizia ecologica, le migrazioni climatiche, la violenza di genere, le carceri, il fantastico.

Femminismi di ieri e di oggi

La staffetta della letteratura delle donne, fondata da una manciata di donne lungimiranti – Anna Maria Crispino, Giovanna Olivieri, Maria Palazzesi, Stefania Vulterini, Maria Vittoria Vittori – è giunta alla sua VII edizione e quest’anno comprenderà una giornata Libridedicata a “Elsa e le altre”, un confronto sulle scrittrici che ci hanno rimesso al mondo e continuano a farlo con le nuove generazioni, a partire dal primo Premio Strega donna, Elsa Morante. Promossa da Archivia, dalla Casa internazionale delle donne, dalla rivista Leggendaria e dalla Collana sessismoerazzismo di Ediesse Futura editrice, la manifestazione ha il sostegno di Adei– Associazione degli editori indipendenti, della Sil– Società delle letterate italiane, del Consorzio Lingua Madre e promuove la collaborazione del Centro Giovani I Municipio e dell’associazione culturale Zalib e per la prima volta quest’anno coinvolge ragazze e ragazzi dei collettivi studenteschi capitolini che hanno fatto nuovamente sentire la loro voce durante le occupazioni dei licei.

Come ogni anno al Feminism si incontreranno i femminismi di ieri e di oggi. Tantissime le voci che si alterneranno nelle sale dell’antico e suggestivo complesso del Buon Pastore, tra loro la scrittrice Giulia Caminito, Premio Campiello con il romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), e la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli, madrine dell’iniziativa #UNITE, l’azione letteraria collettiva nata dal femminicidio di Giulia Cecchettin per denunciare e nominare la violenza, per tenere alta l’attenzione sulla questione e per rappresentare con parole esatte tutte le declinazioni della violenza di genere che troppo spesso si cela dietro un’interpretazione stereotipata, limitante e deviata del lemma amore. Feminism7 mira a rovesciare questa narrazione, nel segno della libertà di tutte le Donne.

 

Eleonora De Nardis

Foto © Asdadonna

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Sociologa delle relazioni internazionali, giornalista professionista, scrittrice, attivista per i diritti civili e le pari opportunità. Mi occupo di linguaggio, donne, politiche migratorie, bias e gender. Scrivo su varie testate tematiche e lavoro come ufficio stampa free lance. Vivo a Roma con i miei tre figli.

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