Un Amore, quando il cinema punta sui sentimenti

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Su Sky arriva una serie romantica nata da un’idea di Stefano Accorsi

Che senso ha desiderare che una cosa accada? Se desideri davvero qualcosa, devi farla accadere. Un amore o più di un amore. La nostra vita è l’incontro dell’amore. Quello che ci ha scosso, quello che ha emozionato, quello che lascia una ferita, quello che resta indelebile e quello che dura un a vita. Sta a noi saperlo riconoscere, viverlo, immergersi in una magia che esplode senza un perché ma spinta dalla chimica tra due persone.

Il 16 febbraio Arriva su Sky “Un Amore”, una serie in sei episodi creata da Stefano Accorsi e Enrico Audenino con la regia di Francesco Lagi.

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Protagonisti Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, nel cast anche Alessandro Tedeschi, Andrea Roncato, Camille Dugay, Ivan Zerbinati, Ottavia Piccolo e i giovanissimi Beatrice Fiorentini e Luca Santoro.

La scrittura complessa è firmata da un team che ha perfettamente lavorato insieme coordinando idee e percezioni: Enrico Audenino, Giordana Mari, Teresa Gelli, Francesco Lagi, Stefano Accorsi.

Il sogno di qualcosa di realizzabile

Lettere di cui nessuno sa, scambiate per una vita intera. Occasioni mancate e colte. Il tempo che passa, cambia e consuma. Un amore che non è mai stato e, proprio per questo motivo, non può finire. Queste le tematiche che racconta la nuova serie Sky Original, Un Amore.

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Prodotta da Sky Studios e Cattleya, parte di ITV Studios, con il ministero della Cultura Direzione generale Cinema e Audiovisivo e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia Romagna Film Commission, “Un Amore” andrà con due nuovi episodi a settimana tutti i venerdì in prima serata su Sky Serie, oltre a essere disponibile on demand in 4K HDR.

Una storia d’amore che resiste al tempo e alla distanza, ambientata fra Bologna e la Spagna e raccontata in sei episodi lungo due linee temporali distinte.

La storia

Siamo negli anni Novanta, Alessandro e Anna, poco più che maggiorenni, si conoscono casualmente durante n viaggio interrail in Spagna. È subito colpo di fulmine, si innamorano ma le loro vite sono più complicate del destino che li ha uniti e presto i due sono costretti a separarsi.

Negli anni restano legati da un intenso rapporto epistolare, senza riuscire mai a trovare il coraggio di vedersi. A vent’anni dal loro primo incontro, ormai adulti, si ritrovano a Bologna. Il sentimento non si è mai esaurito nel tempo ma si dovrà necessariamente scontrare con le interferenze di una realtà più complessa di quella che avevano creato solo attraverso le parole.

Una serie romance

«Questo progetto è stata una sfida diversa dalle solite, il romance è un genere che come Sky Studios non avevamo mai affrontato prima. Incontrarsi, amarsi, perdersi, scriversi, ritrovarsi, questo è la nostra serie Un Amore», dichiara in conferenza stampa Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia.

«Avevamo il desiderio di raccontare le relazioni. È una narrazione epica che racconta il privato in maniera raffinata e sottile. È l’Amore che prende tutta la vita, cattura i protagonisti e coinvolge tutti», specifica Riccardo Tozzi, fondatore e Ceo di Cattleya.

Siamo di fronte a una storia che ci fa percepire da un lato la fragilità e dall’altro il rispetto per la costruzione di un amore.

«Non esiste l’amore assoluto, un amore assoluto! Noi siamo fatti di tante dimensioni temporali parallele che convivono dentro di noi. È un amore fuori synk ma quale amore non lo è? Schegge di passato che entrano nel presente», sottolinea Stefano Accorsi, protagonista ma anche creatore e co-sceneggiatore.

La narrazione

«Tenere insieme le linee narrative è stata la cosa più divertente. Abbiamo cercato di tenere più fluido possibile, tutto doveva essere organico per raccontare i protagonisti. Il tempo che passa è il tema più bello da raccontare», dice il regista Francesco Lagi.

Il racconto si sviluppa su più linee temporali e quest’alternanza contribuisce a dare ritmo e mantenere una tensione romantica.

«La scrittura di Un Amore è stata un’esperienza lunga e faticosa, molto intimista che ci ha obbligato a metterci a nudo. Abbiamo iniziato durante la pandemia e la prima parte del lavoro si è svolta online», rivela Giordana Mari, co-sceneggiatrice.

«C’è un ritmo serrato, dettato dai diversi piani narrativi e tensivo rispetto alle sensazioni e alle scelte emotive dei personaggi. Il presente e il passato che dialogano in un sonno vigile, un sogno controllato. Un continuo ritorno all’amore passato ma allo stesso tempo anche una continua incursione in quello futuro. La leggerezza e l’inesorabilità del tempo che va», conclude Lagi.

Il racconto dei personaggi

Siamo nell’estate del 1996 Anna ha finito le superiori e sta cercando di capire cosa fare del suo futuro. Impulsiva e ribelle, è confusa ma innamorata di Guido e sogna un percorso lineare. Vent’anni dopo Anna ha trovato una stabilità, sposata con Guido e madre di un ragazzo che studia a Londra.

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A differenza di Anna, Alessandro nel 1996 sa esattamente cosa vuole fare: studiare architettura e dedicare la sua vita a realizzare gli spazi che immagina nella sua testa. È un ragazzo determinato, pieno di idee ed energia ma con un vuoto che si porta dentro e cerca di colmare. Nel presenta ha raggiunto i suoi obiettivi, è diventato un urbanista affermato, sempre in movimento ma senza mettere radici da nessuna parte.

Più di un amore importante

«Anna è una dolcissima bugiarda, ci sono due amori nella sua vita. L’amore di quel viaggio le è rimasto dentro. Oggi siamo abituati ai messaggi al cellulare, loro si scambiano lettere e lei le tiene in una scatola. L’attesa della lettera la trovo romantica, oggi viviamo nell’immediatezza», racconta Micaela Ramazzotti.

L’amore vissuto attraverso le lettere si interseca con la vita di tutti i giorni e, inevitabilmente, si scontra con le altre persone che fanno parte del presente di entrambi i protagonisti.

«Hanno vissuto quest’amore senza mai mostrarlo alla luce del sole. Nella gestione familiare ci si dimentica di com’è stato generato l’amore. Il mio personaggio tenta di comprendere gli stati d’animo della compagna», specifica Alessandro Tedeschi.

Non c’è spazio per il giudizio ma per la comprensione di un sentimento.

«Anna è una bugiarda ma non abbiamo voluto definirla in maniera negativa. Vive due amori diversi», aggiunge Accorsi.

I giovani Anna e Alessandro

Ma com’è stato interpretare gli anni Novanta per due ventenni di oggi? «Mi ha incuriosito interpretare un’epoca che non ho conosciuto», spiega Luca Santoro. «È stato bello, sentivo un grande senso di responsabilità, siamo stati entrambi in ascolto di Stefano e Micaela. C’è un’aura di rispetto nei confronti di chi ha fatto tante cose», aggiunge Beatrice Fiorentini.

L’amore in tutte le sue manifestazioni

Uno degli aspetti che indubbiamente assume una certa rilevanza è quello fisico. L’amore vissuto attraverso quel contatto di mani che si sfiorano e poi di corpi che si trovano. Siamo spettatori di scambi di sguardi che hanno la potenza di un sentimento da rivelare ma anche di contatti carichi di emozioni. Il rapporto dei loro corpi fa parte dell’incontro.

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«La sessualità è qualcosa di atavico nell’essere umano, spesso le persone quando lo scoprono capiscono più chiaramente chi sono. È uno di quegli elementi difficili da raccontare perché ha a che fare con qualcosa di incontrollabile. Si tocca una sfera delicata da trattare» spiega Accorsi.

L’amore puro

«Un amore nasce dall’incontro di due persone che si conoscono profondamente ma che allo stesso tempo non sanno nulla l’uno dell’altra. È la storia dell’elaborazione di questo incontro e come impatta sui protagonisti. L’amore che raccontiamo è un amore mai vissuto realmente, per questo pronto per essere vissuto in pieno», specifica Lagi.

L’amore di Anna e Alessandro è lungo tanti anni e fatto solo di parole, lettere scritte, spedite e ricevute. Attese e suggestioni di sentimenti raccontati.

«I nostri personaggi scoprono che quell’amore è rimasto lì, puro e intatto, congelato e palpitante per tutti questi anni. La loro vicenda umana e sentimentale ci parla delle occasioni delle nostre vite, di quelle colte e di quelle mancate», continua ancora il regista.

Lasciarsi travolgere dagli eventi

Il racconto è caldo, romantico e sentimentale.

Innamorarsi vuol dire scoprire una forza che sembra in grado di travolgere ogni cosa. È possibile amare qualcuno per una vita intera senza che quel sentimento cambi? Continuare a provare anno dopo anno lo stesso tipo di desiderio? Può esistere un legame che non perda mai la sua forza originaria?

Queste sono le domande alle quali la serie cercherà di dare una risposta.

«Da più di vent’anni Anna e Alessandro si tengono stretti attraverso lettere di cui nessuno sa nulla. Le loro vite quotidiane scorrono come se niente fosse ma la verità è che esiste un filo che li tiene legati, una lunga conversazione che è la forma che hanno dato al loro amore. In quelle parole vive una storia a sé, invisibile e sfuggente, una storia che non si consuma con lo scorrere del tempo e che arriva fino a oggi, il giorno in cui, dopo più di vent’anni, Anna e Alessandro si rivedono», spiegano Enrico Audenino, Giordana Mari, Teresa Gelli, Francesco Lagi e Stefano Accorsi.

 

Alessandra Caputo

Foto © 2023 Luisa Carcavale – Andrea Miconi – Sky Italia

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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