Il presidente del Parlamento europeo esprime solidarietà ai territori colpiti dal sisma. E assicura: «Dall’Ue 1,2 miliardi di euro dal fondo di solidarietà»
«Oggi Norcia è la sede del Parlamento europeo» con queste parole il presidente Antonio Tajani sintetizza il significato della sua visita al comune colpito dal terremoto dello scorso anno. Con lui, alcuni rappresentanti delle istituzioni europee e deputati del Pe che hanno incontrato la società civile e discusso con le massime autorità di Norcia. La visita si è svolta proprio alla vigilia delle celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, che avranno luogo oggi nella Capitale. Un gesto che, in questo contesto, assume grande valore simbolico, poiché dimostra quanto l’Europa, ora più che mai, sappia dimostrarsi unita nel momento del bisogno.
«Il messaggio più bello che possiamo dare ai nostri concittadini – ha spiegato Tajani – è che alti funzionari, politici, amministratori locali che provengono da diversi schieramenti politici, si trovano qui uniti. Perché quando c’è da rispondere a una richiesta d’aiuto i colori politici, le bandiere, vengono messi da parte. Conta la bandiera più importante, quella del rispetto per la persona, per chi soffre e ha bisogno d’aiuto».
Una solidarietà che deve, tuttavia, rendersi concreta, in una situazione di emergenza così profonda come quella che stanno vivendo Norcia e gli altri comuni italiani colpiti dal sisma. Ecco perché il presidente del Pe in questa occasione ha voluto parlare anche di fondi, assicurando che «arriveranno 1,2 miliardi di euro dal fondo di solidarietà, così da permettere all’Italia di utilizzare fino ad un massimo del 5% del totale nazionale senza bisogno di cofinanziamento dei fondi regionali». Stiamo parlando di una cifra che si aggira intorno ai 500-600 milioni, che consentirà di arrivare a un totale di circa 2 miliardi di euro.
Il presidente Tajani, durante la conferenza stampa, ha voluto sottolineare come uno degli obiettivi del suo mandato sia proprio quello di riavvicinare i cittadini alle istituzioni europee.
Sulle recenti dichiarazioni di Jeroen Dijsselbloem, il presidente del Pe si è espresso chiaramente: «Le parole inaccettabili dette dal presidente dell’Eurogruppo – ha spiegato – non incidono sui destini dell’Unione europea». Tajani ha infatti voluto sottolineare come quella del ministro olandese sia« una posizione assolutamente isolata». «Oggi – ha concluso il presidente – abbiamo avuto la dimostrazione qui a Norcia, che non c’è distinzione fra nord sud, centro, est e ovest. […] Quella è stata una frase mal detta che non rappresenta quello che pensano la maggioranza degli europei».
Valentina Ferraro
Foto © Valentina Ferraro
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