Proseguono i negoziati sulla revisione della normativa a livello comunitario fra le istituzioni europee dopo il recente scandalo Volkswagen
Lo scorso 19 novembre la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo hanno tenuto un secondo incontro negoziale sulla revisione della normativa in vigore in materia di riduzione delle emissioni dei veicoli stradali.
Una delle poche questioni in sospeso è la procedura per le future decisioni sulle prove delle emissioni in condizioni reali di guida, specificamente in relazione al fattore di conformità (rapporto tra il limite per un inquinante misurato durante la prova e il limite normativo per tale inquinante).
Il Consiglio europeo ha proposto di garantire il pieno coinvolgimento di entrambi i colegislatori (lo stesso Consiglio e il Parlamento europeo, ndr) per sostituire la procedura esistente, che conferisce loro solo il diritto di opporre un veto a una proposta votata da un comitato tecnico della Commissione europea. La questione dovrà tuttavia essere discussa ulteriormente, probabilmente in un prossimo trilogo (Parlamento, Commissione, Consiglio).
Il nuovo atto normativo modificherebbe sia il regolamento sui veicoli leggeri (Euro 5 e 6) sia il regolamento sui veicoli pesanti (Euro VI). L’obiettivo della proposta è apportare una serie di modifiche al regolamento (CE) n. 715/2007 e al regolamento (CE) n. 595/2009 per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli stradali. L’iniziativa si concentra sugli ambiti in cui le carenze del mercato e le lacune normative costituiscono un ostacolo per poter affrontare le sfide globali che emergono nel quadro delle politiche dell’Ue per la qualità dell’aria e del suo programma per legiferare in maniera migliore.