Presentate le ricerche della Fondazione Einaudi e del Centro Studi Italiano per l’Africa e l’Oriente
Immigrazione, sicurezza, politiche economiche e di sviluppo, politiche culturali: sono questi i quattro temi in cui si deve concentrare l’attenzione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea, che partirà da luglio. Solo intervenendo con azioni mirate, strutturate e condivise da parte di tutti gli attori europei, non si sarà sprecata un’occasione per ribadire la posizione del nostro Paese al centro delle politiche della Ue. E’ ciò che propone la Fondazione Roma-Mediterraneo quest’oggi, presso la propria sede di Palazzo Sciarra, con l’esposizione di due ricerche condotte dalla Fondazione Einaudi e dal Centro Studi Italiano per l’Africa e l’Oriente (CSIAO), la cui sintesi andrà a costituire un documento finale contenente le linee guida per il governo Renzi in vista della presidenza italiana della Ue.
Ad aprire e concludere i lavori il presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo, Emmanuele Emanuele, che ha ribadito uno dei concetti alla base dell’iniziativa: «solo l’apertura verso il Sud del Mondo, verso i Paesi Mena (Medio Oriente e Nord Africa, ndr) e quelli che affacciano sul Mare Nostrum, può consentire all’Italia di venir fuori da una condizione di sudditanza e di stagnazione in Europa e di assumere nuovamente un ruolo più attivo, proprio partendo da uno scambio più intenso e proficuo con i nostri interlocutori naturali e storici»
Le due ricerche, proposte da Roberto Aliboni dello CSIAO e Alessandro Ortis della Fondazione Luigi Einaudi, sono state discusse da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, fra questi il direttore generale per la mondializzazione e le questioni globali Efisio Luigi Marras, oltre ad ambasciatori dell’area mediterranea come Alain Le Roy (Francia), Hassan Abouyoub (Marocco), Neritan Ceka (Albania) e funzionari di altri Paesi. Presenti anche l’ex assessore alla Cultura di Roma Capitale Umberto Croppi e il presidente del CNEL Antonio Marzano. Il coordinatore del dibattito Ercole Pellicanò, vicepresidente della Fondazione Roma-Mediterraneo, ha concluso i lavori ricordando l’appuntamento del prossimo incontro di settembre dal titolo “Mediterranean Think Tank”.
Giovanni De Negri