35,5 milioni di euro per i lavoratori licenziati in Italia, Francia, Polonia e Grecia

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Grazie al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione un sostegno aggiuntivo per la creazione di imprese, assistenza nella ricerca del lavoro, orientamento professionale e percorsi di formazione

Circa 6000 lavoratori europei licenziati da Air France, Fiat Auto Polonia, Whirlpool e dal rivenditore greco Odyssefs Fokas riceveranno fondi europei per 35,5 milioni di euro per facilitare la ricerca o la creazione di nuovi posti di lavoro in seguito al voto favorevole del Parlamento europeo nell’ultima sessione di lavoro prima della pausa di fine anno. Le richieste di sostegno saranno seguite dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) così come approvato dal Consiglio.

 

Paese

Azienda

Numero di licenziamenti

Totale aiuti FEG (€)

Settore

Relatore

Francia

Air France

3.886

25.937.813

Trasporto aereo

Marco Zanni

(EFDD, IT)

Grecia

Odyssefs Fokas

600

6.444.000

Commercio al dettaglio

Monica Vana

(Verdi/ALE, AT)

Italia

Whirlpool, 5 fornitori e produttori a valle

608

1.890.000

Elettrodomestici

Danielle Viotti

(S&D, IT)

Polonia

Fiat, 21 fornitori e produttori a valle

777

1.259.610

Automobilistico

Jan Olbrycht

(PPE, PL)

 

Whirlpool. Il calo della domanda di elettrodomestici, generato dalla crisi che ha colpito i consumatori, ha portato al licenziamento di 608 lavoratori della Whirlpool Europe S.r.l e dei suoi fornitori locali nella provincia di Trento. I licenziamenti hanno aggravato ancora di più la disoccupazione in una regione dove il numero delle persone senza lavoro è raddoppiato dall’inizio della crisi, arrivando al 6,1 % nel 2013. Le autorità italiane useranno 1,89 milioni di euro del FEG per aiutare i lavoratori licenziati a trovare un’occupazione. Questa è la terza domanda al FEG per il settore italiano della produzione di apparecchiature elettriche. Fra il 2007 e il 2011, L’Italia ha presentato 12 richieste al FEG, 7 delle quali nel 2011.

Air France. La compagnia aerea di bandiera francese ha richiesto sostegno dopo aver licenziato 3.886 dipendenti a causa della competizione aggressiva – soprattutto da parte di tre linee aeree nel Golfo Persico – e all’aumento dei costi del carburante. L’impatto di tali esuberi è aggravato dalla chiusura di un’azienda Peugeot nell’Ile-de-France, la stessa regione dove si trova Air France. I 25.937,813 milioni di euro di aiuti del FEG – molti dei quali andranno a rimborsare le autorità francesi per i piani già finanziati per reintegrare i lavoratori licenziati nel posto di lavoro – rappresentano la più alta somma di denaro mai pagata finora dal fondo.

Fiat Auto Polonia. Un migliaio di lavoratori sono stati licenziati nello stabilimento Fiat a Tychy, nel sud della Polonia, a causa della perdita di quote di mercato in Europa nella produzione di autovetture. Tra il 2011 e il 2012 la produzione a Tychy è scesa di almeno un terzo, colpendo sia lo stabilimento sia i suoi fornitori, in una regione dove la disoccupazione è in costante crescita dal 2011. Questa è la ventiduesima richiesta polacca di assistenza nel settore automobilistico. Il sostegno di 1,26 milioni di euro da parte del FEG contribuirà a coprire i costi per i vari corsi di formazione per aiutare i 777 lavoratori a reinserirsi nel mercato del lavoro.

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno aggiuntivo ai lavoratori licenziati per ragioni di esubero a seguito di trasformazioni rilevanti nella struttura del commercio mondiale, dovute alla globalizzazione o alla crisi finanziaria, e per aiutarli a trovare un nuovo impiego. Per il periodo 2014-2020 il massimale annuo del fondo è di 150 milioni di euro. Ai lavoratori licenziati sono offerti strumenti come il supporto per la creazione di imprese, assistenza nella ricerca del lavoro, orientamento professionale e vari tipi di percorsi di formazione. In molti casi le autorità nazionali hanno già iniziato ad adottare alcune di queste misure che saranno rimborsate dall’Ue una volta che le loro richieste sono definitivamente approvate.

Elena Boschi

Foto © European Community, 2014

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Elena Boschi
Aretina, classe '81. Laureata in giurisprudenza e storia, si avvicina all'attività multimediale dopo un master e anni di pratica pubblicistica, occupandosi principalmente di politica e cronaca nazionale. Ultimamente la sua attenzione e passione si cimenta con l'attualità europea, grazie anche alla collaborazione con una importante associazione internazionale.

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