Sulla richiesta di rivedere Schengen, Alfano dichiara: «Non si può regalare ai terroristi il successo di tornare indietro»
Si è svolto domenica a Parigi il vertice antiterrorismo fra undici ministri degli interni dell’Unione europea e il ministro della giustizia Usa Eric Holder. L’incontro ha preceduto il corteo che ha visto scendere fra le strade di Parigi più di cinquanta capi di Stato e di governo venuti da tutto il mondo per stringersi attorno alla città colpita dalle stragi al settimanale Charlie Hebdo e al negozio kosher di Vincennes. Fra i leader che hanno sfilato al fianco del presidente Francois Hollande, anche l’israeliano Netanyahu e il palestinese Abu Mazen, mentre a rappresentare l’Ue c’erano il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e l’Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e ancora Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per l’immigrazione e gli affari interni.
Al vertice antiterrorismo si è discusso principalmente delle modalità con cui rafforzare la lotta allo jihadismo, per la quale, si è concordato, è necessaria una maggior cooperazione. Cooperazione che, come si è ribadito nell’incontro, deve essere finalizzata al raggiungimento di due degli obiettivi principali per contrastare il terrorismo, ovvero ostacolare la circolazione dei cosiddetti “foreign fighter”, e tentare di frenare tutti i mezzi che favoriscano la diffusione e radicalizzazione del jihad da parte dei fondamentalisti, primo fra tutti internet.
«Siamo stati costretti – ha spiegato il ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve – a rilevare la necessità di una collaborazione maggiore delle società web per garantire che siano loro a riferire e a rimuovere contenuti illegali, particolarmente dichiarazioni apologetiche dei terroristi o che incitano alla violenza e all’odio». Durante il summit, infatti, si è a lungo discusso riguardo la necessità di coinvolgere i colossi di internet nella lotta al terrorismo attraverso la collaborazione con i servizi segreti e la polizia.
Vanno in questa direzione anche le dichiarazioni del nostro ministro dell’interno, Angelino Alfano, che al summit di Parigi ha rappresentato l’Italia. «A livello europeo – ha affermato il ministro – la cooperazione con i colossi del web è fondamentale», secondo Alfano, infatti, è importante «collaborare con i colossi del web per costruire una contro-retorica» che, naturalmente si ponga in contrasto con quella terroristica.
Riguardo invece la richiesta, avanzata dal ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve, di attuare delle modifiche al regolamento di Schengen, Alfano ha voluto sottolineare che «Schengen è una grande conquista di libertà, e non si può regalare ai terroristi il successo di tornare indietro». Dichiarazione che vuole evidenziare come la richiesta da parte degli Stati membri dell’Ue non abbia nulla ache vedere con l’ipotesi di una sospensione del regolamento, richiesta da Marine Le Pen e il suo Front National e, in casa nostra, dalla Lega di Matteo Salvini.
Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2014