Premio del cittadino europeo: diversi riconoscimenti per l’Italia

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Il PE lo assegna a chi si è distinto per l’impegno nel favorire una maggiore integrazione o a testimonire i valori della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue

Sono tra coloro che rendono l’Europa un posto migliore: 47 persone, gruppi, associazioni e organizzazioni di tutta l’Unione europea (quest’anno provenienti da 19 diversi Paesi) hanno ricevuto ieri il Premio del Cittadino europeo in una cerimonia che si tiene ogni anno a Bruxelles dal 2008, come gratificazione per il contributo alla cooperazione e integrazione europea e per la promozione dei valori comuni. Per ogni tipo di attività, dal difendere i diritti delle persone di ogni genere della società, al lavoro per migliorare la conoscenza del diritto e delle politiche dell’Ue, dalla lotta contro l’estremismo al promuovere tolleranza e dialogo.

Sylvie GUILLAUMEI vincitori nazionale dell’edizione 2014 del Premio del Cittadino europeo si sono presentati mercoledì 25 febbraio nella capitale comunitaria, dunque, per partecipare alla cerimonia finale di premiazione organizzata presso il Parlamento europeo, nello spazio Yehudi Menuhin. Questo perché la cerimonia di premiazione prevede, ogni anno, due distinte fasi: un riconoscimento celebrato a livello nazionale, organizzato da ogni Paese membro, che rilascia ai rispettivi vincitori una medaglia d’onore; quindi, successivamente a Bruxelles, il Parlamento europeo riunito in sessione solenne assegna un riconoscimento europeo a tutti i vincitori su scala comunitaria.

photo_fromeuisiteLa cerimonia di premiazione italiana si è svolta lo scorso 12 dicembre a Firenze, organizzata in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo, presso la sede degli Archivi storici dell’Unione europea a Villa Salviati. I nominativi erano stati scelti il 19 novembre a Bruxelles dalla Cancelleria del Premio, presieduta dalla vicepresidente del Parlamento europeo Sylvie Guillaume (Gruppo S&D), dai vicepresidenti Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), Olli Rehn (ALDE) e Dimitrios Papadimoulis (GUE), nonché dall’ex presidente del PE Enrique Barón Crespo (S&D). Per l’Italia, la Giuria nazionale 2014 incaricata della selezione dei finalisti da proporre alla Cancelleria era composta da Ignazio Corrao (Gruppo EFDD), Elisabetta Gardini (PPE), Michela Giuffrida (S&D).

Hannes SWOBODALa vicepresidente francese del Pe Sylvie Guillaume, che ha presieduto la giuria del premio, ha sottolineato durante la cerimonia come «nonostante la crisi e l’aumento dell’euroscetticismo, i cittadini europei difendono ancora un modello europeo basato sui diritti, la giustizia e la democrazia. Naturalmente, nessuna ricompensa sarà mai sufficiente per riconoscere appieno il lavoro che svolgete e il vostro coinvolgimento personale. Ma almeno, il Parlamento europeo è qui per gettare una luce sul vostro lavoro: i cittadini hanno una voce, e questo premio dimostra che la stiamo ascoltando».

European Citizen's Prize 2014 award ceremonyFra i 47 vincitori del Premio del cittadino europeo la Sociedad Civil Catalana, Wiener Volkshochschulen “Women on the Rise”, Societatea Timişoara, Malta Hospice Movement, Fundacja Pomocy Wzajemnej “Barka”, Διογένης ΜΚΟ, Христо Христов. Per l’Italia sono stati cinque i premiati in questa edizione: i Cittadini di Lampedusa, SOS SCUOLA di Alveare Cinema, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, SOSERM SOS Emergenza Rifugiati Milano e il dirigente scolastico Maria De Biase sono stati  i cinque vincitori italiani premiati in questa edizione.

I Cittadini di Lampedusa hanno accolto e continuano a farlo migliaia di migranti che hanno abbandonato il proprio Paese in cerca di una vita migliore. Sono innumerevoli gli esempi di eroismo e solidarietà di cui i cittadini di Lampedusa si sono resi protagonisti. Il premio è anche un importante messaggio di vicinanza e condivisione da parte del Parlamento europeo nei loro confronti.

SOSERM SOS Emergenza Rifugiati Milano. L’Associazione è nata in seguito all’appello lanciato attraverso i social network di contribuire con generi di prima necessità alimentari o sanitari alla prima accoglienza dei rifugiati in arrivo a Milano, appello a cui ha risposto con generosità la cittadinanza. I volontari dell’associazione accolgono al mezzanino della Stazione Centrale intere famiglie, ma in prevalenza mamme e bambini. Il premio è un riconoscimento a quanti agiscono quotidianamente per affermare i valori dell’accoglienza, della dignità e della solidarietà, principi fondanti dell’Ue.

Sylvie GUILLAUME , Hannes SWOBODALibera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Nata nel 1995 è oggi un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base impegnate nella lotta alle mafie e promuovere legalità. Promotrice della legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie e della campagna per la modifica del codice penale in tema di scambio di voto mafioso. A livello europeo Libera, insieme a Flare, ha organizzato “Contromafie stati generali sulle mafie”, luogo di coordinamento tra le realtà impegnate contro la criminalità organizzata. La loro attività di sensibilizzazione ha portato anche alla proposta di direttiva europea sui beni confiscati alla criminalità organizzata. Il Premio è un chiaro segno di sostegno a questa organizzazione e ai principi che la ispirano. Il presidente e gli operatori di Libera sono stati vittime di intimidazione mafiosa.

SOS SCUOLA di Alveare Cinema. SOS è l’acronimo di “Scambiamoci Orizzonti per Sognare”. Il progetto è stato ispirato dalla storia di due adolescenti che dall’Africa, nel 1999, si sono imbarcati nel vano bagagli di un aereo per consegnare una lettera al Parlamento europeo nella quale chiedevano di potere avere accesso all’istruzione. Sono stati ritrovati morti assiderati all’aeroporto di Bruxelles. La loro lettera è stata consegnata al Parlamento europeo il 7 maggio 2013 con altre 1500 lettere di studenti. Questo progetto coinvolge studenti e insegnanti di scuole diverse, realizzando una straordinaria esperienza di gemellaggio spontaneo, basato sui valori di cittadinanza europea, culltura e diversità.

Maria De Biase porta avanti una “rivoluzione sostenibile” nell’Istituto scolastico in provincia di Salerno di cui è preside. Il progetto è ispirato alla transizione e inserisce nella programmazione didattica la costruzione di strumenti che mettono i fanciulli in grado di governare – anziché subire – gli inevitabili futuri scenari economici e sociali legati ai cambiamenti climatici e alla necessità di diminuire l’uso dei combustibili fossili. Il diritto dei minori di ricevere cure e protezione necessarie per il loro benessere è sancito dalla Carta europa dei Diritti fondamentali. Il Premio riconosce l’importanza di preparare i giovani cittadini europei alle sfide future.

 

Claudia Lechner

Foto © 2015 European Parliament

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