Da domani Donald Tusk si recherà a Malta, in Spagna e in Tunisia per discutere della stabilità regionale, della migrazione irregolare e delle minacce terroristiche
A capo del Consiglio europeo, l’Istituzione che stabilisce le priorità e gli orientamenti politici dell’Ue, il presidente Tusk si recherà il 30 e 31 marzo a Malta (domani, lunedì), in Spagna (martedì mattina) e in Tunisia (martedì pomeriggio) – in quest’ultimo luogo accompagnato dall’Alto rappresentante della politica estera e sicurezza, il vicepresidente della Commissione Federica Mogherini – per discutere i modi in cui l’Unione europea può contribuire a stabilizzare il Mediterraneo, contrastare le minacce terroristiche, prevenire e lottare contro la migrazione irregolare.
L’instabilità nel Mediterraneo meridionale costituisce una grave minaccia per l’intera Europa. Nel giugno del 2014 il Consiglio europeo ha fissato come una delle sue priorità strategiche un’efficace cooperazione dell’Ue sulle questioni legate alla sicurezza, quali il terrorismo e la gestione dei flussi migratori. Nel febbraio di quest’anno, in seguito agli attentati terroristici di Parigi e Copenaghen, i leader dell’Unione europea hanno convenuto un ambizioso piano di lavoro sul modo di intensificare la lotta al terrorismo e alla violenza estremista.
In marzo i capi di Stato e di governo Ue hanno discusso della crisi in Libia e della sua dimensione regionale e internazionale. Durante l’incontro con il presidente degli Stati Uniti Obama (lo scorso 9 marzo a Washington, ndr) Donald Tusk ha inoltre dichiarato che l’Ue rafforzerà il suo sostegno alla Libia. In quell’occasione disse che «l’Unione europea non può permettere che vi sia uno Stato allo sfascio, guidato da signori della guerra e fanatici, che scivola nell’anarchia a sole 100 miglia al largo della costa meridionale dell’Europa».
Izydor Kozłowski
Foto © 2015 Consiglio dell’Unione europea