Latte e frutta nelle scuole: Il Parlamento europeo approva il piano unico

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Tarabella: «L’obiettivo delle nuove regole è quello di fare di più nelle nostre scuole, per offrire ai nostri figli alimenti sani, ma anche per educarli ad abitudini sane»

Votato in commissione per l’Agricoltura al Parlamento europeo, il piano che prevede l‘unificazione giuridica e finanziaria dei due programmi “Latte nelle scuole” e “Frutta nelle scuole”.  Il primo, relativo a tutti i prodotti lattiero-caseari, fu istituito nel 1977, mentre il secondo è del 2007, e comprende al suo interno anche delle misure educative. I due programmi, finora separati dal punto di vista giuridico e finanziario, saranno ora unificati, grazie all’approvazione della commissione, avvenuta con 32 voti favorevoli, sei contrari e sette astenuti. Questo comporterà una diminuzione degli oneri amministrativi e si auspica agevolerà la promozione di un’alimentazione sana nelle scuole. Al programma “Latte nelle scuole” hanno aderito tutti i 28 Stati membri, mentre quello “Frutta nelle scuole” attualmente viene adottato da 25 Paesi (mancano all’appello Regno Unito, Svezia e Finlandia).

Marc TARABELLA«Una dieta sana ed equilibrata – ha spiegato il deputato belga Marc Tarabella – è il fondamento di una buona salute. Eppure, il consumo di frutta, verdura e latte è in calo in tutta l’Ue, con molte conseguenze negative per i cittadini europei».  «L’obiettivo delle nuove regole – ha proseguito Tarabella, che ha redatto la risoluzione della commissione agricoltura – è quello di fare di più nelle nostre scuole, non solo per offrire ai nostri figli alimenti sani, ma anche per educarli ad abitudini alimentari sane».
Il consumo di latte, frutta e verdura, continua infatti a calare in tutta l’Unione europea. È stato stimato che, fra gli adolescenti, l’assunzione di frutta e verdura oscilla in media fra il 30% e il 50% della dose che viene raccomandata giornalmente. A questo si aggiunge il problema del sovrappeso che, a tutt’oggi, interessa oltre 20 milioni di bambini.

L’unificazione dei due programmi rappresenta dunque un primo passo concreto nella promozione di una sana alimentazione fra i giovani, con lo scopo di incentivare, fra l’altro, il consumo di prodotti di qualità.
Fra gli obiettivi dell’Ue, anche quello di far sì che una parte dei finanziamenti provenienti dall’Unione finalizzati alle attività didattiche nelle scuole (si pensa ad un 10-20%) possa essere destinato alla promozione di abitudine alimentari sane e corrette.

 

Valentina Ferraro
Foto © 2015 European Parliament

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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