EURES: un nuovo portale per cercare lavoro in tutta Europa

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Il Pe ha approvato il rinnovo della rete europea di servizi per l’impiego: tramite un sito online sarà possibile mettere in contatto offerte di lavoro e curricula di tutti gli Stati membri

Si chiama EURES ed è un archivio a livello europeo costituito nel lontano 1993. Suo scopo principale, far “dialogare” la Commissione europea e i servizi pubblici per l’impiego dei diversi Stati membri così da creare uno strumento aggiuntivo per aiutare tutti coloro che sono in cerca di lavoro all’interno dell’Ue.

Nel corso degli anni questo archivio non si è dimostrato del tutto efficiente, motivo per cui negli ultimi anni è stato messo in atto un rinnovo completo della Rete. Il Parlamento europeo si è espresso ieri sulla riforma di EURES, approvandola con 576 voti favorevoli, 56 contrari e 21 astensioni.
Il nuovo portale online avrà sarà più chiaro e facilmente accessibile. Al suo interno, i curricula inseriti dai candidati saranno messi in collegamento con le offerte di lavoro. La sfida principale è infatti quella di mettere in comunicazione fra loro domanda e offerta: nonostante gli alti livelli di disoccupazione registrati soprattutto in alcuni Stati membri, infatti, all’interno dell’Ue sono circa 2 milioni i posto di lavoro vacanti.

Lo ha spiegato chiaramente il relatore Heinz K. Becker durante il suo intervento al Parlamento europeo: «Vediamo alti livelli di disoccupazione in alcuni paesi dell’Ue ma, allo stesso tempo, ci sono altrove 2 milioni di posti di lavoro vacanti perché c’è mancanza di manodopera qualificata. La piattaforma EURES potrebbe facilitare l’accesso a centinaia di posti di lavoro: potrebbero esserne resi disponibili fino a 1,4 milioni».

Il sistema EURES dovrà inoltre garantire a ogni candidato le stesse condizioni lavorative relativamente al tipo di occupazione e al salario, senza alcuna discriminazione derivante dalla nazionalità. Dovrà inoltre essere garantito l’accesso al portale e dunque alle posizioni lavorative anche alle persone con disabilità.

Infine, per rendere più efficiente il sito, si è voluto coinvolgere anche le organizzazioni di categoria private e i sindacati, mentre i centri per l’impiego pubblici dovranno impegnarsi a lavorare “sul campo” offrendo consulenza e informazioni presso le loro sedi a tutti coloro che avessero difficoltà ad accedere alla procedura online.

Ora che la proposta di riforma del sistema EURES è stata approvata dal Parlamento europeo, dovrà passare al vaglio del Consiglio Ue e infine sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale Ue. A quel punto i 28 avranno due anni per attuare le nuove norme previste dal rinnovo del portale.

Valentina Ferraro
Foto © European Commission

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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