Per il 30° mese consecutivo, nella Ue, un incremento delle immatricolazioni di vetture nuove. Vola l’Italia, che supera la Francia e si posizione al 2° posto come parco circolante
Crescono in Europa le immatricolazioni di nuove auto. Secondo i dati resi noti dall’Associazione dei costruttori europei, a febbraio le vendite nell’Unione europea e nei Paesi Efta (Svizzera, Norvegia e Islanda) sono aumentate del 14,3% rispetto allo stesso mese del 2015. Considerando i primi 2 mesi di quest’anno, l’incremento è stato del 10,1%.
All’interno di questo macro mercato da oltre mezzo miliardi di abitanti, spicca il risultato dell’Italia che registra un +27,3% a febbraio e +22,6 nel primo bimestre del 2016. Secondo il presidente di Federauto, Filuppo Pavan Bernacchi, la situazione italiana è “drogata” dalle imponenti campagne promozionali messe in atto da case e concessionari: «Nei prossimi mesi dovremmo assistere a un livellamento che porterà i dati di vendita simili a quelli europei, al punto che il 2016 potrebbe chiudersi a +7% sul 2015». Con questo balzo in avanti, l’Italia supera la Francia e diventa il 2° mercato continentale dietro alla Germania.
Anche in altri Paesi, comunque, regna l’ottimismo dopo un lungo periodo di crisi che ormai è stata lasciata alle spalle visto che nella Ue questa di febbraio rappresenta la 30° crescita mensile consecutiva: in Francia l’aumento nelle immatricolazioni è stato del 13% a febbraio e +8,7% nel primo bimestre; in Spagna +12,6% e +12,4% contro il +12% e il +7,8% della Germania. In totale, le auto vendute a febbraio nei 28 Paesi dell’Unione e nei 3 Efta sono state poco meno di 1,1 milioni, Olanda e Grecia a rappresentare gli unici mercati dove le immatricolazioni sono diminuite.
Il gruppo Volkswagen si conferma in prima posizione europea per numero di vetture vendute, con un incremento che a febbraio è stato del 7,7% (grazie soprattutto ad Audi e Skoda) e che ha tuttavia portato a perdere quote di mercato, passate in un anno dal 25,4 al 24%. Il gruppo francese Peugeot-Citroen cresce del 12,7% mentre il gruppo italo-americano Fca segna un boom del 22,4% con una quota di mercato che passa dal 6,9 al 7,4% grazie soprattutto a Fiat che con un +24,4% super tutti gli altri brand “alleati”. Considerando primo bimestre del 2016, le consegne del gruppo guidato da Sergio Marchionne sono state 153.645, il 18,5% in più dello stesso periodo dello scorso anno, con una quota che è passata dal 6,5 al 7% posizionandosi al 4° posto in Europa dietro a Renault. Alle spalle di Fiat Chrysler Automobiles si posiziona Ford, che sale del 19,2%. A seguire, Opel (+17,9%), Bmw (+13,9%) e Daimler (+20,6%). Tra i costruttori asiatici, il più venduto nel vecchio continente resta sempre Toyota, le cui vendite sono aumentate del 10,8%.
Secondo la consueta analisi del mercato automobilistico internazionale, effettuata dalla società di consulenza IHS automotive, in Europa occidentale il 2016 dovrebbe chiudersi con un +2,5-3% nelle immatricolazioni di auto nuove anche se la previsione sembra cauta, soprattutto a causa dell’impasse previsto in alcuni Paesi del nord Europa e del fatto che in Spagna, dopo 8 anni, verranno meno gli incentivi alla rottamazione. IHS prevede anche crescite negli Stati Uniti – grazie al basso prezzo dei carburanti, ai favorevoli tassi di interesse, al rafforzamento dell’economia e al calo della disoccupazione – e in Cina, dove il governo di Pechino ha in programma misure a favore dell’acquisto di auto di piccola cilindrata. Difficoltà, invece, per Russia e Brasile.
Andrea Barbieri Carones