Mobilità elettrica: i tempi sono maturi

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Editoriale di Adina-Ioana Vălean, commissaria europea responsabile dei trasporti, per Eurocomunicazione

In una giornata di sole dell’aprile 1881 la gente di Parigi guardava meravigliata uno strano veicolo zigzagare tra i pedoni e le carrozze trainate dai cavalli. Si trattava di un triciclo alimentato da un motore, alla cui guida sedeva Gustave Trouvé, un uomo dotato di ingegno ma anche di coraggio.

Primo progetto transeuropeo

Il suo triciclo, primo veicolo elettrico a trasportare una persona, fu un autentico progetto transeuropeo. L’inventore francese perfezionò un motore elettrico inventato da un cittadino austro-ungarico e sviluppato in una società tedesca, utilizzando una batteria ricaricabile per alimentare un triciclo inventato da un inglese. Dalla storia sappiamo che quest’invenzione non riscosse particolare successo.

Tecnologia innovativa, ma allora non ancora per il grande pubblico

Tuttavia, come spesso accade, la tecnologia era ormai disponibile e altri avrebbero potuto sfruttarla in seguito. Per decollare, le tecnologie innovative hanno bisogno della giusta combinazione di dinamiche di mercato, disponibilità di finanziamenti, quadro normativo e comportamento dei consumatori.

Come favorirne la diffusione

Il 9 dicembre ho presentato la nostra strategia per una mobilità sostenibile e intelligente. Nell’ottica di ridefinire il futuro dei trasporti, durante la stesura del testo una delle domande fondamentali è stata: “come possiamo favorire la diffusione di nuove tecnologie e renderle strumenti efficienti per il cambiamento?”

Un sistema di trasporti più sicuro, affidabile, pulito e accessibile

Oggi ci troviamo ad affrontare innumerevoli sfide: dobbiamo ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90% entro il 2050. Per la stessa data i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio dovranno rappresentare il 60% del totale nel trasporto aereo e l’80% nel trasporto marittimo. Dobbiamo risolvere il problema del traffico nelle nostre città, che continuano a crescere e ad espandersi. In definitiva, abbiamo bisogno di un sistema dei trasporti più sicuro, più affidabile, più pulito e più accessibile.

Cambiare per servire meglio i cittadini

È necessario un cambiamento, ma tale da consentire al sistema dei trasporti e ai modi di trasporto di servire meglio tutti i cittadini europei.

Mobilità e status symbol

Ogni generazione ha il suo oggetto del desiderio in termini di mobilità. I baby boomer erano ammaliati dall’auto privata e dalla libertà che offre. I millennial sono invece una generazione multimodale, che sceglie dove abitare in base alla disponibilità del trasporto pubblico. La mobilità dei millennial potrebbe essere rappresentata dall’immagine di un giovane che fissa un dispositivo mobile sulla metro. I nostri amici ancora più giovani, della generazione Z, sono fan della micromobilità e stanno dando vita a una vasta gamma di start-up che hanno portato sulle nostre strade monopattini, biciclette e skateboard elettrici.

Applicazioni su larga scala ed economicamente accessibili

L’aumento delle opzioni e delle possibilità è evidente e abbiamo la tecnologia per conservare, ottimizzare e ampliare questa incredibile diversità, ma occorre ancora applicarla su larga scala e renderla disponibile ed economicamente accessibile a tutti i cittadini europei.

Offrire ai cittadini una esperienza multimodale

Uno degli obiettivi della nostra strategia per una mobilità sostenibile e intelligente è quello di offrire ai cittadini un’esperienza multimodale senza soluzione di continuità. Dovremmo poter acquistare biglietti per un viaggio multimodale, beneficiare di opzioni di pagamento interoperabili e vedere i vari servizi di trasporto integrati in un unico servizio accessibile su richiesta, in linea con il concetto di “mobilità come servizio” (MaaS).

L’esempio tedesco

A Berlino l’app Jelbi è un portale d’accesso ai servizi di trasporto della città, dalla pianificazione del viaggio alla prenotazione, fino al pagamento. Utilizzando dati sul traffico in tempo reale, l’app mostra tutte le opzioni di viaggio da un punto A a un punto B e le confronta in base alla durata e al prezzo.

Quello finlandese

In Finlandia l’app Whim consente ai cittadini di selezionare piani giornalieri, o anche mensili, che comprendono taxi, trasporto pubblico, monopattini elettrici o biciclette. Con Whim si può persino trovare un’auto: da noleggiare, non da acquistare.

L’app di Amburgo

Wunder City, un’app sviluppata ad Amburgo, analizza i modelli di mobilità per ottimizzare la pianificazione dei trasporti nelle città.

Sistemi di trasporto intelligenti

Questi esempi offrono delle soluzioni ai molteplici problemi di mobilità che incontriamo attualmente. Si dimostreranno un successo? Le persone ne trarranno vantaggio negli anni a venire? Sì, se eliminiamo le barriere che ancora ne ostacolano l’applicazione su larga scala. Il nostro impegno consiste nel creare uno spazio comune europeo dei dati sulla mobilità che operi in sinergia con altri sistemi chiave, pur rimanendo sicuro dal punto di vista informatico. Sosterremo l’integrazione dei modi di trasporto in un sistema multimodale funzionale e sfrutteremo appieno i sistemi di trasporto intelligenti. Miglioreremo l’attuale quadro di riferimento per la mobilità urbana: servono hub di mobilità multimodali, strutture “park and ride” e infrastrutture sicure per gli spostamenti in bicicletta e a piedi.

Strumenti legislativi e finanziamenti

Ci serviremo di strumenti legislativi e di finanziamenti per arrivare a realizzare un sistema dei trasporti che sia realmente intelligente e sostenibile.

I tempi sono ormai maturi

Per quanto riguarda l’invenzione di Gustave Trouvé, i tempi sono ormai maturi. Il 10% di tutte le automobili nuove acquistate tra luglio e settembre di quest’anno erano elettriche, contro il 3% circa registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Entro il 2030 dovrebbero essere installati circa 3 milioni di punti di ricarica accessibili al pubblico. A Göteborg viene utilizzato il geofencing per garantire che i veicoli ibridi passino all’alimentazione elettrica su determinate strade, in modo da creare zone verdi con meno rumore del traffico, un ridotto inquinamento atmosferico e spazi pubblici più sicuri. In tutta Europa le piattaforme di ride sharing stanno adottando l’elettricità come opzione più pulita.

Nostro dovere predisporre le condizioni

Non tutte le nuove tecnologie sono accolte dal mercato, come non tutte le incredibili innovazioni diventano un successo immediato. Ma in quanto politici è nostro dovere predisporre le giuste condizioni per far sì che i nostri cittadini traggano vantaggio, in tempi rapidi, sia dalla diffusione delle tecnologie che dall’innovazione.

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